Albo Pvr, Consiglio di Stato: 'Rinvio al 15 aprile, in discussione anche appello di Adm'
Il Consiglio di Stato rinvia al 15 aprile la discussione congiunta degli appelli presentati in merito all'Albo dei Punti vendita ricariche dai concessionari di gioco online e dall'Agenzia dogane e monopoli.
Scritto da Redazione
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C'è il rinvio al 15 aprile per la trattazione degli appelli presentati da alcuni operatori di gioco in merito alla determinazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli istitutiva dell'Albo dei Punti vendita ricariche.
Provvedimento la cui applicazione è stata annullata nei confronti dei concessionari in proroga, con varie sentenze, fra la fine di febbraio e la fine di marzo, contro cui Adm ha presentato appello al Consiglio di Stato, comunicando che l'Albo dei Pvr resterà sospeso “nelle more della definitività del giudicato”.
L'udienza del 15 aprile vedrà la trattazione congiunta anche dell'appello di Adm, considerata la "materia comune".
A commentare questa decisione a GiocoNews.it è l'avvocato Marco Ripamonti, legale di uno dei concessionari: "Ritengo appropriata la scelta operata dal Consiglio di Stato di trattare congiuntamente gli appelli degli operatori e quello presentato dall'Avvocatura di Stato per conto dell'Agenzia, è una scelta condivisibile e proposta anche da noi avvocati".
L'Albo dei Pvr era stato istituito nell'ottobre 2024 dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli con una determinazione direttoriale in attuazione del decreto legislativo “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”, ai sensi della Delega al Governo per la riforma fiscale, ritenendo l'iscrizione “presupposto essenziale, e condizione necessaria, per lo svolgimento dell’attività dei Punti vendita”, dietro pagamento preventivo di un importo pari a 100 euro per ognuno di essi.