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Divieto pubblicità gioco, Tar Lazio: 'Annullare sanzione da 900mila euro a Twitch'

08 giugno 2024 - 09:55

Il Tar Lazio annulla la delibera con cui l'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni lo scorso dicembre ha sanzionato Twitch per 900mila euro per la violazione del divieto di pubblicità al gioco. Ecco il testo integrale della sentenza.

Scritto da Fm
© Pxhere

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"L’avere irrogato la sanzione nei confronti di un soggetto (Twitch Interactive Germany Gmbh) rimasto estraneo al procedimento sanzionatorio configura una violazione dei diritti di difesa e al contraddittorio della società ricorrente, la quale non è stata messa nella condizione di interloquire con l’Amministrazione al fine di rappresentare le proprie argomentazioni difensive.
L’avversata delibera deve, quindi, essere annullata."


Così il Tar Lazio accoglie il ricorso presentato da  proposto da Twitch Interactive Germany Gmbh contro la delibera con cui l'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni lo scorso dicembre l'ha sanzionata per 900mila euro per la violazione del divieto di pubblicità al gioco introdotto dal decreto Dignità.


Una sanzione comminata in ragione della presenza, riscontrata sulla piattaforma di condivisione di video “Twitch”, di contenuti idonei a promuovere e pubblicizzare attività di gioco e scommesse online con vincite in denaro.

Per i giudici capitolini è fondato il motivo di ricorso con cui la ricorrente lamenta che “la delibera è viziata perché adottata all’esito di una istruttoria che non ha visto coinvolta Twitch Germany, ossia la sola impresa destinataria dell’accertamento dell’Autorità e della sanzione”.


Infatti, si legge nella sentenza del Tar "dal contenuto della medesima delibera impugnata emerge che l’istruttoria è stata avviata nei confronti di Twitch Interactive Inc., di Twitch Italy Srl e di Amazon Europe Core Sarl (nei confronti delle quali l’Autorità ha indirizzato l’atto di contestazione) e si è conclusa con l’irrogazione della sanzione nei confronti di Twitch Interactive Germany Gmbh, società non coinvolta nell’ambito del procedimento sanzionatorio".


L’avversata delibera deve, quindi, "essere annullata in ragione della violazione degli artt. 3, comma 4 (secondo cui 'il direttore … ove accerti la sussistenza di una condotta rilevante ai fini dell’avvio del procedimento sanzionatorio, notifica al trasgressore l’atto di contestazione') e 5, comma 1 (secondo cui 'il procedimento sanzionatorio si avvia con la notificazione di un atto di contestazione al trasgressore') e comma 3 ('l’atto di contestazione deve essere notificato al trasgressore nei termini di 90 giorni dall’accertamento'), dell’Allegato A della Delibera n. 286/23/CONS, recante “Testo del regolamento di procedura in materia di sanzioni amministrative e impegni”.

Nelle scorse ore il Tar Lazio è intervenuta anche in merito alla sanzione comminata dall'Agcom a Google Ireland, sempre per la violazione del divieto di pubblicità al gioco, riducendola dai  2.250.000 euro iniziali a 1.650.000 euro.


Il testo integrale della sentenza è disponibile in allegato.
 

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