Mentre gli occhi del settore del gioco sono puntati principalmente sugli esiti dei bandi per il Lotto, in scadenza oggi 17 marzo, e per l'online, con la partecipazione aperta fino al 31 del mese, sottotraccia prosegue anche l'iter per il riordino del comparto fisico.
IN CDM ENTRO MARZO? - Nelle intenzioni del Governo, la bozza del decreto legislativo sul riordino stilata dai tecnici del ministero dell'Economia e delle finanze e dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che hanno preso in mano la situazione dopo la lunga serie di confronti con i rappresentanti delle Regioni, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro marzo, e il testo, una volta bollinato dalla Ragioneria di Stato, dovrebbe iniziare il suo iter sia in Conferenza unificata che nelle aule parlamentari, per i previsti pareri delle commissioni. Ma non va dimenticato che l'Esecutivo ha evidenziato la necessità di allungare i tempi di attuazione della legge Delega, da agosto a fine dicembre 2025, con la possibilità che ciò porti a uno slittamento anche delle tempistiche inerenti il gioco fisico.
I PARERI DEL CONSIGLIO DI STATO – Nel frattempo per il Mef si è aggiunto un altro nodo da dipanare: riformulare il regolamento sulle modalità di revoca e decadenza delle concessioni per il gioco online "al fine di assicurare la coerenza e la chiarezza delle relative previsioni", come richiesto da un recente parere del Consiglio di Stato. I giudici hanno chiamato l'Amministrazione “ad un riesame complessivo del testo e a un suo adeguamento dal punto di vista formale, nonché a valutare le osservazioni formulate e a far pervenire l’atto di concerto del ministro dell’Interno nella forma indicata”, pochi giorni dopo aver dato il via libera allo “Schema di decreto ministeriale relativo alle disposizioni per il procedimento di accertamento, contestazione e irrogazione delle penali convenzionali da attribuire al concessionario di gioco per inadempienza" secondo le disposizioni in materia di riordino dell'online, dopo aver acquisito il parere dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali.
Proprio stamattina dal Consiglio di Stato è arrivato il parere favorevole alla revisione del regolamento sulle modalità di revoca e decadenza delle concessioni per il gioco online dopo la presentazione di una "nota con la quale il ministro dell’Interno esprime formale concerto sul provvedimento in oggetto, nonché di un nuovo testo dello schema di regolamento in oggetto, modificato al fine di tenere conto del parere interlocutorio della Sezione, corredato dalle relazioni illustrativa e tecnica allineate a tale nuovo testo".
LO SCHEMA DI DECRETO SUL RIORDINO DEL GIOCO FISICO - Secondo quanto appreso da Gioconews.it, il testo del decreto in stand by al Mef tiene conto anche di quanto emerso nel confronto con le associazioni di categoria e trova una “sintesi” tra le varie esigenze rappresentate. Certamente la tutela del giocatore, dopo un confronto con le Regioni che, dal lato sanitario, hanno puntato l'attenzione soprattutto sugli apparecchi e sulle scommesse, come pure la salvaguardia delle entrate erariali e la necessità di fissare norme uniformi e valide sull'intero territozio nazionale che rendano possibile l'emanazione delle attese e rimandatissime gare per il rinnovo delle concessioni fisiche, a cui validità è stata prorogata a fine 2026 (ai sensi della legge di Bilancio 2025).
Se le finalità sono fissate e condivise, l'attesa maggiore è sui numeri: dei punti vendita e degli apparecchi, con diverse indiscrezioni e anticipazioni già uscite, ma in attesa di conferma.
E poi, naturalmente, nel testo dovrebbero trovare spazio la certificazione dei punti vendita che rispettino degli standard minimi per i quali è previsto il superamento del vincolo del cosiddetto “distanziometro”, la fissazione dell'orario massimo di limitazione del funzionamento degli apparecchi da gioco che gli enti locali possono decidere, come pure norme per le AwpR, mentre sembra difficile, se non impossibile, che nello schema di decreto possano entrare disposizioni sull'Amusement, come si era invece ventilato in passato. Passaggio particolarmente delicato, quello della devoluzione di parte dei proventi del gioco agli enti locali, un tema avallato anche dal presidente della commissione Finanze del Senato, il leghista Massimo Garavaglia e, in precedenza, dalla stessa Conferenza delle Regioni.