Abodi (ministro Sport) su scommesse: 'Irrituale che chi organizza evento non abbia beneficio'
Nel corso di un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il ministro dello Sport annuncia di star lavorando alla cancellazione del divieto di pubblicità per aziende del betting.
Scritto da Daniele Duso
"È irrituale che l'organizzatore dell'evento non abbia alcun beneficio". Così il ministro dello Sport Andrea Abodi, in una intervista pubblicata oggi, 12 dicembre, dal Corriere della Sera, incentrata principalmente sulla grave situazione del calcio nostrano.
"Il calcio fa parte del sistema industriale del Paese e come tale va sostenuto. Non è quindi un mondo a parte. Discorso diverso è quello concernente le specificità di settore, mi riferisco alle scadenze, ma non solo", spiega Abodi.
"Ribadisco la mia disponibilità", continua il ministro dello sport, "a discutere con tutte le parti interessate. Credo ci sia bisogno di un piano industriale, ecco perché dico a Lorenzo Casini, a Gabriele Gravina (presidenti, rispettivamente, Lega Serie A e della Federazione italiana giuoco calcio, Ndr), ai consiglieri di Lega e a quelli federali di sederci attorno a un tavolo. Da parte del governo non c'è pregiudizio, ma un doveroso giudizio nei confronti di certe azioni. Io sono pronto".
E toccando nello specifico i temi relativi alle scommesse annuncia che "stiamo lavorando per rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting, anche per tutelare il gioco legale e responsabile".
"Stiamo affrontando il tema del diritto alle scommesse: è irrituale che l'organizzatore dell'evento non abbia alcun beneficio, rispetto a una catena che parte proprio grazie ai suoi investimenti".