Piccolotti (Avs) pungola Abodi: 'Pubblicità del gioco, cosa ne pensa il Governo?'
Piccolotti (Alleanza verdi e sinistra) chiede nuovamente al ministro dello Sport se e come intenda rivedere la normativa su pubblicità del gioco e sponsorizzazioni delle scommesse.
Scritto da Daniele Duso
Dopo aver presentato una interrogazione a fine dicembre, in seguito a delle dichiarazioni alla stampa del ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi, Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza verdi e sinistra, torna a presentare lo stesso quesito con richiesta di risposta immediata in commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera.
Riprendendo il testo della precedente interrogazione Piccolotti ricorda che “il cosiddetto 'decreto Dignità' ha introdotto in Italia, dal 2018, il divieto di ogni forma di pubblicità, anche indiretta, e di sponsorizzazione delle aziende di gioco o promozione relativa al gioco e alle scommesse all'interno di manifestazioni sportive, trasmissioni televisive o radiofoniche e stampa, estendendosi fino al divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi", al fine di "combattere nello specifico la ludopatia, ovvero la dipendenza da gioco d'azzardo".
Citando quindi la campagna nazionale 'Mettiamoci in gioco', iniziativa contro i rischi del gioco d'azzardo nata nel 2012 aggiunge che "la platea dei giocatori si è allargata notevolmente e ormai anche giovani, casalinghe, pensionati, disoccupati costituiscono nuove fasce da catturare e fidelizzare; molte inchieste della magistratura e alcune indagini economiche evidenziano non solo che il business del gioco d’azzardo costituisce un interesse specifico di infiltrazione delle grandi organizzazioni criminali, ma che l’espansione del gioco d’azzardo legale alimenta a sua volta il gioco d’azzardo illegale, senza considerare il nesso molto stretto che esiste tra gioco d’azzardo e usura".
Secondo Piccolotti "sarebbe un errore rendere nuovamente legali pubblicità e sponsorizzazioni delle aziende del betting invece di continuare ad interrogarsi su come proteggere davvero e maggiormente le persone più fragili diminuendo l’offerta di gioco d’azzardo nel nostro Paese" e chiede dunque al ministro Abodi "quali iniziative di propria competenza intenda adottare per rivedere l’attuale normativa sulla pubblicità e le sponsorizzazioni delle società di scommesse sportive".