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De Bertoldi (FdI): 'Gioco penalizzato oltre misura, si intervenga'

28 gennaio 2021 - 11:22

Il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Bertoldi chiede di sostenere il gioco, penalizzato oltre misura dal lockdown.

Scritto da Amr
De Bertoldi (FdI): 'Gioco penalizzato oltre misura, si intervenga'

 

"Il settore del gioco pubblico (unitamente ad altri comparti)" è "stato penalizzato oltre misura" dalla chiusura delle attività e con "conseguenze occupazionali" che "interessano più di 30.000 addetti impiegati nella distribuzione fisica del gioco, unitamente agli effetti negativi sulla spesa e sulle entrate erariali dei giochi".

Da queste constatazioni, alle quali il senatore di Fratelli d'Italia Andrea De Bertoldi chiede al ministro Roberto Gualtieri se convenga, parte l'interrogazione nella quale lo stesso esponente politico chiede di intraprendere "misure urgenti e indispensabili", anche "attraverso misure d'incentivo, al fine di sostenere la categoria interessata, dato che le disposizioni adottate appaiono inique e incapaci di rispondere ai minimi principi di ragionevolezza e proporzionalità, in relazione ad attività con categorie merceologiche analoghe, dove si continua ad effettuare l'attività di scommesse del gioco legale".

Nell'interrogazione, De Bertoldi evidenzia come, a suo giudizio, destino "sconcerto e preoccupazione in relazione alle misure adottate dal Governo nei riguardi della filiera del settore dei giochi e delle scommesse legali, che, con comportamento schizofrenico e inaccettabile, da un lato, comportano gravissime perdite di gettito per l'erario, a causa del calo delle scommesse, dall'altro alimentano il grave fenomeno della ludopatia e del mercato del gioco d'azzardo illegale (senza l'introduzione di contromisure efficienti), determinando effetti socioeconomici devastanti, sia sulla riduzione del numero dei lavoratori regolari, che sull'intero sistema economico delle famiglie e delle imprese del comparto, considerato che le misure di ristoro recentemente introdotte si sono dimostrate insufficienti e inadeguate".

 

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