Dopo il tribunale amministrativo regionale, è la politica a prendere posizione in merito alla delibera con cui la giunta comunale di Civitanova Marche (Mc) nell'agosto 2018 ha modificato i criteri di calcolo della distanza delle attività di gioco dai “luoghi sensibili”, aggiungendo anche una percentuale di tolleranza dell’1 percento non prevista dalla normativa regionale del 2017.
Se i giudici, con una sentenza di due giorni fa, l'hanno ritenuta illegittima, altrettanto fanno alcuni consiglieri comunali di minoranza, che si scagliano contro la Giunta guidata dal sindaco Fabrizio Ciarapica, esponente di Forza Italia.
Stefano Mei, del Movimento cinque stelle, torna sulla delibera e sulla mancanza di un regolamento comunale vero e proprio per disciplinare le attività di gioco presenti nel territorio.
“Questa è la ciliegina sulla torta!
Non sono bastati 5 anni per fare uno straccio di regolamento per combattere le ludopatie!
La consigliera Rossi, presidente della commissione Commercio, ha come prima azione una volta che si è insediata messo sul tavolo questo benedetto regolamento. Due anni a discutere per poi far passare una loro proposta senza che potessimo dire 'A'.
Bene, allora preparo gli emendamenti da discutere in consiglio ma questo benedetto regolamento poi in consiglio comunale non ci arriva mai. Perché? Era stato fatto da loro, per cui chi lo ha fermato?
Certo, era un regolamento del cavolo perché faceva chiudere le sale dalle 4 di notte fino alle 10 di mattina ma almeno non le faceva stare aperte 24 su 24 come avviene ora.
Per cui la domanda è sempre chi ha voluto fermare questo regolamento? Che interessi ci sono dietro?
Come al solito domande che rimarranno senza risposte, senza contare che nelle motivazioni date al diniego del permesso c'è il fatto che il Comune si inventa di sana pianta due nuove regole, una per l'accesso e una tolleranza sulle distanze da luoghi sensibili: una genialata degna di questa amministrazione”.
Giulio Silenzi del Partito democratico accoglie con soddisfazione la sentenza del Tar Marche.
Smascherata la giunta comunale , il Tribunale giudica illegittima la delibera” sul gioco. “Non hanno mai voluta ritirarla sperando nell’avallo della Regione. Vince la Questura 'soccombe' la Giunta con la sua delibera illegittima”.
Adesso “alla Destra - quella che si riempiva la bocca di ‘legge e ordine’ - non resta che revocare un atto finora difeso a dispetto delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Per ben due volte la maggioranza di destra in Consiglio ha respinto la mia richiesta di ritirare quella delibera”.
Silenzi quindi annuncia anche le sue prossime mosse: “Ripresenteremo le interrogazioni e le mozioni per chiedere il ritiro della delibera che riscrive i criteri introdotti dalla legge regionale del 2017, di contrasto alla ludopatia, (nello specifico l’articolo che stabilisce la distanza minima tra sale slot e luoghi sensibili) e che è stata avallata da tutta la struttura tecnica comunale, segretario generale compreso. Costoro non potranno più ignorare la stroncatura del Tar al loro operato”.
Una vicenda incredibile, commenta ancora il consigliere Pd, “condita anche dalla presa in giro al questore Pignataro che, prima di andarsene, ottenne da Ciarapica l'impegno che avrebbe approvato il nuovo regolamento comunale per la regolamentazione delle sale slot in quanto quello vigente contrastava con tutte le nuove leggi. Trasferito il questore il nuovo regolamento è rimasto chiuso in un un cassetto”.