Ultime ore prima che scatti il “silenzio elettorale” d'ordinanza in vista dell'appuntamento alle urne dell'8 e 9 giugno per il rinnovo dei consigli comunali e la scelta dei sindaci in tante città italiane.
Si conclude quindi lo speciale di GiocoNews.it dedicato a questo appuntamento, protagonista anche del numero di giugno della rivista cartacea (consultabile integramente online a questo link).
Dopo Firenze, Livorno, Modena, Reggio Emilia, oggi approdiamo a Cesena dove a sfidarsi per la carica di primo cittadino sono Paolo Sensini, per il movimento Cesena viva e unita per la pace e il bene comune; Marco Giangrandi, per Cesena siamo noi, Italia viva e Cambiamo; Marco Casali, con l’appoggio di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e la lista civica Casali sindaco; il sindaco uscente Enzo Lattuca, in corsa con Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Popolari per Cesena, Cesena 2024 e Avs-Fondamenta-Possibile-Psi, Patto per Cesena.
Abbiamo raccolto il punto di vista di Marco Casali.
Nel suo passato, come rimarcato da lei stesso, "ci sono 15 anni di politica attiva". A suo avviso, quindi, quali sono le problematiche da risolvere più urgentemente per la città di Cesena?
“Il tema della sicurezza personale e quella del patrimonio unitamente al tema sicurezza idraulica; quest’ultima lo davamo per scontata ma ci siamo accorti di quanta improvvisazione sia sta messa in campo nel corso degli ultimi 30 anni sia nella manutenzione degli alvei fluviali, torrenti e rii e sia nelle opere di prevenzione quali le casse di espansione; basti pensare alla condizione di completo abbandono del lago di Quarto (che ho visitato personalmente) che potrebbe invece costituire una valida difesa idraulica per la città di Cesena.”
E, in positivo, come intende rilanciarla?
“C’è il tema del turismo da mettere in campo e sa perché? Perché nei prossimi anni assisteremo ad una domanda turistica più diffusa e territoriale, fatta di esperienzialità e immersività e la riviera avrà necessità dell’entroterra per creare una offerta variegata e interessante; Cesena può rappresentare uno dei perni di questo nuovo modello che la Romagna deve saper coltivare se vuole ancora essere una delle mete più ambite livello internazionale.”
Si è mai occupato di contrasto al gioco patologico e regolamentazione delle attività di gioco? Qual è la sua posizione, generale, a riguardo?
“Sì, me ne occupai come consigliere comunale in occasione delle modifiche delle concessioni; ritengo sia una piaga da contrastare con tutti i mezzi; deve essere una lotta continua; la ludopatia è un fenomeno subdolo e inaspettato che coglie l’uomo spesso quando è in condizione di precarietà; per questo non bisogna mai abbassare la guardia e il monitoraggio deve essere assiduo.”
Quanto è importante, in una città come Cesena, la valorizzazione dell'ippodromo come possibile volano turistico? “Sarebbe un gran bel progetto ma dovrebbe prima ripartire l’interesse per il mondo dell’ippica; frequento spesso l’ippodromo e vedo sempre meno gente ed interesse. Anche in fase di rinnovo della concessione la società che ha avuto la concessione ha ribassato di molto l’offerta e la parte comunale ha fatto di tutto per non perdere questa presenza. I tempi cambiano, vero, e potrebbero ritornare i grandi fasti del passato anche se penso che le corse a Longchamp, che vediamo nei quadri di Degas, appartengano ad un passato bello ma che temo non ritorni.”