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Elezioni comunali 2024, Mezzetti (centrosinistra): 'Modena esempio virtuoso nel contrasto al Gap'

18 maggio 2024 - 09:02

Nuova puntata dello speciale di GiocoNews sulle elezioni comunali 2024. Siamo a Modena, e a parlare è Massimo Mezzetti, candidato sindaco per il centrosinistra, già assessore regionale ai tempi della legge sulla legalità con le norme sul gioco.

Scritto da Fm

© Massimo Mezzetti - Pagina Facebook ufficiale

C'è anche Modena fra le città interessate dalla tornata elettorale dell'8 e 9 giugno per il rinnovo dei consigli comunali e la scelta dei sindaci.

Un evento a cui Gioco News ha dedicato uno speciale in due puntate, pubblicato sul numero della rivista cartacea di maggio (consultabile integralmente online a questo link) e in quello del prossimo mese, attualmente in lavorazione.

In questo articolo ecco l'intervista a Massimo Mezzetti, in lizza per la poltrona di primo cittadino con il sostegno del centrosinistra (Partito Democratico, Uniti per Modena (+Europa, Italia viva e Partito socialista), Alleanza Verdi Sinistra, Piazza futura, Modena civica, Azione, Movimento 5 Stelle), noto ai nostri lettori come l’assessore dell'Emilia Romagna estensore della legge regionale sulla legalità e sulla cittadinanza responsabile che ha previsto tra l’altro alcune norme sul contrasto al gioco patologico

Il suo slogan è 'Tutta la forza della gentilezza'. In cosa intende essere forte e in cosa gentile per rendere Modena "un posto dove stare bene", sempre per citare le sue parole?

“Un grande filosofo della politica, Norberto Bobbio, scomparso venti anni fa, scottato dalle divisioni e dagli scontri ideologici del Novecento, difendeva con convinzione l’idea della mitezza: 'Ho imparato a rispettare le idee altrui, ad arrestarmi davanti al segreto di ogni coscienza, a capire prima di discutere, a discutere prima di condannare. E poiché sono in vena di confessioni, ne faccio ancora una, forse superflua: detesto i fanatici con tutta l’anima'. È proprio così. Ci vuole coraggio a non essere fanatici, a non essere violenti, a essere gentili. Per paura di essere scambiati per deboli, o per sentimentali, indossiamo la maschera della brutalità, dell’indifferenza.

In questo tempo di post pandemia, un periodo dal quale – ora lo possiamo dire con certezza - non siamo usciti migliori, la sfida è quella di non farsi trascinare nella modalità della rabbia continua. Ce ne accorgiamo ai semafori, in fila nei negozi, guardando i talk show televisivi, ascoltando la radio e navigando nei social. Il tasso di conflittualità verbale è esploso e sembra inarrestabile. Contribuiscono tutti e politici in particolare, senza distinzione di appartenenza e colore, e verrebbe solo voglia di scappare o di stare un po’ soli e in silenzio. Ma forse si è sempre in tempo per cambiare strada e, parafrasando Dostoevskij, potremmo dire che la gentilezza salverà il mondo. Ognuno di noi può fare molto, abbiamo il diritto e il dovere di sottrarci allo scontro e alla rissa.

Nella società di oggi urge abbandonare l’egocentrismo, l’egoismo a favore del noi, di relazioni positive, autenticamente sociali.

Gentilezza non significa dire sempre sì, non vuol dire essere una persona al completo servizio dell’altro, non è solo cortesia, buona educazione, ma è cura dell’altro. La gentilezza è tante cose: affetto, generosità, gratitudine, prendersi cura di cose, animali e persone, è rispetto del prossimo, disponibilità, apertura e dialogo.”

 

Nel suo curriculum politico c'è un'esperienza come consigliere comunale a Modena e una (doppia) come assessore alla Regione Emilia RomagnaCosa si porta dietro di queste due esperienze e come intende metterle a frutto nel caso dovesse diventare sindaco di Modena?

Nella mia esperienza di amministratore c’è sempre stata una costante: mi sono sempre occupato di cultura e di giovani. Parlare di 'cultura' non significa meramente parlare di attività culturali, ma di quella cosa che precede e segue la politica - e dunque la ingloba - affinché la politica si muova nell'ambito di quella dimensione etica indispensabile a nobilitarla, al fine di promuovere l'individuo come cittadino sufficientemente ragionevole e responsabile, con una sensibilità anche per l'interesse dell'altro da sé. La cultura non si limita a riflettere e rappresentare i processi sociali ma ne crea di nuovi. In questi anni siano cambiati gli stessi principi della crescita economica e più complessivamente della società. Essa non è più il risultato della sola accumulazione del capitale, ma è generata da più fattori sociali di cui determinante è quello della conoscenza, del possesso e della diffusione dei saperi tra cui assumono sempre più importanza le competenze trasversali da accompagnare a quelle specialistiche. In ambito internazionale, ormai da tempo, la cultura e la multidisciplinarietà hanno via via assunto una valenza sempre più importante nei processi di creazione del valore.

Oltre che di cultura e giovani mi sono poi occupato dei temi legati alla legalità, al contrasto alle mafie e alle sue infiltrazioni nel tessuto economico nel nostro territorio. Questo sarà un tema al centro del mio impegno se eletto sindaco.”

 

Da assessore regionale lei è stato l'estensore della legge regionale sulla legalità e sulla cittadinanza responsabile che prevedeva tra l’altro le norme sul gioco d’azzardo. Secondo lei tali norme hanno avuto l'effetto sperato per il contrasto alla ludopatia?

“In molti casi la legge regionale ha aiutato le amministrazioni locali che erano mosse da una reale e positiva volontà politica di limitare gli effetti devastanti della ludopatia che colpisce la popolazione di ogni età. Modena figura tra questi esempi virtuosi. Purtroppo la legislazione nazionale non ci ha finora aiutato e le norme adottate a livello regionale ha dovuto fare i conti con le norme più lasche vigenti a livello nazionale”.

 

Da aspirante sindaco, e da ex assessore regionale, cosa ne pensa della proposta avanzata dalle Regioni di destinare a loro una parte delle entrate derivanti dal gioco pubblico, rinunciando in cambio ad alcuni degli attuali paletti alle attività di gioco?

“Penso tutto il male possibile. Chi ha avanzato questa proposta dovrebbe vergognarsi, e spero che venga affossata e mai più presa in considerazione.”

 

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