Gioco, dal Piemonte a Roma si torna a parlare del settore, in attesa del decreto
La politica, nazionale e locale, torna a occuparsi del settore del gioco, riprendendo i lavori sospesi prima della pausa estiva, mentre è atteso per il 20 settembre il decreto attuativo della legge delega al Governo per la riforma fiscale.
Per il gioco pubblico la data principale di questo settembre è quella di mercoledì 20, quando dovrebbe essere pronta la bozza del decreto attuativo relativo al settore del gioco. Bozza che poi, una volta sistemata, passerà al Consiglio dei ministri e quindi, dopo l'approvazione, andrà in Parlamento.
Intanto però, la politica si muove sul resto, riprendendo in mano quanto è rimasto in sospeso per la pausa estiva.
A livello locale troviamo già oggi, 12 settembre, all'ordine del giorno del consiglio regionale del Piemonte, le due proposte di legge 'Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico' promosse da associazioni e Comuni.
Entrambe le Pdl (si tratta della n° 227 e n° 228, dal testo gemello ed entrambe intitolate "Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico": la prima di iniziativa popolare e la seconda presentata dai Comuni di Grugliasco, Baveno, Cureggio, Mongrando, Nichelino, Torino) sono già state licenziate con voto negativo a maggioranza dalla III e IV Commissione il 29 giugno scorso, dopo aver incassato anche il niet del Consiglio delle autonomie locali. Molto probabile, quindi, che anche oggi, in consiglio, la discussione si concluda con due respinte.
A livello nazionale domani, mercoledì 13, in commissione Cultura alla Camera riprende l'esame della Pdl Berruto, che propone l’incremento delle aliquote dell'imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell'attività sportiva. Nell’ambito della discussione su questa Pdl prima della pausa estiva si erano tenute delle audizioni ed erano già stati presentati gli emendamenti (non ancora pubblicati). Emendamenti dei quali, molto probabilmente, già domani la commissione avvierà l’esame, e conseguente votazione.
Nella giornata di ieri, nel frattempo, è iniziata alla Camera la discussione congiunta dei disegni di legge “Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2022” (S. 791; A.C. 1343) e “Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2023” (S. 792; A.C. 1344), entrambi già approvati dal Senato nel mese di luglio.
Nel corso della discussione l’unico riferimento al gioco è stato quello di Francesco Mari (Avs), il quale sottolinea che “reggono, anche nel 2023, i giochi. Sembra una cosa positiva ma non lo è né dal punto di vista culturale né dal punto di vista della condizione materiale del Paese. Purtroppo, giocare di più non solo è un fatto negativo, come abbiamo più volte detto in quest’Aula, ma è anche il segno di una sofferenza”.
In merito al gioco la relazione che illustra i Ddl riporta che il settore dei giochi è complessivamente in incremento, con un aumento del 76 percento del gettito delle imposte gravanti sui giochi medesimi. La discussione dell’assemblea della Camera su questi due disegni di legge prosegue nella seduta odierna.
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