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Il green pass diventa annuale: novità in vista sul certificato vaccinale

25 agosto 2021 - 10:11

In settimana il parere del Cts con il via libera alla modifica che sarà inserita con un emendamento al decreto legge sull'obbligo del Green pass durante il suo percorso di conversione parlamentare.

Scritto da Ac
Il green pass diventa annuale: novità in vista sul certificato vaccinale


Altre novità in vista sul fronte del Green pass. Nonostante le discussioni che continuano a infiammare il dibattito sull'obbligo di utlizzo del certificato vaccinale per l'accesso a ogni tipo di attività, che riguarda anche (e soprattutto) i locali di gioco pubblico, si va verso la proroga da 9 a 12 mesi, che dovrebbe essere ufficializzata già entro la settimana corrente. In particolare, si attende venerdì 27 agosto, all'esito della riunione del Comitato tecnico scientifico che sarà dedicata all'esame della richiesta avanzata in tal senso direttamente dal ministero della Salute.

La modifica dovrebbe quindi avvenire in occasione della conversione in Aula alla Camera del decreto dello scorso 6 agosto che ha reso obbligatorio l'utilizzo del Green pass, con l’Esecutivo che dovrebbe presentare - secondo fonti di Governo - un emendamento dedicato appositamente all’estensione del certificato verde.


SETTIMANA DECISIVA - Venerdì, dunque, sarà il giorno decisivo quando, con ogni probabilità, il Cts tornerà a riunirsi per l'occasione, valutando la proposta di prorogare la durata della validità del Green pass fino a 12 mesi, a partire dalla data di somministrazione della seconda dose. Con il via libera del Cts che è dato praticamente per scontato, visto che il coordinatore del Comitato ha già dichiararo al Corriere della Sera che “l’ipotesi di estensione a 12 mesi del Green pass è più che ragionevole, anche alla luce della progressiva acquisizione di informazioni sulla durata della risposta vaccinale”. Sottolineando che le prime vaccinazioni nel mondo sono iniziate circa 10 mesi fa e “non essendoci oggi evidenza che vi sia una sostanziale perdita dell’effetto protettivo offerto dall’immunizzazione nei primi vaccinati, la scelta di prorogare la scadenza a 12 mesi trova una solida base”, secondo Locatelli.
Altro tema allo studio del Cts sarà anche quello di uniformare la durata del Green pass per tutti, anche per i guariti: in questo caso il calcolo della scadenza avverrebbe dal momento delle dimissioni per chi è stato ricoverato.

ESTENSIONE TRAMITE EMENDAMENTO – L'iter dell'introduzione di questa modifica dovrebbe essere quello di un emendamento in fase di conversione in Aula alla Camera del decreto del 6 agosto n° 111 (che estende l’obbligo di Green pass ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza) che l’Esecutivo presenterà una volta ottenuto l'ok del Comitato. Questo significa dunque che fino a oltre la fine dell’anno, anche per coloro che hanno ricevuto la somministrazione per primi, in particolare gli operatori sanitari, e a seguire per gli altri, ci sarà la copertura garantita tramite Green pass. Anche se la discussione passerà poi in Senato dove si prevede che si concluda entro metà settembre. Un calendario che dovrebbe quindi essere in linea con i tempi di una decisione sulla terza dose di vaccino da parte degli enti regolatori.

GLI EFFETTI SUL GIOCO – Cosa cambia, dunque, per gli operatori dei locali pubblici e per quelli di gioco? Praticamente nulla, o quasi. Ma è comunque una buova notizia. Nel senso che, se non altro, vengono evitati (o rimandati) possibili problemi di transizione dovuti alla scadenza del Green pass da parte di alcuni soggetti che sono oggi in grado di accedere a ogni tipo di attività che sarebbero potuti ritrovarsi in un limbo non ben definito in assenza di una proroga, rischiando quindi di non essere ammessi nei locali. Rimangono tuttavia i vari disagi già segnalati dagli addetti ai lavori del gioco come di tutte le altre categorie, anche se i benefici sono da continuare a considerarsi nella possibilità di uscire dall'emergenza e, soprattutto, di scongiurare nuovi lockdown

CONFERME PER IL GOVERNO - Tutto questo mentre si va consolidando la legislazione sull'obbligo del certificato vaccinale, in Italia ma anche nel resto d'Europa, dopo che il Tar del Lazio ha respinto diversi ricorsi presentati contro il Green pass, ultimo dei quali quello relativo al personale scolastico e contenente la richiesta di sospensione cautelare urgente (con una preliminare ipotesi di “palese inammissibilità” del ricorso) del decreto legge con il quale il 6 agosto scorso è stato previsto – tra le altre cose - che tutto il personale delle scuole e università dovrà possedere e sarà tenuto a esibire la certificazione verde Covid-19. Stessa cosa per la disposizione secondo la quale il mancato rispetto di tale obbligo sarà considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sarà sospeso. 
Confermando quindi la linea governativa. Proprio come sta accadendo anche negli altri Paesi e in Europa, con la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo -  chiamata in causa sulla materia - la quale ha respinto un ricorso presentato da 672 fra vigili del fuoco professionali e volontari contro la legge francese che impone loro l’obbligo di essere vaccinati contro il Covid-19.
Nel frattempo, però, in Italia sono ancora 3,5 milioni di over 50 a non aver ricevuto alcuna dose di vaccino, rappresentando un problema per la ricerca della tanto agognata “immunità di gregge” di cui si parla ormai da troppo tempo, ma invano.
 
 

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