Ha effetto espulsivo, CdS sospende ordinanza del Comune di Modena
Accolto dal Consiglio di Stato l'appello di un concessionario contro un'ordinanza dell'amministrazione comunale emiliana.
"Si traduce in un sostanziale effetto espulsivo dell’attività del gioco lecito dal territorio comunale". Questo il motivo per cui il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale accoglie l’appello di un concessionario e accoglie l’istanza cautelare proposta in primo grado da un concessionario e sospende l’atto impugnato.
L'atto impugnato, in tal caso, è un'ordinanza del Comune di Modena, esaminata la quale il CdS ritiene, "prima facie, che le ragioni dedotte dall’appellante siano idonee a fondare l’invocata tutela cautelare in quanto il provvedimento impugnato si traduce in un sostanziale effetto espulsivo dell’attività del gioco lecito dal territorio comunale, senza peraltro tenere conto della particolarità della vicenda, della situazione di emergenza e dell’applicazione dell’art. 103 del d.l. 18/2020".
Oltre alla sospensione dell'ordinanza il CdS "ordina che a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al Tar per la sollecita fissazione dell'udienza di merito ai sensi dell'art. 55, comma 10, del codice del processo amministrativo".
"Ritenuto sussistente il pregiudizio grave ed irreparabile", scrive infatti il CdS nella sentenza, "e ritenuto altresì che la delicatezza della vicenda imponga una definizione del merito della controversia re adhuc integra".