Il Governo Meloni alla prova Ddl Bilancio: le misure sui giochi
Il consiglio dei ministri convocato per approvare il disegno di legge di Bilancio, ecco le misure attese in materia di gioco.
Giornata lunghissima, come del resto il fine settimana appena trascorso. Il Governo Meloni, e soprattutto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e i suoi tecnici sono stati infatti impegnati nella redazione del disegno di legge di Bilancio per il 2023, che approda stasera, 21 novembre, in consiglio dei ministri per la sua approvazione e per il suo successivo passaggio al Parlamento.
Quel che pare certo è che anche in questa Manovra si parlerà di giochi, ma la certezza definitiva sui contenuti si avrà solo in un momento successivo, dopo le tante bozze circolate e il dibattito che si è acceso.
Certamente si attende la proroga delle concessioni per il gioco online in scadenza a fine 2022 e del relativo bando, visto che queste misure erano state previste da una legge (di Bilancio appunto) e solo tramite una legge possono essere modificate, sia nella tempistica che, presumibilmente, nel numero di concessioni che andranno a gara, essendo le 40 originarie ritenute troppo esigue e dunque scarsamente competitive. Nell'iter di conversione in legge, dovrebbe pure essere inserita la proroga delle concessioni slot al 2024.
E altrettanto certo è che sarà la legge di Bilancio per il prossimo anno a portare a 5mila euro il tetto massimo per l'utilizzo del denaro contante in Italia, dato che questa misura è sparita dal decreto Aiuti quater, non ricorrendo il necessario requisito d'urgenza e non senza qualche frecciata polemica da parte delle opposizioni, che già non vedono di buon occhio questo innalzamento. Come noto, per tutto il 2022 la soglia massima per il denaro contante è fissata a 2mila euro e, senza interventi di legge, passerebbe a mille dal prossimo primo gennaio. Ma, appunto, l'intento del governo di centrodestra è di alzare di molto l'asticella, un provvedimento che ha già trovato il riscontro positivo da parte dei casinò, che già effettuano all'ingresso la registrazione dei loro clienti.
Tuttavia, nel fine settimana altre misure sono entrate a fare parte del testo: su tutte, la tassa sulla fortuna che andrà a colpire Lotto, Superenalotto e anche il Gratta&Vinci. In alcune ipotesi il prelievo si attesterebbe attorno al 20% con un incremento fino al 5 percento. Nel caso dei G&V, la tassazione graverebbe solo sulle vincite superiori ai 500 euro.
Infine, sempre per restare in materia di gioco, la Manovra potrebbe prevedere incentivi per l’adeguamento di pos e casse per la lotteria degli scontrini "istantanea".
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