A parte la Sardegna, che a marzo riuscì a raggiungerla per qualche settimana, per poi piombare in poco tempo nel massimo livello di restrizioni, la "zona bianca" è sempre stata una sorta di miraggio.
Un'espressione fissata solo sulla carta che non aveva riscontri nella realtà.
Ma oggi, dopo mesi di chisure e coprifuoco, è pronta a materializzarsi, con ovvio sollievo e giubilo di cittadini e operatori economici, compresi quelli del gioco.
Le prime regioni a potersi fregiarsi del non colore per eccellenza, saranno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna (ancora lei, speriamo con esiti migliori della volta precedente), dal 31 maggio, come da ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza e pubblicata sulla Gazzetta di oggi 29 maggio, con nessun territorio in arancione o rosso. Il 7 giugno toccherà ad Abruzzo, Liguria e Veneto, mentre dal 14 giugno sarà la volta di Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Umbria e provincia autonoma di Trento.
L'ORDINANZA DEL MINISTRO SPERANZA - In questo caso, a mettere tutto nero su bianco è il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmatario di un'ordinanza pubblicata ieri, 28 maggio, in cui si legge: "Misure urgenti di contenimento e gestione dell'emergenza sanitaria nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna) 1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-Cov-2, fermo restando quanto previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021, nelle Regioni Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna si applicano le misure di cui alla c.d. 'zona bianca', nei termini di cui al decreto-legge 18 maggio 2021, n. 65,
secondo il documento recante 'Indicazioni della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulle zone bianche' del 26 maggio 2021 (21/72/CR04/Cov19), monitorate dal tavolo tecnico di cui all'articolo 7, comma 2, del richiamato decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021". Evidenziando il richiamo a
quanto deciso in Conferenza delle Regionie poi confermato esplicitamente anche dal suo presidente Massimiliano Fedriga. "In zona bianca si potranno riaprire i parchi tematici, gli spettacoli anche viaggianti, le fiere e le manifestazioni, le piscine al chiuso, i matrimoni e altre cerimonie,
le sale gioco e scommesse e i casinò".
FEDRIGA: "IN ARRIVO LINEE GUIDA PER REGIONI IN ZONA BIANCA" - A breve è prevista anche la pubblicazione di precise linee guida per le regioni in "zona bianca", secondo quanto anticipa ai microfoni di Rtl 102.5. il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: "Con il passaggio di alcune Regioni in zona bianca e con le relative aperture cambierà tutto, ma ovviamente mantenendo le regole delle linee guida che la Conferenza delle Regioni ha scritto e che verranno concluse in queste ore insieme al Cts per dare al ministro della Salute Roberto Speranza la possibilità di allegare le linee guida della Conferenza alla sua ordinanza. Detto questo non si può pensare, con un'incidenza bassissima - in Friuli questa settimana pari a 18 casi ogni 100 mila abitanti -, di continuare a penalizzare attività economiche e soprattutto lavoro, perché sarebbe anche incomprensibile verso i cittadini".
L'ORDINANZA E IL COMMENTO DI SOLINAS - La Sardegna ha già pubblicato la propria ordinanza in merito, adeguando "alle ulteriori mutate condizioni epidemiologiche locali, le misure straordinarie a tutela della salute dei cittadini sardi per la prevenzione ed il contenimento della diffusione sul territorio del Covid-19". Un "passaggio" commentato dal governatore isolano Christian Solinas con queste parole: "Il ritorno alla zona bianca segna un nuovo punto di partenza per l'Isola, dopo tanti sacrifici. L'attribuzione della fascia a più basso rischio comporta un allentamento significativo delle restrizioni, ma non sarà un 'liberi tutti'. Il virus rappresenta ancora un pericolo - osserva - serviranno prudenza e senso di responsabilità da parte di tutti per difendere gli importanti risultati raggiunti sul piano epidemiologico, ma oggi possiamo finalmente guardare avanti con rinnovato ottimismo. La campagna vaccinale, che nell'Isola ha compiuto un'importante accelerazione, consente di avviarci a una nuova normalità, in sicurezza. La stagione turistica ha già mosso i primi passi e questa porterà una boccata d'ossigeno all'economia del nostro territorio".
LE REGOLE DI BASE NON CAMBIANO - L'ingresso in "zona bianca" - come noto, possibile con un'incidenza di contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, per tre settimane consecutive - però vede il mantenimento delle regole "di base" per il contenimento del Covid: l’obbligo di distanziamento interpersonale, mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici, sanificazione nei luoghi chiusi e loro aerazione. Misure alle quali dovranno attenersi, come fatto già in passato, anche le sale gioco che nelle regioni sopra elencate potranno finalmente vedere la riapertura anche le sale giochi e scommesse, i bingo e i casinò, in anticipo rispetto alla data del 1° luglio prevista dal Governo per chi resta ancora in "zona gialla".
LA CIRCOLARE DI ADM - Così, in 12 territori e mezzo su 20, potranno essere in qualche modo mitigati anche gli effetti del lockdown sull'avanzare dell'illegalità - cresciuta in questi mesi di serrande chiuse come mai prima d'ora - e garantita ai giocatori la possibilità di scommettere lecitamente anche "di persona" sugli Europei di calcio, in programma dall'11 giugno, rispondendo in qualche modo, anche se in parte, agli appelli bipartisan della politica, e degli operatori del settore. A dare ulteriori riscontri in tal senso, e a dissipare i timori di chi vedeva una nuova esclusione del gioco dal "via libera", nelle scorse ore è arrivata anche la
circolare dell'Agenzia dogane e monopoli, per
riattivare, a decorrere dal 1° giugno, "le procedure per la gestione telematica del gioco tramite apparecchi da intrattenimento su tutto il territorio nazionale, con modalità che tengano conto della attuale situazione di eccezione e straordinarietà".
I DATI CONFORTANTI DELL'ISS - Un risultato che dovrebbe avere una certa "stabilità" nel tempo, come dimostrano anche gli ultimi dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità. "L’incidenza sull’intero territorio nazionale continua a diminuire e ha raggiunto valori che, attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, possono consentire una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. La pressione sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto della soglia critica in tutte le Regioni/Province autonome e la stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della soglia epidemica", si legge in una nota diffusa dall'Istituto. "Questa settimana, nessuna Regione/Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (15 percento), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 1.689 (18/05/2021) a 1.323 (25/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (14 percento). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 11.539 (18/05/2021) a 8.577 (25/05/2021). Nessuna Regione/Provincia autonoma riporta allerte di resilienza. Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.639 vs 13.565 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (39,4 percento vs 41,9 percento la scorsa settimana). Aumenta invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (39.4 percento vs 38,1 percento). Infine, il 20,9 percento è stato diagnosticato attraverso attività di screening".