Lombardia, disagio giovanile: 7 mld di euro per prevenire anche le dipendenze da gioco
L'assessore regionale Lucchini annuncia la partenza di '#Up Percorsi per crescere alla grande', misura per prevenire il disagio creando un'alleanza tra istituzioni.
Ci sono anche i rischi di dipendenza o abuso di alcool, droghe e gioco tra le condizioni di difficoltà previste dalla misura '#Up - percorsi per crescere alla grande' al via da oggi, 11 settembre, in Lombardia. Una misura con la quale la Regione Lombardia rafforza il suo impegno a sostegno delle famiglie e in particolare in favore dei nuclei familiari in cui sono presenti giovani in condizione di disagio.
“L'emergenza educativa", dice l'assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Elena Lucchini, "va affrontata costruendo una solida alleanza tra istituzioni. Attraverso la nostra rete sociale e sociosanitaria realizzeremo percorsi virtuosi di protagonismo e responsabilizzazione dei ragazzi. Progetti sempre più personalizzati e flessibili a favore degli adolescenti e dei giovani e, per la prima volta da quest'anno, anche dei preadolescenti. Siamo consapevoli che le trasformazioni sociali, economiche e culturali, insieme ai profondi mutamenti dei legami familiari, nonché gli anni della pandemia, abbiano avuto un riflesso significativo sulla condizione di vita delle famiglie”.
RICHIESTE DI FAMIGLIE E SERVIZI TERRITORIALI - La nuova iniziativa introduce importanti elementi di novità per migliorare ulteriormente la capacità di risposta alle richieste provenienti dalle famiglie e dai servizi territoriali. In particolare è stata ampliata la platea di destinatari ai pre-adolescenti oltre agli adolescenti e giovani di età compresa tra gli 11 e i 25 anni (la precedente copriva la fascia 13-25 e quindi non includeva i pre-adolescenti); la durata massima del percorso individuale è di 12 mesi (la precedente prevedeva una durata massima di 8 mesi); è introdotto un periodo di follow-up di accompagnamento dei destinatari dopo la chiusura del percorso (non previsto nella precedente misura); è stato integrato l'utilizzo di strumenti digitali sia per ridurre gli oneri di gestione in capo agli enti beneficiari delle risorse sia per accrescere il grado di coinvolgimento e responsabilizzazione del destinatario dell'intervento, nonché a rafforzare i contatti e la partecipazione dei genitori, in caso di minori (attraverso l'utilizzo della applica.
La Regione Lombardia vuole rispondere in modo flessibile e integrato alle esigenze di adolescenti e giovani (11-25 anni) per supportarli nell'affrontare e superare la propria condizione di disagio, intervenendo anche a sostegno della famiglia per aiutare i genitori a leggere e accogliere i bisogni dei figli e, più in generale, ad accompagnarli nella complessa fase della crescita. Verrà rafforzata l'offerta di servizi dedicati, flessibili e integrati rivolti ai preadolescenti, adolescenti e giovani in condizioni di disagio allo scopo di rafforzarne l'empowerment, l'autonomia e l'inclusione sociale.
PREADOLESCENTI, ADOLESCENTI E GIOVANI - L'iniziativa persegue i seguenti obiettivi specifici: accrescere l'accesso di preadolescenti, adolescenti e giovani a percorsi individualizzati e flessibili in ottica di empowerment e inclusione sociale; sostenere i genitori nella gestione della delicata fase di transizione dei figli verso l'età adulta; rafforzare il sistema dei servizi sociali e sociosanitari rivolti a tale fascia di età, promuovendo l'integrazione e accrescendone la capacità di identificare e prendere in carico precocemente le situazioni di fragilità.
Al centro dell'intervento vi sono gli interventi educativi che, da un lato, permettono il conseguimento di importanti obiettivi in termini di inclusione sociale, dall'altro, rafforzano gli interventi volti a sostenere l'accesso all'istruzione, il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica e la transizione dei giovani nel mercato del lavoro.
SOGGETTI DESTINATARI - Sono destinatari della misurao i preadolescenti, adolescenti e giovani, tra gli 11 e i 25 Anni residenti o domiciliati in Regione Lombardia - e, se minorenni, le loro famiglie - che manifestano una o più condizioni di disagio, quali ad esempio: disagio psicologico ed evolutivo (ad es. relazioni familiari problematiche, eventi di vita stressanti, disturbi alimentari, devianza e coinvolgimento in gruppi a rischio, rischio di dipendenza o abuso di alcool, droghe, gioco); isolamento sociale (ad es. scarsa capacità di adattamento, presenza di problemi psicologici e comportamentali, ritirati sociali, vittime di bullismo/cyberbullismo); abbandono scolastico (ad es. fallimenti scolastici/formativi); comportamenti a rischio, delinquenziali, antisociali.
Avviata nel 2019 ad oggi la misura ha permesso di finanziare percorsi rivolti a 1558 adolescenti e giovani, dei quali il 53 percento è rappresentato da uomini e il 47 percento da donne. La fascia di età maggiormente coinvolta è quella degli adolescenti 13-17 anni (66 percento dei destinatari), seguita dalla fascia di età 18-22 anni (29 percento). I destinatari appartengono per il 30 percento ad un nucleo familiare vulnerabile (monogenitoriale e/o a bassa intensità lavorativa).