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Malagò (Iidea) a commissione Cultura: 'Incrementare fondi Tax credit videogiochi'

20 aprile 2023 - 13:14

Nel corso di un'audizione presso la commissione Cultura della Camera il direttore generale di Iidea illustra la situazione attuale dell'industria videoludica ribadendo alcune richieste.

Scritto da Daniele Duso
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Incrementare i fondi disponibili tramite la Tax credit (attualmente 16 milioni di euro per il 2022) e incrementare a 2 milioni di euro il massimale per azienda/per opera (attualmente è di 1 milione di euro l'anno). 

Sono le due richieste ribadite dal direttore generale di Iidea, l'associazione di categoria dell'industria dei videogiochi in Italia, Thalita Malagò, alla politica nel corso dell'audizione di ieri, 19 aprile, davanti alla commissione Cultura della Camera dei depuati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica sui settori di competenza della Commissione.

"Nell’ultimo anno ben tre istituzioni europee si sono interessate al settore dei videogiochi con diversi atti e iniziative", ricorda Malagò: "la Commissione Europea con il progetto European Video Game Society che si è sviluppato nel corso di tutto l’anno, il Parlamento Europeo con la risoluzione su esports e videogiochi approvata a novembre 2022 e il Consiglio dei Ministri della Cultura dell’Unione Europea, con le conclusioni sulla costruzione di una strategia europea per gli ecosistemi delle industrie culturali e creative ad aprile 2022 e la risoluzione sul piano di lavoro dell'UE per la cultura 2023-2026 del novembre 2022". 

Illustrando quindi i dati del rapporto annuale di settore presentato esattamente un giorno prima, martedì 18 aprile, alla Casa del Cinema, Thalita Malagò spiega che l’industria italiana, benché si tratti ancora di un’industria di piccole dimensioni rispetto ad altri paesi europei, mostra segnali di crescita importanti, "nella dimensione delle imprese (oramai il 39 percento rientra nella definizione di Pmi, contro il 17 percento del 2018), nel fatturato (+30 percento rispetto al 2021), negli addetti (+ 50 percento rispetto al 2021) e nell’export verso mercati extra UE (Nord America passa dal 25 percento al 40 percento in 2 anni)".

E continua spiegando che "nonostante ci sia stata un’apertura recente da parte delle istituzioni verso il supporto settore, soprattutto con l’attuazione del tax credit per la produzione dei videogiochi, la differenza con altri paesi europei rimane ancora molto rilevante con conseguente limitazione della competitività delle imprese italiane in un contesto di mercato globale", ribadendo quindi le richieste già avanzate al Ministero della Cultura di aumentare i fondi disponibili e di incrementare il massimale per azienda/per opera, ma anche di valutare "nuove misure di sostegno come l'introduzione di un finanziamento diretto alle imprese (es. contributi selettivi e automatici già previsti per il cinema), soprattutto per imprese più giovani/piccole".

Non è mancato un riferimento all’impegno dell’industria dei videogiochi in ambito educazione, "a livello europeo con il progetto Games in Schools, dalla prima ricerca nel 2009, al manuale per insegnanti nel 2020 e all’ultimo corso online per insegnanti, che è iniziato il 17 aprile e durerà fino al 31 maggio 2023 a livello italiano con l’adattamento del manuale per insegnanti in lingua italiana e con l’approfondimento dedicato ai docenti italiani con moduli didattici basati su videogiochi prodotti in Italia a cura della professoressa di psicologia dell’apprendimento Manuela Cantoia", oltre alla collaborazione con il ministero della Cultura e con il ministero dell'Istruzione nell'ambito del piano nazionale cinema per la scuola.

Chiude il suo intervento, Thalita Malagò, con qualche esempio di utilizzo di videogiochi per la promozione del patrimonio culturale, in particolare menzionando il progetto Italy. Land of Wonders, a cui ha dato vita il ministero degli Affari Esteri durante la pandemia. "Il progetto, unico nel suo genere", ricorda il direttore generale di Iidea, "si propone come strumento di promozione integrata e di comunicazione, ed è volto ad arricchire la narrazione dell’Italia all’estero e valorizzare, con modalità innovative, il patrimonio culturale, artistico, gastronomico e paesaggistico italiano presso il pubblico straniero".  

"La conclusione che proponiamo come Iidea", chiosa dunque Thalita Malagò", è quella di creare una strategia italiana per lo sviluppo del settore dei videogiochi agendo su diversi driver come la promozione di una 'forza lavoro' qualificata e diversificata, lo stimolo dell'innovazione e la creazione di proprietà intellettuale, la creazione e facilitazione di misure di sostegno al settore e il favorire l’utilizzo dei videogiochi a supporto degli ambiti di competenza della Commissione (es. educazione, cultura, etc.)".

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