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Manovra di Bilancio, Meloni: 'Interventi per caro bollette, supporto a imprese e famiglie'

22 novembre 2022 - 11:45

La premier Meloni presenta i capisaldi della Manovra di bilancio, con interventi a sostegno di famiglie e imprese, in primis sul caro bollette, flat tax, cuneo fiscale e cartelle. Il gioco aspetta lumi sulle coperture.

Scritto da Fm
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“Sono molto soddisfatta del lavoro fatto. Abbiamo scritto una legge di Bilancio che non si limita a un ragionamento ragionieristico, ma fa delle scelte politiche, presentata a un mese dall'insediamento e che presenta una visione. Sono contenta che l'approccio avuto nella stesura di questa norma sia quello che si può avere nella stesura di un bilancio familiare: quando ti occupi del tuo bilancio familiare ti preoccupi di cosa sia giusto fare perché la famiglia cresca nel migliore dei modi. Si parte quindi dalle cose utili, si fanno delle scelte. È una manovra figlia di scelte politiche come giusto per un Governo politico. Abbiamo deciso le nostre priorità e concentrato le nostre risorse su quello, in coerenza con gli impegni presi con il popolo italiano e che scommette sul futuro”.

Sono le parole con cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, presenta il disegno di legge di bilancio per il 2023  approvato dal Consiglio dei ministri tenutosi ieri sera, 21 novembre 2022, e sulla cui "sostanza" c'è molta attesa da parte del settore del gioco pubblico, sia sul versante "sostegni" che sul versante "coperture", viste le voci circolate con insistenza nel weekend sull'aumento al 25 percento della tassa sulle vincite.

“Alla base ci sono due grandi priorità: la crescita, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il tessuto produttivo, tutelare il lavoro, premiare chi si rimbocca le maniche; la giustizia sociale, con un'attenzione alle famiglie e in particolare ai redditi più bassi e alle categorie più fragili. Ovviamente, come promesso la voce maggiore di spesa del Bilancio riguarda il tema del caro bollette: su una Manovra di 35 miliardi, circa 21 sono destinati al caro energia. Le due scelte fondamentali sono il credito di imposta per le aziende – sulla parte dell'aumento rispetto al 2021, confermiamo e aumentiamo, dal 40 al 45 percento per le aziende energivore e dal 30 al 35 percento per le non energivore - e per le famiglie, con lo  Stato che interviene per calmierare le bollette per quelle fino a 15mila euro di Isee (dai 12mila precedenti). Anche questa misura cuba circa 9 miliardi di euro. Poi c'è l'eliminazione di oneri impropri dalle bollette, la proroga dell'Iva del 5 percento sul gas fino a marzo – la ridefinizione della norma su extra profitti per consentirci di recuperare circa 2 miliardi e mezzo, alziamo l'aliquota sugli extra profitti dal 25 a 35 percento”, sottolinea Meloni.

Dopo la voce energia, ricorda ancora la premier, “la Manovra riserva molta attenzione al tessuto produttivo, agli incentivi al lavoro, alle imprese. Incentivi che ricalcano impegni presi nei nostri programmi, ci sono tre tasse piatte, sui redditi incrementali (le partite Iva con un aumento di fatturato del 15 percento su un maggiore utile conseguito, con una soglia massima di 40mila euro, è una misura per il ceto medio ma non per favorire i ricchi, riconosce il lavoro e i sacrifici di chi riesce a fare meglio di quanto fatto in passato), una tassa piatta per i redditi fino a 85mila euro, e una per i lavoratori dipendenti, che arriva al 5 percento sui premi di produttività fino a 3mila euro, e che fa il paio con l'estensione del fringe benefit già approvato. C'è il taglio del cuneo fiscale: confermato quello del 2 percento per il reddito fino a 35mila euro lato lavoratore, ma aggiungiamo un ulteriore 1 percento che arriva quindi al 3 percento per i redditi fino a 20mila euro. Questa è la misura più costosa della legge di Bilancio dopo l'energia”.

La presidente del Consiglio quindi evidenzia: “C'è l'avvio di quello che abbiamo definito 'più assumi meno paghi': per chi assume giovani fino a 36 anni, donne o percettori di reddito di cittadinanza noi azzeriamo la contribuzione. Questa misura vale per i nuovi contratti, per la maggiore occupazione, oppure per la trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato. Sempre in tema lavoro, ci saranno i buoni lavoro per i comparti Horeca, della cura della persona, dei lavori domestici, dell'agricoltura, fino a 10mila euro. Inoltre, rinviamo di un altro anno l'entrata in vigore di Plastic tax e Sugar tax”.

Un altro capitolo della Manovra è quello che riguarda la famiglia e la natalità, “per quasi un miliardo di euro; una scelta che credo non abbia molti precedenti. L'assegno unico viene aumentato del 50 percento a tutti per il primo anno di vita del bambino, del 50 percento per 3 anni per chi ha tre figli o più, l'Iva sui prodotti per la prima infanzia scende al 5 percento e così per i dispositivi igienici femminili non compostabili. Sono inoltre confermate le agevolazioni per la prima casa per le giovani coppie, c'è un ritocco al congedo parentale, utilizzabile fino al sesto anno di vita, senza doversi ritrovare in condizioni economiche difficili. Un'altra misura è la maggiorazione per i figli disabili, prima considerata transitoria, e ora strutturale”, rimarca Meloni.

“È stata prorogata l'opzione donna con alcuni correttivi, l'ape sociale. Poi c'è il tema dello scalone pensionistico: senza il nostro intervento dal 1° gennaio l'età per tutti sarebbe stata fissata a 67 anni; ora ci sarà la possibilità di andarci a 62 anni (con 41 anni di contributi), e per chi decide di entrare in tale finestra fino alla maturazione dei requisiti fino a 67 anni non può essere più alta della minima 5 volte. Abbiamo deciso anche di rivalutare le pensioni minime: rivaluteremo le pensioni, tutte secondo l'indicizzazione, ma la percentuale sarà diversa in base a quanto è alta. Del 120 percento le minime, tutte le pensioni fino a 2mila euro rivalutate del 100 percento, man mano che aumenta l'aumento diminuisce, oltre 5mila euro ci sarà l'indicizzazione al 35 percento. Viene poi rafforzata l'attenzione verso le fasce più deboli della popolazione, con 500 milioni di euro stanziati per il cosiddetto 'caro carrello'. Abbiamo ragionato sull'azzeramento dell'Iva su pane e latte, poi è stata fatta scelta diversa, non potendo distinguere fra i diversi redditi la misura si sarebbe spalmata anche su chi ha maggiori possibilità economiche. Abbiamo in mente di selezionare alcuni alimenti e quindi usare i 500 milioni di fondi per abbassare il prezzo sugli incapienti. Quindi lanciamo un appello a produttori e distributori per aiutarci a calmierare i prezzi, e diremo dove si potranno spendere queste risorse”.

 

L'ultima parte dell'intervento della premier riguarda il reddito di cittadinanza: “Manteniamo gli impegni presi, la misura è sbagliata perché uno Stato giusto non mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. Ci vorrà più tempo per fare una riforma complessiva, ma intanto stabiliamo che si continua a tutelare i disabili, gli anziani, le donne in gravidanza, ma per chi può lavorare il reddito di cittadinanza sarà abolito alla fine del 2023, e non potrà essere percepito per più di 8 mesi. Decadrà in ogni caso al rifiuto della prima offerta di lavoro. Ci siamo dati un periodo transitorio per accompagnare le nostre scelte. Ci sarà anche l'obbligo di presenza sul territorio nazionale, visti i tantissimi casi di chi lo percepisce pur non stando in Italia. Fondamentale è anche la tregua fiscale, lo spirito dal quale muoviamo è quello di un rapporto diverso fra lo Stato e il contribuente, uno Stato giusto e comprensivo verso chi è in difficoltà, non è previsto alcun condono, solo del buonsenso: verranno annullate le cartelle sotto i mille euro e antecedenti al 2015, per tutti gli altri si pagherà il dovuto con una maggiorazione del 3 percento e con la possibilità di rateizzare. Viene confermato l'aumento del tetto all'uso del contante a 5mila euro (tema particolarmente caro ai casinò, Ndr), al di sotto della media europea, e viene introdotta una norma di contrasto alla concorrenza sleale degli 'esercizi apri e chiudi', che aprono e chiudono prima che lo Stato inizi a fare controlli. Con questa misura l'Agenzia delle entrate appena ha avvisaglie può convocare una persona, e si potrà riaprire la partita Iva solo versando l'anticipo delle tasse. È una misura per difendere i commercianti e gli imprenditori dall'abusivismo”.

LE COPERTURE, LE IPOTESI SUL GIOCO - Durante la presentazione dei capisaldi della Manovra non sono però sono state illustrate quali siano le "fonti" in grado di assicurare le coperture necessarie.  Nelle ipotesi circolate nelle scorse ore si era parlato di un aumento della tassa sulle vincite al Lotto, Superenalotto e Gratta&Vinci fino al 25 percento - contro il 20 percento attuale - ma che da stamattina invece pare smentito.
Nel testo della Manovra alla fine dovrebbero trovare posto "solo"  la proroga delle concessioni online in scadenza a fine 2022, con un canone per la proroga pari a 25mila euro annui,  la proroga delle concessioni slot al 2024 e forse del bingo.
Infine, sempre per restare in materia di gioco, potrebbe essere previsti incentivi per l’adeguamento di pos e casse per la lotteria degli scontrini "istantanea".
Ma, come rimarcato anche da Meloni in conferenza stampa, il testo è sotto certi punti di vista in divenire, in attesa degli eventuali correttivi e delle integrazioni che potrà accogliere nel suo iter in Parlamento.

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