Manovra in arrivo (con pochi riferimenti a gioco e ippica), il Governo: 'Quadro positivo'
Ultimi ritocchi per il testo della Manovra che dovrebbe approdare in Parlamento nel tardo pomeriggio di oggi, 30 ottobre. Al momento sono pochi i riferimenti al gioco e all'ippica.
"Ci saranno due incontri con il presidente del Consiglio Meloni: uno dedicato alla Manovra e uno alle riforme istituzionali.
Per quanto riguarda la Manovra riteniamo che il quadro sia positivo: c'è una complessiva riduzione della pressione fiscale, ci sono da fare alcuni ritocchi per quanto riguarda la casa e chiarimenti sulla Rai perché possa avere un piano industriale triennale.
Ci sono da vedere alcune cose che riguardano le pensioni degli statali. Sono delle cose che tranquillamente si possono risolvere stamane".
È il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a rassicurare sullo stato di avanzamento dei lavori per la legge di Bilancio 2024, il cui testo è atteso nel tardo pomeriggio di oggi, 30 ottobre, in Parlamento, da cui inizierà l'iter che la vedrà approvata entro il 31 dicembre.
LE MISURE PER GIOCO E IPPICA - Un testo nel quale al momento ci sono poche menzioni per il gioco, che dovrebbe essere all'attenzione del Consiglio dei ministri di venerdì, visto che all'ordine del giorno figura l'esame del decreto attuativo della delega fiscale relativo al riordino del gioco pubblico, e per l'ippica, per il quale il sottosegretario Patrizio La Pietra tempo fa ha promesso risorse proprio nella Manovra.
In particolare, l'articolo 91 “Stato di previsione del ministero dell'Economia e delle finanze e disposizioni relative” prevede al comma 17 che “il ministro dell'Economia e delle finanze, con propri decreti, provvede, nell'anno finanziario 2024, all'adeguamento degli stanziamenti dei capitoli destinati al pagamento dei premi e delle vincite dei giochi pronostici, delle scommesse e delle lotterie, in corrispondenza con l'effettivo andamento delle relative riscossioni”.
All'articolo 108 “Disposizioni diverse” al comma 16 si evidenzia che “Le somme stanziate sul capitolo 2295 dello stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, destinate agli interventi già di competenza della soppressa Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, per il finanziamento del monte premi delle corse, in caso di mancata adozione del decreto previsto dall'articolo 1, comma 281, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, o, comunque, nelle more dell'emanazione dello stesso, costituiscono determinazione della quota parte delle entrate erariali ed extraerariali derivanti da giochi pubblici con vincita in denaro affidati in concessione allo Stato ai sensi del comma 282 del medesimo articolo 1 della citata legge n. 311 del 2004”.
LE RASSICURAZIONI DI GIORGIA MELONI - Nelle scorse ore anche la premier Giorgia Meloni è intervenuta per gettare acqua sul fuoco dopo le polemiche sui ritardi del testo e soprattutto sul suo contenuto, vista la circolazione di diverse bozze, con misure poco gradite tanto dalle opposizioni che da alcuni alleati di governo.
"C'è un lavoro di drafting che si fa ed è normale che si faccia. Ma non ci sono modifiche sostanziali ai saldi di bilancio che noi abbiamo approvato nel Consiglio dei ministri", sottolinea, a margine della cerimonia per la firma ad Acqualagna del patto di coesione con la Regione Marche.
"Lunedì invieremo la Manovra al Parlamento. Il lavoro sostanzialmente è chiuso. Siamo pronti a procedere e confido che faremo anche del nostro meglio per poterla approvare in tempi rapidi anche per dare un segnale di serietà e di idee chiare da parte dell'Italia".
Quello che è certo è che la commissione Bilancio del Senato, prima tappa dell'iter della Manovra in Parlamento, è stata convocata in via preventiva per martedì 31 ottobre, alle 13.30.
LE MISURE AL CENTRO DELLE POLEMICHE - Ma quali sono i temi più dibattuti? Sicuramente la cedolare secca al 26 percento per gli affitti brevi, osteggiata da Forza Italia, poi la stretta sulle pensioni, con la Lega impegnata a contrastare la sostituzione di Quota 103 con Quota 104, che consentirà di lasciare il lavoro con 63 anni d'età (invece che 62) e 41 di contributi.
Secondo le indiscrezioni dovrebbe saltare la detrazione Irpef del 50 percento sull’Iva per l’acquisto di case di classe A e B, accompagnata dal taglio delle agevolazioni per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile in ristrutturazione e dal calo al 70 percento del Superbonus.
Sul fronte “aiuti alle famiglie e alla natalità”, si registrano diversi aumenti dell'Iva: dal 5 al 22 per cento, sui pannolini, del 100 percento sul latte in polvere per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, dal 5 al 10 percento sui beni essenziali per l’igiene femminile. In parallelo, salirà il bonus per gli asili nido, per le famiglie con già un minore under 10 e Isee fino a 40mila euro in cui nasca un nuovo bimbo dal primo gennaio 2024.
Stop anche al bonus trasporti - che resta solo per i nuclei con Isee fino a 15.000 euro, già beneficiari della social card “Dedicata a te” per l’acquisto oltre che di beni prima necessità – e all'App18, il bonus da 500 euro per i neo maggiorenni, sostituito da Carta cultura e Carta del Merito, entrambe con 500 euro, cumulabili: ma non saranno per tutti, la prima è legata al reddito (Isee massimo di 35 mila euro), la seconda al raggiungimento del voto massimo, 100, all’esame di maturità.
AGGIORNAMENTO ORE 16 - I VERTICI DEL GOVERNO A CONFRONTO – “Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori”.
È quanto si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi dopo la riunione presieduta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla quale hanno partecipato i ministri e vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti, il vice ministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, Lorenzo Cesa dell’Unione di Centro e Maurizio Lupi di Noi Moderati.
Come previsto, oggi il testo sarà trasmesso al Parlamento, dopo il necessario drafting e la firma di autorizzazione del Capo dello Stato.
Le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere speditamente all’approvazione della legge di Bilancio, senza pertanto presentare emendamenti. “Il Governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione”, conclude la nota.
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