Modifica legge sul gioco, il giorno della Calabria
All'odg del consiglio regionale della Calabria di oggi, 28 novembre, c'è la discussione della proposta della maggioranza per la modifica delle norme sul gioco contenute nella legge anti-Ndrangheta del 2018.
Potrebbe essere il giorno decisivo per la modifica delle norme sul gioco contenute nella legge calabrese "Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell'economia responsabile e della trasparenza", approvata nel 2018.
All'ordine del giorno del consiglio regionale della Calabria di oggi, 28 novembre, figura infatti l'esame della proposta di legge n.107/12 di iniziativa dei consiglieri di maggioranza Arruzzolo, Neri, Loizzo, Crino', De Nisi, Graziano che si propone di modificare tale normativa e ha ricevuto il parere positivo delle commissioni anti-Ndrangheta e Affari costituzionali nelle scorse settimane.
La proposta di legge è stata presentata ad ottobre, a pochi mesi di distanza dal sì del consiglio regionale alla proroga dell'entrata in vigore della legge sul gioco in Calabria fino al 31 dicembre di quest'anno e prevede l'abolizione del distanziometro retroattivo – che diventa valevole solo per le attività di gioco autorizzate dopo il 3 maggio 2018 - nonché la possibilità per i Comuni di disporre con ordinanza sindacale, le fasce orarie consentite per l’esercizio del gioco tramite gli apparecchi.
Temi affrontati anche dalla deputata calabrese della Lega Simona Loizzo, che ha chiesto di dare più poteri ai sindaci sulle aperture delle sale gioco, e dall'associazione Sapar, audita dalla commissione Affari istituzionali ai primi di novembre, con la richiesta di sfoltire l'elenco dei “luoghi sensibili” per le attività di gioco.
E non sono mancate le critiche della minoranza, con i consiglieri Amalia Bruni (Gruppo Misto) e Davide Tavernise (Movimento 5 stelle) intervenuti a più riprese per criticare la proposta di legge e paventare il pericolo che in caso di approvazione del testo la prevenzione del gioco patologico possa diventare meno efficace.
COSA PREVEDE LA PROPOSTA DI LEGGE - La proposta di legge è così articolata.
Art. 1 - (Modifiche all’articolo 16 della l. r. 9/2018)
1. All’articolo 16 della legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della “Ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza.), sono apportate le seguenti modifiche: a) il comma 2 è sostituito dal seguente: “2. I comuni, per le finalità di cui al comma 1 nonché per esigenze di tutela della salute, della quiete pubblica e di circolazione stradale, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, dispongono, con ordinanza sindacale, le fasce orarie consentite per l’esercizio del gioco tramite gli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), nelle sale da gioco, nelle sale scommesse, negli esercizi pubblici e commerciali, nei circoli privati e di tutti i locali pubblici o aperti al pubblico e nelle le rivendite di genere in cui sono presenti o comunque accessibili le forme di gioco a rischio di sviluppare dipendenza previste dalla normativa vigente. Ulteriori limitazioni possono essere disposte dal sindaco in caso di violazione della quiete pubblica nell'arco dell'orario di apertura previsto. Il mancato rispetto delle limitazioni all'orario dell'esercizio del gioco di cui al presente comma è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 500,00 a euro 1.500,00 per ogni apparecchio per il gioco di cui all'articolo 110, comma 6 del r.d. 773/1931.
b) al comma 3 sono apportate le seguenti modifiche: 1) le parole: “, commi 6 e 7” sono sostituite dalle seguenti: “comma 6” e le parole: "per i Comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti e inferiore a cinquecento metri per i Comuni con popolazione superiore a cinquemila abitanti” sono soppresse. c) ai commi 4, 5 e 8 le parole: “, commi 6 e 7” sono sostituite dalle seguenti: “comma 6” d) Il comma 13 della l.r. n. 9/2018 è sostituito dal seguente: “13. Le disposizioni previste dai commi 3 e 4 del presente articolo si applicano alle concessioni per le sale da gioco, per le rivendite di generi di monopolio, per le sale scommesse e per ogni altro locale autorizzato alla raccolta di gioco, rilasciate successivamente alla data del 03 maggio 2018”.
Art. 2 (Clausola di invarianza finanziaria)
1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Art. 3 (Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione.
L'EMENDAMENTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE: "CHIUDERE LE SALE A MEZZANOTTE" - "Ho presentato un emendamento per chiedere al consiglio regionale di salvaguardare l'efficacia della legge sul gioco d'azzardo in Calabria attraverso la regolamentazione degli orari di apertura e chiusura delle sale slot".
Lo dichiara Davide Tavernise, capogruppo al consiglio regionale della Calabria con il Movimento 5 stelle.
"Il contrasto al gioco d’azzardo patologico nella nostra regione richiede un’azione decisa e risoluta. È un settore, questo, che'vale' 2 miliardi di euro. E se i dati che abbiamo a disposizione sono allarmanti, le situazioni sociali sono a dir poco preoccupanti.
Non possiamo sperare solo nella bontà e tempestività delle cure, che ci sono anche grazie al servizio pubblico ma dobbiamo puntare tantissimo sulla prevenzione.
Perciò occorre confermare il limite delle 8 ore di esercizio per le sale slot e la chiusura non oltre le ore 24. E a dare queste disposizioni sia la Regione Calabria e non i sindaci sul territorio, che potrebbero ritrovarsi isolati e sottoposti a varie pressioni.
Dobbiamo garantire la salvaguardia dello spirito originario della legge regionale che regola il gioco d’azzardo".