“L’Associazione gestori scommesse Italia (Agsi) ritiene giusto e necessario il riordino del settore dei giochi legali sia online che fisico per ridare stabilità e certezze a un comparto che produce importanti risorse per lo Stato italiano. A tal proposito ha già sottoposto agli enti istituzionali competenti un documento di proposte.” A sottolinearlo è Pasquale Chiacchio, presidente dell’Associazione gestori scommesse Italia (Agsi) nel suo nintervento durante le audizioni di oggi presso la commissione Finanze della Camera dei deputati, con tema il riordino del settore dei giochi.
Pasquale Chiacchio evidenzia anche come l’associazione sia stata “ispiratrice ed attrice importante in quanto con i propri professionisti, ha contribuito alla stesura della legge regionale della Campania del marzo 2020 ritenuta unanimemente la più equilibrata d’Italia. Capace di fatto di tutelare la parte sanitaria, la parte politica, la parte imprenditoriale. Prevedendo altresì un osservatorio permanente per monitorare gli effetti della legge. Agsi, nata nel 2013, da sempre si confronta in modo propositivo e costruttivo, con esponenti della politica e delle Istituzioni di riferimento nazionali e locali. I propri rappresentanti sono imprenditori del settore da oltre 40 Anni.”
Nel suo intervento il presidente di Agsi evidenzia anche alcune criticità. Innanzitutto il costo di 7 milioni per ogni concessione è ritenuto eccessivo e “andrebbe rivisto al ribasso perché, di fatto, mette in grande difficoltà tante piccole e medie aziende italiane, operanti da anni sul mercato dei giochi legali in Italia, decretandone la chiusura con gravi ricadute occupazioni. Bisogna salvaguardare grandi, medie e piccole aziende in egual misura, diversamente c’è il serio rischio di favorire l'infiltrazione della criminalità organizzata che notoriamente dispone di ingenti risorse economiche da investire.”
Altro tema è quello legato ai Pvr (punti vendita ricarica), per la cui regolarizzazione, prevista dal decreto di riordino del gioco a distanza è “meglio ricorrere a una procedura a evidenza pubblica che sia contestuale alle attribuzioni delle concessioni onde consentire una libera concorrenza tra gli operatori e assicurare maggiori entrate per lo Stato. Nondimeno una volta aggiudicati i Pvr andrebbero comunque iscritti in apposito albo dietro pagamento di un corrispettivo così come previsto dalla legge.”
“Circa la modalità di ricarica del conto gioco presso i Pvr – rimarca Chiacchio - riteniamo del tutto inadeguata la previsione del limite settimanale di 100 euro in contanti. Tale limitazione andrebbe valutata con attenzione perché eccessive rigidità possono indirizzare gli utenti verso le offerte del mercato parallelo, che non conosce alcuna regola, e gestito spesso dalla criminalità organizzata. E non si giustifica come deterrente alle attività di riciclaggio, in quanto, il conto gioco, è riconducibile al soggetto censito quale titolare del medesimo conto.”
“Resta irrisolto - prosegue il presidente di Agsi - l’annoso problema che condiziona l’esercizio delle concessioni e delle attività dei punti vendita correlati relativamente al diniego degli istituti di credito circa l’apertura di conti correnti e l’elargizione del credito alle aziende che operano nel settore dei giochi legali. Rinnoviamo l’appello agli illustri componenti di questa commissione ed a tutto il Parlamento Italiano affinché si intervenga normativamente per porre fine a questa insopportabile discriminazione
Inoltre è sempre fondamentale secondo Chiacchio una “maggiore attenzione alla tutela delle categorie più fragili quali i minori ed i soggetti più esposti al rischio di gioco problematico, promuovendo campagne di comunicazione Istituzionali giuste ed efficaci.”
Pasquale Chiacchio conclude l’intervento sottolineando come Agsi sia a favore della “tutela minorile, tutela della salute pubblica, tutela delle entrate erariali, tutela degli investimenti delle imprese e della tutela occupazione. Se lo ritenete opportuno noi ci siamo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza cinquantennale. Ringraziando per l’invito e la cordialità, restiamo a disposizione per qualsiasi tavolo di confronto.”