skin
Menu

Riordino gioco fisico, nuova proposta delle Regioni: 'Distanziometro di 500 metri'

29 marzo 2024 - 09:40

Il Gruppo tecnico delle regioni e delle province autonome sub area dipendenze presenta al ministero dell'Economia e delle finanze una nuova proposta per il riordino del gioco fisico. I dettagli.

Scritto da Redazione

© Markus Spiske / Unsplash

Un distanziometro nazionale di almeno 500 metri e limiti orari al gioco dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 15, dalle 18 alle 20, ma anche tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

Questo si legge nell'ultima versione delle proposte presentate dal “Gruppo tecnico delle regioni e delle province autonome sub area dipendenze” al ministero dell'Economia e delle finanze, nell'ambito del tavolo tecnico istituito per il riordino del gioco fisico.

Un aggiornamento di quelle depositate una settimana fa, in vista del nuovo incontro calendarizzato per il 2 aprile.

Il distanziometro nazionale nella precedente versione si basava su “una distanza media tra quelle indicate nelle norme regionali”, vale a dire a circa 200-250 metri dai “luoghi sensibili”,  ma ora ecco il cambio di passo, prevedendo come criterio di misurazione il “percorso pedonale più breve".

Nel testo, secondo quanto apprende GiocoNews.it, figura anche la ridefinizione dell'elenco dei luoghi sensibili, così come determinato dalle diverse norme regionali in materia, in raccordo con le proposte avanzate da Anci, includendo: servizi per la prima infanzia; istituti scolastici di ogni ordine e grado; università; centri di formazione per giovani e adulti; luoghi di culto; impianti sportivi; ospedali, strutture ambulatoriali, residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario; residenze per anziani, strutture ricettive per categorie protette; luoghi di aggregazione socio-culturale, oratori e circoli da gioco; istituti di credito e sportelli bancomat; esercizi di compravendita di oggetti preziosi e di oro usati.

Centrale è la razionalizzazione territoriale e numerica dei luoghi fisici di offerta di gioco, per cui il numero massimo di luoghi fisici di offerta di gioco dovrebbe essere definito secondo criteri che contemplino densità abitativa, disponibilità di alternative al gioco, tipologia di punti vendita, analisi ed evidenze scientifiche avvalendosi del lavoro dell'Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave e del Consiglio nazionale delle ricerche.

Per quanto concerne la razionalizzazione territoriale e numerica degli apparecchi per il gioco, viene auspicata la definizione di standard di "sostenibilità territoriale” e quindi il decremento delle slot - da sostituire con le Awp da remoto - e delle Vlt, osservando che il riordino potrebbe essere l'occasione per disporre con una norma nazionale l'aggiornamento dei criteri e dei parametri numerico quantitativi per l'installabilità di apparecchi.

Anche il ministero dell'Economia e delle finanze ha presentato una propria proposta ma il contenuto è strettamente riservato e necessita ancora di aggiustamenti.

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati