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Tar Campania conferma: 'No all'apertura di una sala scommesse vicino a una scuola'

12 luglio 2024 - 13:14

Con un'ordinanza il Tar Campania boccia il ricorso di un imprenditore contro il diniego al rilascio delle licenze per aprire una sala scommesse e Vlt nelle vicinanze di una scuola.

Scritto da Fm

© Markus Spiske / Unsplash

“Il ricorso non appare assistito da fumus, risultando la censurata attività amministrativa conforme al divieto normativo di apertura di attività di raccolta scommesse ad una distanza da luoghi sensibili inferiore a duecentocinquanta metri, misurati dagli ingressi principali degli edifici.”

Lo affermano i giudici del Tar Campania nell'ordinanza con cui bocciano il ricorso proposto da un imprenditore per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del decreto della Questura di Napoli – Commissariato di Pubblica sicurezza di San Giorgio a Cremano con il quale sono state rigettate le istanze prodotte intese “ad ottenere il rilascio delle licenze di Pubblica sicurezza per la raccolta di scommesse e per l’installazione di sistema di videolottery (Vlt)” da attivare in un locale posto nelle vicinanze di una scuola.

Detta distanza, anche alla luce della corposa motivazione contenuta nel provvedimento impugnato, all’esito di un fitto contraddittorio con le parti interessate, appare correttamente considerata secondo criteri che tengono conto dell’effettivo utilizzo dell’ingresso pedonale da parte degli studenti, distante solo 70 metri dal locale in questione, alla stregua di una valutazione sostanziale degli interessi sensibili incisi dalla vicenda”, si legge nell'ordinanza, considerando come da sentenza della Corte costituzionale, che le norme che regolano tale settore risultano “dichiaratamente finalizzate a tutelare soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, o per la giovane età o perché bisognosi di cure di tipo sanitario o socio assistenziale, e a prevenire forme di gioco cosiddetto compulsivo, nonché ad evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, la viabilità e la quiete pubblica”).

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