Un controller playstation guida un robot per rimuovere calcoli renali

Non è la prima volta che la playstation entra in sala operatoria ma senza dubbio è un altro step in avanti verso l’utilizzo di questa nuova tecnologia negli ospedali. Nei giorni scorsi infatti al Mauriziano di Torino il dottor Roberto Migliari, direttore del reparto di urologia, ha operato insieme alla sua equipe un paziente cinese con calcolosi renale. Il chirurgo, però, non ha utilizzato il bisturi o altri arnesi del mestiere ma un nuovo robot chiamato ‘Ily’, ideato per la chirurgia endoscopica e guidato da un controller per playstation. 

Un evento analogo era già avvenuto nella clinica New Hope Fertility Center di New York dove un altro robot, sempre guidato da un controller playstation, era stato utilizzato per la prima volta, e con più o meno le stesse modalità, per l’inseminazione artificiale. In quel caso l’ingegnere incaricato aveva utilizzato questa nuova tecnologia per inserire attraverso un piccolo ago ogni singolo spermatozoo nell’ovulo umano.  

Al Mauriziano il fine è stato molto diverso visto che la macchina è stata utilizzata per l’asporto di semplici calcoli urinari. Nonostante questo, per l’Italia si tratta di un’importante novità perché in precedenza il braccio robotico, usato per muovere l’endoscopio, veniva guidato a mano. Ora invece grazie all’utilizzo del controller quest’ultimo può spostarsi con una maggiore precisione, permettendo anche ai dottori di allontanarsi e di essere meno soggetti alle radiazioni.

A proposito il dottor Roberto Migliari, che ha eseguito l’operazione, spiega che: "Questo nuovo robot presenta un braccio multifunzione che guida con estrema precisione uno strumento endoscopico flessibile all'interno delle vie urinarie fino a localizzare il calcolo. Una volta raggiunto possiamo polverizzarlo con il nuovo potente super laser pulsato, già recentemente utilizzato per la chirurgia della prostata.”

La strada, dunque, è ormai tracciata e si tratta di un ulteriore passo in avanti verso un utilizzo ‘intelligente’ di una tecnologia forse più efficace e precisa. E’ ancora impossibile sapere quali saranno gli sviluppi di questo percorso ma il Mauriziano, da molti ritenuto un’eccellenza nel campo della calcolosi urinaria, ha anche lui aperto le porte verso una nuova prospettiva.