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Ippodromi Snai: il weekend a Sesana e San Siro tra trotto e galoppo

21 ottobre 2024 - 09:32

Nel fine settimana tra il 19 e il 20 ottobre tre appuntamenti agli ippodromi Snai di Sesana e San Siro. Ecco i risultati di tutti i convegni.

Scritto da Redazione
Foto – Dena Snaitech (Tedesco Lazio che vince nel Gran Criterium)

Foto – Dena Snaitech (Tedesco Lazio che vince nel Gran Criterium)

Un weekend ricco di corse agli ippodromi Snai dove lo spettacolo e i colpi di scena non sono certamente mancati. Partiamo dalla giornata di trotto che si è svolta sabato 19 ottobre presso l’ippodromo Snai San Siro. Sul nuovo trotter di piazzale dello Sport 6 è stato un sabato intenso, e piovoso, riservato ai Gentlemen Driver Nazionale, mentre l’attesa sale per domenica 27 quando sulla stessa pista andrà in scena il Gran Premio delle Nazioni - Memorial Edoardo Gubellini, prova internazionale dell’U.E.T. Elite Circuit – Gruppo I – con 12 cavalli partenti di 4 anni ed oltre di ogni Paese impegnati sulla distanza di 2.100 metri e con montepremi di 220.000 euro.

Intanto nella 29esima giornata stagionale il clou del pomeriggio è stato alla penultima prova valida per il Premio Voltì Involtino Veritas, classico handicap riservato ai Gentlemen con cavalli di proprietà sui 2.120 metri che abbraccia quasi tutte le categorie con quelli appartenenti alla categoria B/C/D/E/F divisi su tre nastri: soggetto dai trascorsi importanti, Azteco dei Greppi ha sfruttato al meglio la collocazione allo start per ritrovare la vittoria; l’allievo di Alessandro Raspante, con il proprietario Nicola del Rosso, rispetto all’ultima prestazione bolognese (dove era stato molto giocato) non aveva esitazioni nella giravolta, sfilava subito al comando, reggeva la puntata iniziale del penalizzato Coltwine di Casei e poi nell’ultimo giro l’assalto ben più deciso del doppiamente penalizzato Capitano Pi: con un ultimo km in 1.13 e spiccioli, il figlio di Exploit Caf spegneva gli ardori all’attaccante e si staccava facile in retta per vincere a media di 1.15 sui 2120 metri. Prestazione notevole, corroborata da un altrettanto convincente impressione visiva. Solitamente un panzer, Comandante Pi stavolta “sbatteva” in un rivale granitico e nel finale doveva badare a difendere il secondo posto da Cash Back Font.

La prestazione di Azteco dei Greppi non era l’unica da “circoletto rosso” del pomeriggio. Notevole era ad esempio quella di Daytona Cash nel Premio Esplosione: impiegata all’arma bianca da Matteo Zaccherini, la cavalla di Afrim Shmidra andava subito all’assalto del battistrada Costante Jet, lo superava già al mezzo giro finale e si isolava a media di 1.13.6, senza mai dare segni di cedimento nonostante il gran dispendio di energie. Costante Jet restava comunque buon secondo, avvicinato nel finale ma non battuto da Bamako dei Greppi.

Nel Premio Insalatì faceva un bel numero Floris Day Bar: la cavalla di Andrea Guzzinati al comando sapeva trottare il miglio al record di 1.13.1, permettendosi di staccare i rivali in retta con Michele Bechis in cabina di regia. Doveva affrontare un percorso durissimo allo scoperto First Wind Canf che riusciva comunque a conquistare un ottimo secondo posto davanti a Ferguson, che ne aveva seguito le mosse nel percorso esterno.

Michele Bechis era già andato a segno nel Premio Gusto, e sempre per conto di Andrea Guzzinati, grazie ad una Dynamite Bar in forma ma sicuramente agevolata dallo schema, disponendo in retta di un coriaceo Alcoy dei Greppi che aveva provato a giocarsela al comando reggendo per il primo km velocissimo (in 1.13.7) il favorito Universo Jet: l’attaccante passava ad un giro dalla fine, ma ai 400 finali spariva di scena, così Alcoy dei Greppi tornava davanti e nonostante lo sforzo riusciva ancora a giocarsi le ultime cartucce, soccombendo infine alla figlia di Nuncio che passava a media di 1.14 sui 2140 metri. Terzo Beatles Boy Treb.

Realizzava un doppio anche Matteo Zaccherini, imponendosi in chiusura nel Premio Ciotolì con Ghost Gun, che trovava la strada spianata dal gran ritmo imposto al comando dal battistrada Enorme Nap (km in 1.12.7): così, quando al mezzo giro finale l’importato di Mattia Ricci si metteva sulle gambe, non aveva difficoltà a sorvolare il battistrada e a imporsi netto a media di 1.13.8, mentre Enorme Nap restava al secondo posto su Ethel del Ronco.

La riunione si era aperta con l’inattesa vittoria di Fatima Trebì nel Premio Voltino: ben guidata da Patrik Romano, l’allieva di Adrian Gjoni pedinava il favorito Fayruz Mil, si liberava al termine dell’ultima curva in anticipo su Fundy dei Greppi e nella lunga dirittura di San Siro teneva brillantemente botta alla rivale imponendosi a media di 1.15.9, con Force Mail al terzo posto sul calo del deludente Fayruz Mil.

Nello stesso schema si imponeva anche Favilla Amg nel Premio Sweet Voltì: era bravo Otello Zorzetto a farsi largo all’ingresso in retta dalla scia della battistrada Futura Laksmy, ma poi la cavalla di Fausto Barelli si esibiva in uno speed notevole dominando il favorito Fastday Prav, che dopo percorso esterno aveva avuto ragione di Futura Laksmy all’ingresso in retta. Terzo posto per Fair Lady Gar e quarto con tante recriminazioni per Favola Bar, di ritorno da errore al via costatole almeno una cinquantina di metri.

Ora testa all’ultimo convegno di ottobre in programma domenica 27 con il Gp Delle Nazioni, mentre a novembre saranno quattro le riunioni e tutte di venerdì: 8 Trofeo Canzi, 15 Trotto Montato, 22 Trofeo Onlus Milano GD, ed infine venerdì 29.

Sabato 19 ottobre all’ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme si è svolto anche il terzultimo convegno della stagione 2024 di trotto in una giornata piovoso che ha visto nel programma, strutturato da sette prove valide per la 26esima giornata, il Premio Tequila Fi come corsa con maggiore dotazione. Si trattava di una condizionata sui 1.640 metri riservata a femmine di 2 anni e che, dopo due uscite “di contatto”, ha visto Garonne Q Grif mostrare di essere una discreta cavallina imponendosi in bello stile: oggi guidata da Antonio Di Nardo, l’allieva di Gennaro Casillo affrontava allo scoperto l’ultimo giro, impegnava sul penultimo rettilineo la favorita Gufetta Tq (che si era permessa un km in 1.24) e in zona traguardo la piegava, anche abbastanza agevolmente. La media finale di 1.21.5 ovviamente dice poco, vale certamente di più la modalità con cui la figlia di Love You si è imposta sulla più attesa coetanea, che comunque ha corso bene trattandosi di un debutto. Terzo posto per Gigi Hadid Erre mai nel vivo le altre, con l’attesa Guya Bi subito di galoppo.

Nel Premio Scuderia Cri - Gia Fiocco Gis ci vedeva bene la punta abbandonando il rientrante favorito Dalì del Ronco per schierarsi con Dena Pax: l’ospite marchigiano guidato da Enrico Cuglini ripagava i suoi sostenitori con un autorevole percorso d’avanguardia, tenendo botta nei primi 400 metri veloci a Chiquitita, gestendo il ritmo fino al chilometro per poi allungare in progressione e vincere in totale controllo a media di 1.15.2. Chiquitita non riusciva a farsi minacciosa nel finale e doveva accontentarsi del secondo posto mentre Cara Y Cruz rientrava per il terzo a Dali’ del Ronco che aveva compromesso la sua corsa con un errore al via costatogli una quarantina di metri.

Betting equilibrato nel Premio Limatola, la prova per femmine di 4 anni, ma Esperanza Ors trovava strada in discesa sugli errori al via delle due rivali dichiarate Etty del Ronco ed Essenza Piccante: con Enrico Bellei in sediolo, l’allieva di Afrim Shmidra al comando poteva permettersi un chilometro in 1.20.6 e poi non aveva difficoltà a eludere l’agguato di Electra Mark a media di 1.17.1, mentre Essenza Piccante si rendeva autrice di ottimo inseguimento terminando terza a contatto.

Nel Premio Tizzone si rivedeva una Eritrea al top: incurante della penalità e del percorso allo scoperto, la cavalla di Gennaro Casillo affidata a Francesco Facci lavorava ai fianchi la battistrada Emme Stella per passare in retta e controllare agevolmente il tentativo di Equatore, che ne aveva seguito le mosse nel percorso esterno. Media di 1.16.6 sui 2060 metri per la portacolori di Lorenzo Pantarotto, davvero una bella cavallina da corsa come d’altronde si evince dal notevole strike-rate (12 vittorie in 32 corse). Emme Stella restava al terzo posto, in errore al via l’attesa Eshaal Mil.

A 8 anni suonati, Aurora Key sembra aver ritrovato la grinta dei giorni belli: nel Premio Mauro Gazzarrini, l’handicap ad invito per cavalli anziani, la cavalla allenata e guidata da Salvatore Mattera Jr centrava la seconda vittoria nelle ultime tre uscite, fatto poco consueto per una cavalla che non è esattamente una leonessa. Una mano gliel’ha data la sorte mettendo fuori corsa alcuni dei potenziali protagonisti: Dylan Pax e Danilo Ag si sono estromessi nella fase iniziale, Dustin Jet si è eliminato poco dopo il chilometro quando provava a tornare all’esterno dopo essersi conquistato un posto in scia ad Aurora Key: la quale, ma è quasi superfluo dirlo, era stata la più veloce nella giravolta permettendosi poi un primo chilometro in 1.20.5: nella seconda parte di gara il ruolo di “cattivo” è toccato a Alfred, ma Aurora Key ha risposto bene alle bordate del rivale e in retta è stata capace di allungare per imporsi a media di 1.17.4 sui 2.040 metri, mentre il generoso Alfred veniva bruciato per il secondo posto da Corto Maltese.

Il Premio Orus Bacol era caratterizzato dalla fuga per la vittoria di Brivido Rich: in una reclamare da 2.860, il figlio di Napoleone stampava un primo chilometro in 1.13.9 acquisendo netto vantaggio, ma il mezzo giro finale per lui si trasformava in una via crucis: a spuntarla era così Barron Tav, che avanzava a larghe folate sul penultimo rettilineo, in retta doveva pure correggere la traiettoria per scansare Crisallen di galoppo ma riusciva a riorganizzarsi e a stampare sul filo di lana Caruso Grad, che invece nella risalita era passato scaltramente in “preferenziale” in retta. Vittoria in 1.16 per il cavallo allenato e guidato da Enrico Bellei al termine di una corsa sicuramente emozionante, con Caruso Grad secondo e Brivido Rich ancora terzo.

Nel Premio Alabarda arrivava il terzo successo del pomeriggio per Enrico Bellei con il netto favorito Fight Cub: gara ipotecata in avvio dall’allievo di Afrim Shmidra (al raddoppio da allenatore) contenendo Figlio dei Venti, e poi messa in ghiaccio con un chilometro tattico in 1.19: in retta il figlio di Pascià Lest poteva controllare senza patemi il tentativo all’appostata Feel Happy, mentre sull’errore di uno sfortunato Fbi Bi, Figlio dei venti vedeva premiato il proprio impegno con la terza moneta.

In questo mese di ottobre sono in calendario altri due riunioni con sabato 19 e sabato 26. L’ultima stagionale è in programma venerdì 1° novembre.

Ultimo appuntamento del weekend domenica 20 ottobre a San Siro per una giornata speciale di galoppo dopo quella del 13 scorso con il Gran Premio Enel Jockey Club e il Premio del Piazzale. Questa volta in pista, per la 43esima giornata stagionale, hanno tenuto banco le due prove di Gruppo II, riservate ai cavalli di 2 anni divisi per sesso e sulla distanza dei 1.600 metri, per il Gran Criterium e per il Premio Dormello, ma spiccavano anche la listed valida per il Premio Campobello, riservato ai cavalli di 2 anni sui 1.800 metri, e le nuove edizioni del super-handicap per il Premio Carlo Porta, con in pista i cavalli di 3 anni ed oltre sui 2.000 metri, e l’handicap principale A per il Premio Madonnina riservato alle femmine di 3 anni ed oltre impegnate sui 1.800 metri.

Una riunione impreziosita da una buona presenza di pubblico, circa in 1500, che ha potuto ammirare le sette corse dalla tribuna e a bordo pista e divertirsi con l’animazione e l’intrattenimento per tutte le fasce d’età. Presente anche la troupe di EQUtv che ha seguito in diretta tutto l’evento e replicherà anche domenica 27 in occasione del Gran Premio delle Nazioni all’Ippodromo Snai San Siro Trotto.

Ma partiamo con la cronaca di questo 20 ottobre andando in ordine cronologico con il Premio Dormello per le femmine di 2 anni. Corsa top ed edizione super affascinante, ma la cosa più bella è che la corsa ha confermato in pieno tutte le premesse della vigilia con un arrivo spettacolare e molto poco adatto ai deboli di cuore tra le compagne di allenamento Klaynn e Nigrum Regina, finite nell’ordine di un’incollatura dopo essersele date di santa ragione, in senso assolutamente sportivo e tecnicamente di grande rilievo; davvero una gran bella corsa e un risultato importantissimo per il galoppo italiano. Al terzo finiva Fast Spirit, che teneva di un pelo su Lips Vega e Selfish.

In quando a spettacolo ed emozioni non era da meno il Gran Criterium, gemello del precedente ma per i maschi, ma in maniera totalmente differente perché in questo caso si è trattato di un assolo dalla straordinaria potenza ed autorità, quello del tedesco Lazio, che dalle ultime posizioni in dirittura in due tempi di galoppo era già passato in vantaggio dominando la situazione a traguardo lontano con un’impressione di straordinaria superiorità. Niente da fare per il runner-up Bridge Ashi Kun, che qui aveva vinto il De Montel per poi deludere in seguito, ma di certo di nuovo al suo top. Buon terzo per Monello Sabino, che dal canto suo confermava la sua potenzialità in ascesa e sarà certamente un futuro 3 anni tutto da seguire.

Per i cavalli di 2 anni c’era un’altra corsa top, il Premio Campobello per elementi potenzialmente da Derby; innanzitutto va detto di uno schema eccessivamente tattico, che di fatto ha privato molta delle selettività del percorso, tant’è che sono arrivati tutti vicini, con il tedesco Zunder che alla fine aveva le battute migliori per battere poco prima del palo Zibibbo, che aveva provato da leader. Questi due hanno comunque lasciato un’impressione favorevole in prospettiva, con lo stesso Gray Chance che ha dato la nettissima sensazione che avrebbe gradito un test più severo.

Tutti da vedere anche i due Handicap Principali di grande tradizione e con spiccato sapore d’autunno, il Carlo Porta e il Madonnina. Nella prima, edizione al sopra del suo standard sempre d’elezione, con il 3 anni No Further Comment che faceva valere tutte le sue doti di passista rientrando sull’eterno Rainmaker e chiudendo bene i conti sulle ali di un’evidente parabola ascendente. Terzo non troppo lontano Last Born, finito bene dalle retrovie, con Passerotto e Friedrich a completare i buchi del Quintè.

Tra le femmine del Premio Madonnina, che ha chiuso la riunione milanese, è stata una sontuosa Sopran Brescia a vincere, risalendo gradualmente e tenendo a bada il tentativo estremo di Aquila Reale, mentre Ersilia finiva bene per il terzo.

Non era un Handicap Principale ma solo di nome e non di fatto il Premio Gianni Crotti, canonico appuntamento sul miglio che vedeva il successo dell’estremo outsider del gruppo, il 3 anni Burrobirra, che andava subito in testa e respingeva tutto quello che poteva respingere, compreso il grigio Bridge Dino che ci provava in tutti i modi.

In una domenica speciale, trovava spazio anche una corsa speciale, quella per le amazzoni e i cavalieri, con una hunter intitolata a Paolo Reinach, che si risolveva in un avvincente testa a testa tra il favorito Conte Attilio e l’importato Alcanor, con quest’ultimo che prevaleva a fil di palo all’ultimo tuffo.

Il mese di ottobre si conclude con le riunioni di mercoledì 23, venerdì 25 ed infine mercoledì 30.

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