Sono stati diversi gli appuntamenti che si sono svolti nell’ultimo weekend all’ippodromo Snai San Siro tra la fine di novembre e l’inizio dell’ultimo mese dell’anno. Partiamo dal trotto e dalle corse del 1° dicembre data in cui si è tenuta la 35esima giornata stagionale di questa specialità.
Al centro della riunione il Premio Cash Bank Bigi, una prova sui 2.100 metri per cavalli di 2 anni che dava l’opportunità di rivedere in azione la stimatissima Myrena, finita sotto i riflettori dopo un debutto torinese davvero molto promettente. Dopo una seconda uscita sempre a Torino in cui si era limitata allo stretto indispensabile, la puledra di Laurent Claude Abrivard, affidata per questa campagna in Italia a Mauro Baroncini e guidata come nelle altre occasioni da Marco Stefani, è tornata a mostrare il motore che aveva lasciato intravedere all’esordio: vero che in testa si è potuta permettere un primo chilometro di tutto comodo in 1.20.7 ma il secondo giro volato in 1.12 scarsi (media finale di 1.16 sui 2100 metri) ne ha ribadito le grandi qualità: attendiamo di vederla all’opera in contesti più qualificati, in Italia oppure in Francia. Non ha sfigurato al cospetto della vincitrice Ghepardo Vgl, che ha affrontato all’esterno l’ultimo giro, quando il ritmo si è fatto incandescente e ha portata a casa il secondo posto, il massimo risultato possibile. Più indietro Gadiel Jo, falloso in retta Grand Tur Joyeuse quando provava a lottare per il secondo posto, subito fuori corsa Gunter Regal.
L’altra interessante prova è stata quella per il Premio Elalunadisse Bigi, la prova a resa di metri per cavalli di 3 anni con Furioso Bar, figlio di Robert Bi, ben guidato da Antonio Di Nardo che sfruttava a dovere il perfetto numero di lancio per conquistare di pacca il comando, e da lì girava in chiave tattica la corsa, tenendo in scacco i rivali per allungare sicuro in retta e chiudere la partita a media di 1.14.2 sui 2120 metri: Firmamento St sfruttava la scia del vincitore per mantenere il secondo posto, e lo stesso faceva Floris Day Bar per la terza moneta, mentre il tentativo di risalita all’esterno dei penalizzati si spegneva sull’ultima curva.
Tornando alla regolare cronologia delle uscite in pista, la riunione era iniziata con i gentlemen impegnati nel Premio Mefisto Bigi, una “reclamare” sui 1600 metri per cavalli di 4 anni: trovava un bel primo piano Alfonso Ferrante con il “fido” Elomar, che gli ha già regalato tre successi in questo 2024: l’allievo di Lamberto Barbieri teneva al via la scia di Evolution sistemandosi subito terzo, in retta si liberava e piazzava lo scatto decisivo per prendere la meglio in zona traguardo, a media di 1.15.3, sul generoso Ettore del Sauro, che al comando aveva dovuto ribattere ai ripetuti attacchi di Eindhoven Vl: quest’ultimo allentava la presa in retta e chiudeva al terzo posto.
Vittoria attesa, invece, è stata quella della netta favorita Giorgia D’Esi nel Premio Fitzgerald Bigi, ma ottenuta anche con un pizzico di fortuna: con Marco Stefani ai comandi, la cavalla di Mauro Baroncini conteneva al via Giannone of Brown, gestiva il ritmo completando il primo chilometro in 1.16, poi ai 400 finali doveva ripartire sotto l’attacco deciso di Gladys Mabel: ai 200 metri finali però l’attaccante si gettava di galoppo e così la figlia di Universo D’Amore poteva fare passerella in retta e togliersi l’etichetta di maiden a media di 1.15.6. Sfortunata la coetanea di Claus Hollman che si estrometteva quando il risultato era ancora in bilico: ne approfittava Giulia Ll per chiudere seconda a lunghezze rimontando lo stanco Giannone of Brown.
In piena lotta per il frustino d’oro, Antonio Di Nardo nel pomeriggio milanese ha trovato anche il secondo successo in veste di catch driver per conto di Fausto Barelli. Oltre al già citato Premio Elalunadisse Bigi ecco il sigillo nel Premio Nerone Bigi, la prova per soggetti di categoria E/F/G che aveva visto la defezione dell’unico avvantaggiato Cortomaltese Font: con il declassato Zandroz il difficile era soprattutto far trottare il facoltoso figlio di Varenne, ma il top driver campano gli disegnava un percorso il più comodo possibile sistemandolo in scia alla battistrada Biancamara Font, poi muoveva all’attacco ai 400 metri finali – sempre guidandolo in punta di dita – e passava in retta sottraendosi a media di 1.14.1 al finale di Drago Mac, quest’ultimo con qualche rammarico per qualche passo falso marcato al via; terzo Voltaire Gifont.
Prosegue la serie di Fly Lr: nel Premio Regina Europa Bigi la cavalla allenata e guidata da Max Castaldo centrava la terza vittoria consecutiva, come già nella precedente affermazione sulla pista con un perentorio percorso di testa confermando di sprizzare salute da tutti i pori: provava a impegnarla Flaminio, ma in retta la figlia di Varenne salutava la compagnia a media di 1.13.4, mentre una brillante Fleur Bi, risalita bene in mezzo alla pista nei 700 metri finali, era rimontata e beffata allo speed per il secondo posto da First Love Bar.
Bella affermazione di Den Ghiu Gnafà nel Premio Rolex Bigi, la prova sui 1.600 metri per soggetti di categoria C/D: con Francesco Facci in cabina di regia, il cavallo di Eric Bondo doveva spendere in partenza per respingere Carlomagno D’Esi e poi nei 400 metri finali subiva il duro attacco di Diabel: il portacolori della scuderia Gnafà stringeva i denti e salvava il classico corto muso dall’attacco della rivale, comunque piaciuta in questa sua ricomparsa italiana dopo la campagna svedese, mentre Beverly Star avanzando per varchi chiudeva al terzo posto.
Il calendario continua con le riunioni in programma per quattro sabati consecutivi sino a fine mese. Si inizia il 7 per il tradizionale Sant’Ambrogio e Premio Profumo OM, poi il 14 con l’atteso appuntamento con il 'Palio delle Regioni' Masaf per le due prove divise per sesso e di Gruppo I valide per il Gran Premio Allevatori e poi la Coppa di Milano di Gruppo III. Il 21, invece, va in scena il Trofeo Obiettivo Casa, mentre a chiudere il mese e la stagione 2024 di trotto all’Ippodromo Snai San Siro di Milano la giornata del 28 con il Premio Sceicco.
L’ultimo atto della stagione di galoppo si è svolto invece sabato 30 novembre con arrivederci a marzo del 2025. Anche le corse di sabato 30 novembre, valide per la 55esima giornata, hanno regalato qualche emozione anche se alla fine ha prevalso ancora una volta la nebbia che non ha permesso di disputare l’ultima corsa, la nona del programma, per il Premio Houmayoun, il Quintè valido per un handicap di buona categoria sul doppio chilometro di pista media per i cavalli di 3 anni ed oltre.
Tra le altre otto corse disputate partiamo con la nostra cronaca dal Gran Premio delle Aste, Handicap Principale C sui 1.500 metri in pista media per i cavalli di 2 anni con extra dotazione per i primi tre arrivati offerta da S.G.A., e con solo il fotofinish che è riuscito a separare Whatever You Can e Great Day Out, finiti nell’ordine dopo una lotta strenua che li vedeva staccarsi all’ultimo furlong davanti al battistrada Barbariccia.
La prova tecnicamente più rilevante, però, è stata la condizionata per i cavalli di 3 anni ed oltre intitolata a Mirko Marcialis, il cui ricordo resta sempre vivissimo in tutto l’ippodromo di San Siro, siglata con la griffe storica della Dormello Olgiata di Oberer, elemento pieno di promesse che metteva tutti in fila, segnalandosi come un progetto per gli appuntamenti top della prossima stagione.
L’altra condizionata del pomeriggio è stata quella per le femmine di 2 anni sui 1.500 metri per il Premio Eteocle Bassi, che ha visto il successo di Love Words, la grigia decisamente interessante per la stagione classica a 3 anni, capace di vincere nonostante sia ben lungi dall’aver chiarito le sue potenzialità, con un cambio di marcia importante che le permetteva di stampare la favorita Queen Of Maybe, elemento solido che dà la misura perfetta di questa prestazione.
A quanto a spessore tecnico non scherzava neppure l’handicap che ricordava il top trainer Luciano D’Auria, risoltosi in un arrivo thrilling tra Charm De Chat e Bye Bye Sensazione, con quest’ultimo che resisteva caparbiamente all’assalto del suo avversario, mantenendo una testa di vantaggio con il classico tempo di galoppo a suo favore.
Un altro handicap di assoluto valore e di estrema competitività è stata la prova di fatto gemella del Premio Apertura di marzo, sempre sui 1.400 metri in dirittura e oggi valido per il Premio Ultima Corsa 2024. Esattamente come accadde a inizio annata, è stata Summer Lady a risolvere la partita, scatto imperioso al largo di tutti, giusto in tempo per tenere a bada l’estremo tentativo dell’outsider Invincible Friend, con Black Magma, Danny Ocean e Calajunco tutti a strettissimo contatto.
C’è stato spazio anche per il Premio San Siro, in apertura di riunione, un handicap per cavalli fondisti di 3 anni ed oltre impegnati sulla distanza di 3.000 metri in pista grande. La vincitrice è stata Sopran Eagle che confermava il suo status di giovane in progresso risolvendo la contesa con estrema autorità, passando facile sul leader Azonto e non dando spazio a nessuna rimonta.
Spettacolare il finale del Premio Unione Italiani Fantini, la nursery per i cavalli fondisti di 2 anni impegnati sui 2.000 metri, con Larnaka a venire premiata nel suo ficcante spunto, arrivato preciso per giustiziare Io Ti Racconto, che ci aveva fatto la bocca buona.
La giornata prevedeva il recupero delle due corse annullate per nebbia un paio di settimane fa: due handicap di buona categoria aperti a tutti e divisi per distanza, ma il meteo ha permesso solo di recuperarne una, il Premio Erdelistan, handicap sul miglio di pista media per i cavalli di 3 anni ed oltre di buona categoria, in cui è andato a segno con le maniere forti Sopran Belgrado, che sfondava a traguardo lontano su Spiderman controllando agevolmente la situazione. L’altra in ballo, come detto, era il Premio Houmayoun che chiudeva la riunione.
A chiudere veramente il pomeriggio, oltre il brindisi di buon augurio per il 2025, è stato il momento degli “Awards 2024 Galoppo San Siro per gli operatori ippici e i pronosticatori”, durante i quali sono stati premiati il miglior fantino della stagione milanese Dario Di Tocco, anche se ha ritirato per il jockey Endo Botti, il miglior allenatore e proprietario che ha vinto più corse, ovvero Stefano Botti per la Turf SRL Soc Al, il cavallo con più vittorie, Sioux Life, con il premio ritirato da Cristiana Brivio Sforza. Poi altri premi speciali come il Premio Corto Muso al cavallo che, senza vincere corse, ha vinto più denaro come Mr Darcy della Scuderia Alma Racing rappresentata da Endo Botti; il miglior gentleman Simone Vitabile, le migliori amazzoni con Jessica Spampatti e Danila Cherio classificate ex aequo, il Cavallo che ha vinto con la quota più alta, Amonet, con l’allenatore Marco Gonnelli, il cavallo con più piazzamenti, Baballi con l’allenatore da Marco Gonnelli. Infine sono stati premiati l’allenatore di Milano con più presente in pista, Antonio Marcialis, e il Premio Pronosticatori con il giornalista Sandro Marranini.