All’ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano convegno interessante infrasettimanale del mercoledì che ha proposto al centro del pomeriggio una prova importante come il tradizionale Premio Lodi Vecchio, la condizionata sul doppio km di pista media riservata a cavalli di 3 anni che ancora possono aspirare al Derby. Podio monopolizzato dagli allievi di Alduino Botti, dove però ad emergere è stato il meno atteso dei quattro, quel Midnight Season che dopo il promettentissimo debutto non era più riuscito a incidere e a convincere.
Importanti al riguardo le dichiarazioni del suo interprete Salvatore Sulas raccolte nel dopo-corsa: “È un cavallo caratteriale che da dietro fatica a superare i cavalli”. E difatti oggi, impiegato in tattica di testa, il portacolori della Effevi è tornato a dare una linea di spessore e ha pure ritrovato la vittoria, lasciando così aperta l’opzione-Nastro Azzurro.
Il figlio di War Command ha strappato al via superando Bull Dozer, ha imposto andatura regolare e si è poi lanciato in una lunga progressione a inizio dirittura, controllando sino in fondo e con sufficiente sicurezza i tentativi dei rivali. Bull Dozer ha sfruttato la posizione per rientrare a Devolvido, quest’ultimo impegnato in un progressivo e più dispendioso recupero a centro pista. La nota dolente è stata invece Golden Dubawi, rimasto sul passo a metà dirittura e terminato soltanto quarto, a intervallo dai primi tre.
Gran parte del programma era riservato ai tre anni. Scuderia Effevi in primo piano anche nel Premio Diamante, la maiden sui 1200 metri in dirittura grazie ad una progredita Funny Version che, sempre con Salvatore Sulas in sella, ha regolato di una corta incollatura Killachy Dream dopo un appassionante testa a testa protrattosi per tutti i 400 metri finali mentre Falabrac come nella precedente uscita si è esibito in una bella progressione per corsie larghe nei 300 finali emergendo al terzo posto.
Al doppio della formazione della famiglia Villa, la scuderia Incolinx ha risposto con l’en plein firmato da Velo Dipinto e Amico Speciale nel Premio Cieffedi, la maiden sui 2200 metri in pista grande. La “regale” figlia di Golden Horm e Alta Fedeltà (training di Roberto Biondi, monta di Alessio Satta) allungando la distanza ha concretizzato i progressi sperati esibendosi in un autorevole percorso di testa, respingendo l’attacco portato da Tower of Texas a inizio dirittura per staccarsi progressivamente dai rivali. Ha mostrato di saper muovere le zampe anche l’altro verde-fucsia al via, il debuttante Amico Speciale, allenato da Alduino Botti e montato da Alberto Sanna: il figlio di Dragon Pulse è avanzato bene in retta terminando a lunghezze dalla compagna di colori ma ben avanti al resto del gruppo, alla fine capeggiato da Coloratura Soprano che di poco ha salvato il terzo posto dal bel finale del progredito Bautzen.
Il Premio Il Paralupo, la maiden sui 1600 metri in pista media, ha visto l’affermazione autorevole di Giaman: già all’esordio a Capannelle (su terreno pesante) il cavallo di Devis Grilli aveva fatto intravedere mezzi interessanti che oggi su un terreno più galoppabile ha confermato in pieno, dando l’idea di poter provare il confronto con coetanei migliori di quelli odierni. Con Dario Di Tocco in sella, il figlio di Brazen Beaux ha risolto la partita con uno scatto superiore ai 300 finali largheggiando nell’ultimo furlong. Haimanot è avanzato lungo lo steccato proponendosi per un attimo in vantaggio ai 400 finali prima di capitolare sullo scatto del vincitore, ma ha conservato il secondo posto davanti a Grand El Chapo e Cross The Line.
Il convegno si era aperto con la vittoria a grossa quota di Jealous Guy nel Premio Adamello, l’handicap per cavalli di 3 anni chiamati a cimentarsi sui 2500 metri in pista media: un esame su una distanza selettiva che è diventato ancor più impegnativo visto che Tiara (giocata) ha tentato la fuga in avanti imponendo ritmo brillante che ha tagliato le gambe a molti dei partecipanti. Anche la battistrada però è andata in difficoltà nei 300 finali, e così ad emergere è stato l’outsider Jealous Guy: con Riccardo Iacopini in sella, l’allievo del team Gonnelli è avanzato lungo lo steccato in retta cogliendo in netta crisi la fuggitiva che nei metri finali, esausta, è stata battuta anche da Forever Dream (seconda dal via, grintosa in dirittura) e Sister Night.
Dopo il periodo di ambientamento, Agent Zero sembra aver trovato il passo giusto anche in Italia e sta regalando soddisfazioni al suo allenatore Eugenio Goldin e alla proprietaria Danila Cherio: nel Premio Lucio e Ludovica Albertoni, l’handicap ad invito sui 2000 metri che ha chiuso a riunione, l’ex inglese ha centrato il secondo successo della carriera italiana facendosi avanti tra i cavalli in retta per passare già ai 250 finali e staccarsi nettamente dai rivali. Il battistrada Evil Weapon sulla curva è stato costretto ad allungare sul pressing di Cat delle Rose, così dopo aver ceduto il passo al vincitore, nei metri finali è stato battuto anche per il secondo posto da Arvier, avanzato bene lungo lo steccato.