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Flipper sportivo: Jason Zahler sul tetto del Mondo, suo il Mondiale oltre al ranking

10 giugno 2024 - 09:12

Il giovane talento statunitense, da mesi al vertice del ranking globale della disciplina, si consacra conquistando il titolo di Campione del Mondo.

Scritto da Vincenzo Giacometti
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Murietta, California – Tutto come da copione, diranno alcuni, commentando i risultati del Mondiale di flipper sportivo appena andato in archivio in California. Eppure, dietro a ogni successo della massima competizione, c'è sempre un lavoro immenso, che non permette di dare nulla per scontato: al punto che, sistematicamente, la coppa del Mondo è in grado di offrire piccole o grandi sorprese. Sta di fatto, però, che a vincere, stavolta, è stato il giovane talento di Jason Zahler, che conferma così le sue straordinarie doti di player professionista. Per alcuni, dicevano, il verdetto poteva apparire in qualche modo “scontato” (col senno di poi), tenendo conto che lo stesso Zahler ricopre ormai da inizio anno il ruolo di leader nel ranking globale della disciplina. Ma il Mondiale è sempre il Mondiale e qui, oltre al talento puro, conta anche l'esperienza, la resistenza, la concentrazione. Al punto che in molti davano per favoriti altri giocatori di vecchia data, come il “nostro” Daniele Acciari – già quattro volte iridato – oppure il campione mondiale uscente, il tedesco Johannes Ostermeier, anche lui due volte detentore del titolo. Senza contare, poi, che Zahler è si il numero uno del ranking globale, ma lo è diventato a inizio anni superando l'altro giovane talento (e amico) Escher Lefkoff, che peraltro fino a ieri lo seguiva a ruota in classifica, rimanendo così un altro dei grandi favoriti. Invece non c'è stata storia per nessuno, e Jason ha messo tutti dietro di sé, confermandosi il nuovo “Re” del flipper competitivo, conquistando la sua prima Coppa del Mondo.
Un successo che è arrivato dopo la finalissima contro un altro astro nascente della disciplina e altro candidato al titolo (con il punteggio di 5 a 3): lo svedese Arvid Flygare, fino ieri numero 5 del ranking globale, il quale a sua volta aveva conquistato la finale sbarazzandosi (peraltro anche con apparente semplicità) di un campione come Ostermeier, superato con il punteggio di 4 a 1. Mentre Zahler aveva ottenuto la finale superando lo scoglio di Lefkoff, per quella che è sembrata una “finale mancata”, finita anche in questo caso con il punteggio di 4 a 1.

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Ma il cammino di Zhaler è stato sempre di successo, nonostante il calendario tutt'altro che favorevole da affrontare, dovendo affrontare e superare degli autentici campioni, come il romano Acciari, sconfitto con il punteggio di 5 a 3 agli ottavi di finale, per poi sconfiggere anche il veterano Keith Elwin, in questo caso per 4 partite a 2. Insomma, un percorso sempre in salita, ma che il giovane Jason ha affrontato sempre con la giusta concentrazione, fino a raggiungere la vetta. Dove è destinato a rimanere a lungo.

Il nuovo volto del flipper sportivo

Ma il Mondiale di Murietta, in California, ci consegna un altro importante verdetto. In primis, che il ricambio generazionale nella disciplina è ormai compiuto, tenendo conto che i primi quattro giocatori classificati sono tutti giovanissimi. Al massimo, appena ventenni. Vale per Zahler che conta appena 19 primavere, ma anche per Lefkoff che ne ha soltanti 21, oppure per Ostermeier, da ritenersi un "veterano", in confronto agli altri, con i suoi 22 anni. Soprattutto rispetto al secondo classificato Flygare, che è addirittura minorenne con appena 16 anni. Del resto, come aveva detto anche Acciari nell'intervista rilasciata a GiocoNews.it alla vigilia del Mondiale, questa edizione della Coppa sarebbe stata dura perché in America (e non solo) è pieno di giovani talenti molto bravi e conoscono molto bene i nuovi flipper. Ed aveva ragione lui, anche questa volta.

L'altro importante verdetto consegnarto dal Mondiale Ifpa19 è che, nonostante la vittoria di un americano, l'equilibrio tra Stati Uniti ed Europa rimane un fatto: tenendo conto che la finale è stata ancora una volta tra uno statunitense e uno svedese, e che - soprattutto - il Team Europa aveva trionfato nella Epstein Cup, bilanciando le sorti.

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