Serenità e leggerezza in una televisione che porta ogni giorno una valanga di notizie negative nelle case degli italiani. Quella di Milly Carlucci, autrice e conduttrice, è quasi una missione, una missione che lei spera di poter portare avanti ancora a lungo.
Nell'ultima edizione la trasmissione ha subito un “piccolo” stravolgimento con la fuoriuscita di Lino Banfi dopo appena tre puntate (irremovibile, nella sua scelta, l’attore pugliese), ma ha subito trovato un nuovo equilibrio, anche grazie alla verve di Teo Mammucari, ma non solo. Insomma, anche quest’anno la trasmissione ha dimostrato la validità del suo format, ed è proprio Milly Carlucci a parlarcene, orgogliosa come è giusto che sia.
Ballando con le Stelle ha raggiunto la 18esima edizione, e anche stavolta ha continuato a registrare ascolti record. Milly Carlucci, ci racconta qual è, a suo parere, il segreto di questa trasmissione?
“Il segreto è nel grande lavoro di una squadra eccezionale: quella targata Rai e Ballando con le stelle. Un gruppo di lavoro capace e appassionato. E poi una giuria brillante che non ha paura di ricevere critiche e suscitare dissenso, e tante star che hanno dato fiducia al nostro show.”
Ancora una volta avete trovato un giusto mix tra i vari personaggi che le fanno compagnia, è uscito Banfi, ed è entrato Mammucari, con la sua ironia, il suo aspetto giocoso. Quanto ha contato questo nell'economia del programma e nell’aiutarlo a trovare subito un nuovo equilibrio?
“Servono tanti sapori e ognuno ha portato con sé la sua verità e la sua unicità. Lino e Teo in maniera diversa sono due grandi protagonisti che hanno dato tanto allo spettacolo.”
Il settore dello spettacolo, che lei conosce molto bene, ha tante affinità con quello del gioco. Ha qualche aneddoto da raccontarci in proposito? Quali sono, a suo parere, gli elementi portanti?
“Accade che dopo pochi giorni tutti i concorrenti si sentono ballerini e giustamente assumono un atteggiamento competitivo, è anche questa la forza di Ballando con le stelle: tutti i partecipanti danno il massimo e vogliono fare bella figura. E perché no, provare a vincere.”
Nella sua carriera lei si è occupata moltissimo di televisione e di intrattenimento, attraversando periodi storici anche molto diversi tra loro, sempre portando allegria e leggerezza. Pensa che l'importanza dei suoi risultati sia anche una conferma di quanto l'Italia abbia bisogno di svago?
“Ora più che mai. La tv porta nelle nostre case orrore, disgrazie, vicende tragiche che segnano la vita delle persone e diventano oggetto di ore e ore di trasmissione. Prima c’era il Tg con le notizie, ora c’è lo show delle opinioni. Ognuno fa il suo lavoro, ma questa aumenta l’ansia. Per questo io voglio continuare a fare intrattenimento. Spettacolo, storie di varia umanità, gara e qualche polemica. Tutto a lieto fine. Come nelle commedie romantiche.”
Guardando al futuro, pensa che Ballando con le Stelle si sia già garantita una 19esima edizione?
“Io direi proprio di sì. Non solo per i numeri eccellenti che anche questa edizione ha saputo raggiungere, e la portata mediatica della trasmissione, ma credo anche per la qualità del nostro lavoro. Poi, si sa, è sempre la Rai che deve decidere.”