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Ilona Staller (ex attrice): 'Un casinò a Monza avrebbe attratto turisti'

19 ottobre 2024 - 09:55

Ilona Staller, notissima star del cinema a luci rosse (e non) e della televisione, parla del suo rapporto con il gioco e della sua proposta di creare un casinò a Monza.

Scritto da Daniele Duso

Per anni è stata uno dei volti più conosciuti del cosiddetto star system italiano. Un personaggio che ha saputo provocare e far discutere, anche per la sua decisione di scendere in politica, con il Partito radicale, a fianco di Marco Pannella. Una donna, Ilona Staller, che sa stupire anche ora, come quando, qualche anno fa, propose di aprire un casinò in quel di Monza. Ma partiamo da lontano…
Lei ha lavorato a lungo come attrice per il cinema a luci rosse. Come ha vissuto, e magari vive tutt’ora, i commenti della gente, in particolare in un Paese come l’Italia?
“Questa, per me, è solo una parte della mia vita nella quale sono stata, per un breve periodo, una diva del porno, divenendo nota a livello internazionale. Sinceramente sono contenta di essere tuttora riconosciuta in tutto il mondo come la più grande pornodiva di tutti i tempi. Tuttavia, come dicevo, questa è solo una parte della mia carriera professionale. Consideri che ho lavorato anche nel mondo della moda, come modella, ma sono stata anche cantante, attrice di cinema, e parlamentare italiana per svariati anni. Ma anche testimonial di case di moda importanti, sono anche pittrice e partecipo ancora a trasmissioni televisive come i reality show, sia in Italia che all’estero. Per di più mi chiamano spesso a eventi e inaugurazioni.”
La nostra testata si occupa di un settore, quello del gioco pubblico, che tavolta è vittima di pregiudizi e critiche. A proposito, lei che idea ha del mondo del gioco?
“Ho vissuto per tre anni a New York negli Stati Uniti d’America, ero sposata con Jeff Koons e all’epoca avrei voluto andare anche a Las Vegas, per vedere le grandi sale da gioco. Era più per una mia curiosità ma, ahimè, egli mi portava nelle sue mostre d’arte, peraltro solo in quelle dove esponeva le sue opere… In ogni caso, a mio avviso, chi entra in una sala giochi lo fa solo perché spera di vincere. Certo, si dovrebbe anche mettere in conto sempre la possibile perdita, dato che si sentono storie di giocatori incalliti che hanno perso tutto il loro patrimonio.”
Lei si definirebbe una giocatrice?
“No, anche se trovo che il gioco d’azzardo sia divertente, almeno fino a un certo punto.”
Una persona come lei che rapporto ha avuto, e ha oggi, con il concetto di censura?
“La censura è sempre esistita purtroppo, e sempre ci sarà.”
Qualche anno fa, candidandosi come sindaco di Monza, propose di fare di Villa Reale un casinò. Da cosa nacque questa sua proposta?
“La mia proposta di fare di villa Reale a Monza un casinò era una delle proposte più intelligenti proposte e le spiego perché: la villa Reale è una location stupenda sia dal punto di vista architettonico che artistico, una struttura perfetta per ospitare un casinò, una casa da gioco in grado di offrire intrattenimento, ma soprattutto potenzialmente capace di aumentare l’attrattività turistica della città, a livello sia nazionale che internazionale, oltre a contribuire alle entrate dello Stato portando valuta nelle casse dell’Erario.”
Lei è sempre stata molto attiva anche in politica, come valuta questa sua esperienza al servizio della collettività?
“Ho un ricordo molto positivo. Sono stata una parlamentare della Repubblica italiana dal 1987 al 1992. Ho ricoperto per cinque anni la carica di onorevole in Parlamento, ho presentato ben quindici proposte di legge tra cui la proposta di educazione e informazione sessuale nelle scuole, libertà di poter in incontrare nelle carceri il proprio/a partner per i detenuti, abrogazione della Legge Merlin, istituzione dei parchi e degli alberghi dell’amore, istituzione della tassa ecologica sui veicoli, istituzione del divieto di sperimentazione su animali vivi, modifica e revisione delle norme sulle opere cinematografiche e teatrali.”
Parlando di intrattenimento, cosa pensa di quello che sono diventati, oggi, il mondo del cinema a luci rosse, con Internet che sembra aver eliminato tutti i filtri?
“Premetto che non guardo e non ho tempo di visionare o di leggere siti pornografici. Sono molto impegnata sui social, faccio beneficenza non pubblicizzata. In effetti constato anche io che la pornografia è molto cambiata con il dilagare di tutti questi siti sull’argomento. Pare che vada molto di moda attualmente la pornografia fatta in casa tra marito e moglie e fidanzati novelli.”

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