SuperEnalotto: vince 88 milioni ma l’ex moglie chiede la metà

“Le vincite rientrano nella comunione dei beni”. Sarebbe questo il cavillo che rischia di inchiodare un giocatore napoletano di 51 anni che avrebbe vinto uno dei jackpot ricchissimi del SuperEnalotto. Ben 88 milioni, stando a quanto scrive Il Tempo. E, sempre in attesa di trovare fonti diverse, sembra che l’affaire sia già nelle mani di un giudice.

A complicare la vita al 51enne ci sarebbero alcuni messaggi intercettati dall’ex moglie e inviati alla sorella. Scoperta la vincita, ecco la rivendicazione che avrà fatto sbiancare il winner: “Voglio la metà del tesoro”. Va anche detto che, con 44 milioni in tasca, si dovrebbe vivere piuttosto sereni, ma tant’è. La battaglia legale, anche per una questione di tigna, è servita.

La donna si era già rivolta a un avvocato mesi prima per avviare le pratiche di separazione. Ma appena ha letto i messaggi, ha cambiato strategia: “Chiediamo un mantenimento di 5.000 euro al mese, oppure una liquidazione da 44 milioni”, spiega il suo legale, Sergio Orlandi. La coppia era sposata in comunione legale dei beni e, secondo la giurisprudenza, le vincite ottenute durante il matrimonio rientrano in quel regime. Non conta nulla se la giocata è del marito.

Non sappiamo a quale grado di giudizio si è arrivati finora, ma ci sono molti precedenti in cui la suprema Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di separazione, le vincite al gioco d’azzardo vanno divise e condivise se ottenute in costanza di matrimonio. E nel caso in questione, la comunione era ancora attiva al momento della giocata.