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Pordenone, nelle scuole superiori il gioco gender 'Free to choose'

13 marzo 2024 - 12:16

Un progetto europeo patrocinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia porta il gioco da tavolo sul gender nelle superiori della provincia di Pordenone, non senza polemiche.

Scritto da Dd

Ph. Markus Winkler (Unsplash)

Nelle scuole superiori di Pordenone arriva il gioco gender "Free to choose". 

L'iniziativa fa parte del progetto europeo Change. Pathways to prevent and combat gender-based violence”, patrocinato anche dalla regione Friuli Venezia Giulia, che sul proprio sito indica che obiettivo dell'operazione è "promuovere un cambiamento culturale attraverso strumenti innovativi di orientamento scolastico e professionale, che favoriscano il riconoscimento e il superamento degli stereotipi di genere che ancora condizionano ragazze e ragazzi nella scelta del proprio percorso formativo e nella costruzione di quello lavorativo."

Per ora sono coinvolti tre istituti superiori, l'Isis Flora, l'Isis Mattiussi-Pertini e l'Isis Zanussi, tutti in provincia di Pordenone, per un totale di 280 ragazzi tra i 16 e i 17 anni.

Inevitabili le polemiche sollevate da associazioni che difendono la tradizione e la famiglia, che parlano di operazione che promuove l'ideologia gender facendo intendere ai ragazzi che "non ci sono lavori da uomo o da donna specificatamente ma al contrario che chiunque può fare tutto."

Un ruolo importante nel game, infatti, lo ha il “master” che guida il gioco arrivando a sostenere queste tesi e magari incoraggiando qualsiasi inclinazione o suggerimento dei ragazzi, "senza reale distinzione", sostiene l'associazione Pro vita e famiglia, "fra ciò che è realmente fattibile e ciò che non lo è."

Spiega invece il portale LanuovaBq.it, che "nel gioco ogni partecipante è un supereroe che deve costruire il proprio profilo personale per poi trovare lavoro. Le trappole da evitare lungo questo percorso sono i cosiddetti stereotipi di genere in ambito professionale, insomma l'idea che alcuni lavori sono più da donna che da uomo e viceversa. L'intento è chiaramente ideologico perchè si giudicano negativamente quelle peculiarità arricchenti di ciascun sesso in campo professionale, quelle inclinazioni naturali proprie di ciascun sesso che portano buona parte degli uomini a ricoprire alcuni incarichi e buona parte delle donne a ricoprirne altri."

La partnership del progetto, nato, come accennato, a livello europeo, è composta da dieci organizzazioni pubbliche e private di cinque Paesi: Italia, Spagna, Portogallo Cipro e Slovenia. Queste le organizzazioni: Cooperativa sociale Itaca, capofila di progetto; Ires Fvg, Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato al lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università – IT; Università di Modena e Reggio Emilia; Università di Valencia; Opcionate; Apload; Mediterranean Institute of Gender Studies; Mcbit; Zavod Nefiks.

Partner associati sono: Fidapa - Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari Pn ; Javni zavod Mladi zmaji, Ljubljana (rete di spazi che offre ai giovani luoghi per essere attivi e creativi); Legacoop Fvg, Udine (Associazione di cooperative della Regione Fvg); Playres, Modena (Associazione culturale per la divulgazione e ricerca sul gioco e la teoria dei giochi); Ric Bela krajina Črnomelj (Centro di informazione e promozione turistica e imprenditoriale).

 

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