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I giocatori non sanno le regole: lo conferma uno studio sui player del Massachussets

10 febbraio 2021 - 09:48

I players non sanno le regole ai giochi in cui si cimentano: tutto vero e uno studio sui players del Massachussets lo conferma. 

Scritto da Ca

Forse non serviva chissà quale studio per dirci che molti players non conoscono le regole dei giochi in cui si cimentano. Lo vediamo spesso nei commenti in vari gruppi Facebook, nelle community italiane dei giocatori di poker. Ma, in generale, si comprende dalla cultura che in questi anni è stata coltivata con l’humus dell’ignoranza attorno al gioco pubblico. Giusta, tra l’altro, la campagna di sensibilizzazione e informazione del decreto Balduzzi che voleva pubblicizzare a caratteri cubitali e in maniera chiara e diffusa, le modalità di gioco e , soprattutto, le percentuali di vincita di ogni verticale del settore. Ma siamo sicuri che i giocatori del Lotto, del Gratta e Vinci e delle slot sappiano realmente quanto possono vincere ad ogni puntata? Se poi qualche poker player se la prende col server e magari non conosce neanche le regole per lo split, allora il quadro è completo.

A venirci in soccorso (anzi a far partire questa riflessione, siamo onesti) c’è uno studio condotto da uno psicologo canadese specializzato in comportamento di gioco, che è giunto alla medesima conclusione con i players del Massachusetts. Anche loro non sanno le regole.

Il Dr. Richard Wood ha condotto uno studio con 1.500 giocatori che hanno frequentato in un casinò negli ultimi 12 mesi. Ha utilizzato un sondaggio online e le loro risposte per formulare "punteggi di gioco positivi" da domande sulla responsabilità personale, l'alfabetizzazione al gioco, l'onestà, il controllo e l'impegno preventivo. I risultati, poi, sono stati presentati ai regolatori statali.

Alla fine i dati hanno rivelato che i giocatori d'azzardo del Massachusetts hanno ottenuto punteggi relativamente medi sulla metrica della responsabilità personale, così come l'onestà, il controllo e il pre-impegno, il che è un segno positivo poiché significa che i giocatori problematici sono una rarità nel gruppo.

Ma per quanto riguarda l'alfabetizzazione al gioco d'azzardo, solo il 37,5% del gruppo ha ottenuto punteggi alti in quell'area. Il 34,4% ha ottenuto un punteggio medio, mentre il 28,1% ha una bassa alfabetizzazione al gioco.

Wood ha detto che mentre i numeri erano relativamente vicini a quelli riscontrati negli Usa, allo stesso tempo ha affermato che i giocatori d'azzardo nel suo paese d'origine in genere hanno ottenuto punteggi più alti nel test: “Il Canada e la Scandinavia sono davvero il tipo di leader in termini di gioco responsabile".
Wood ha raccomandato alle autorità di regolamentazione di pensare a cambiare la terminologia usata negli annunci e nella letteratura sul gioco responsabile. Invece di usare la frase "gioco d'azzardo responsabile", usa una frase come "salva il tuo bankroll". La prima frase dà ai giocatori problematici un falso senso di sicurezza perché pensano che non si applichi a loro e che giocano in modo responsabile. "Quando comunichi alle persone cosa stanno facendo gli altri,  la capacità di persuasione è molto più alta", ha detto Wood. "Le persone ... non vogliono distinguersi troppo. Vogliono conformarsi ... quindi questo può essere un modo molto potente e persuasivo per indurre i giocatori a cambiare i loro atteggiamenti e comportamenti ".

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