“Sono stanco di tutte le stronzate che accadono nel mondo del poker sui debiti. Nel mondo reale funziona in un altro modo. Molte persone non vogliono assumersi la responsabilità dei propri debiti, per questo abbiamo bisogno di un metodo che sia più autoritario e che abbia maggiore esecutività. D’ora in poi mi baserò solo su documenti che ho creato, facili da firmare e ragionevoli che, però, rendono i debiti legalmente esecutivi se si intende prestare denaro. Se chi richiede il prestito non vuole firmarli, beh, chiedetevi il perché!”
Daniel “Jungleman” Cates a muso duro con i suoi debitori. Sembra che la goccia che abbia fatto traboccare il vaso (potrebbe essere un eufemismo) sia stato il caso di un player bancato che avrebbe bucato un debito da oltre 1 milione di dollari.
Da adesso, per farsi prestare una somma di denaro da Jungleman, bisognerà firmare un documento, un “Loan agreement” che ha valore legale, a quanto pare, e permetterebbe a chi lo fa firmare di eseguire poi eventuali riscossioni coatte, pignoramenti o quant’altro.
In effetti, se si tratta di un prestito che si è convinti di poter risanare, perché non si dovrebbe poter firmare? Molti debiti di gioco non vengono risarciti perché l’attività dei player non ha una fonte sicura di guadagno. Un periodo di bad run può portare anche alcuni top reg ad esporsi per discrete somme con i creditori.
Il caso di Ashur Akrawi che avrebbe eluso il pagamento del debito a Philip Wiszowaty, come ha segnalato proprio Cates su X. Tutto sembrava andare bene con Akrawi che stava vincendo 400mila dollari. Poi il tremendo downswing che l’ha portato ad accumulare un debito negativo di 1.076.000 dollari, per la precisione.
Il player in debito è scomparso lasciando Wiszowaty senza soldi e senza possibilità di riaverli. Conosciuta questa storia e avendo avuto di sicuro in carriera casi piuttosto simili frequentando ambienti high stakes, Jungleman ha lanciato la proposta sul suo account X. Il professionista americano ha creato quindi questo documento che, come dice lo stesso Dan, può consentire di provare a riscuotere coattivamente le somme dovute.
In Nevada, le scommesse tra singoli, le prop bet e modalità simili sono legali e consentite e si rischia poi di incorrere in problemi legali se non si coprono i debiti di gioco. Cates sta cercando di renderla strutturale come procedura. In questo modo in tanti non verrebbero stakati, ne siamo certi. Ma di sicuro l’ecosistema sarebbe un po’ meno ricco, ma molto più sano e reale.