La Bce torna a parlare di norme e supervisione sui Bitcoin
L'Europa e, nello specifico, la Banca centrale europea con la numero uno Lagarde, torna a parlare di norme e supervisione sui Bitcoin.
La numero uno della Banca centrale europea Christine Lagarde, ha espresso chiaramente l’urgenza di rafforzare le norme per garantire una supervisione più coordinata sui Bitcoin (BTC).
È di pochi giorni fa, infatti, l’intervista rilasciata, durante la conferenza Reuters Next, dalla presidente della BCE, in merito alla necessità di regolamentare l’utilizzo delle criptovalute. Queste sono state definite come “un asset altamente speculativo che ha reso possibili affari loschi e delle interessanti attività di riciclaggio totalmente riprovevoli”.
La valuta digitale, infatti, nel corso degli ultimi anni ha goduto di sempre maggior considerazione. Non soltanto tra società e fondi di investimento, ma anche tra persone comuni. Da più parti si è addirittura assistito alla richiesta di prestiti volti ad acquistare maggiori quantità di criptovaluta, il cui valore è quasi decuplicato da marzo scorso.
Il Bitcoin è sempre stato soggetto a continui sbalzi, dovuti proprio alla sua estrema ed insita volatilità. Ovvero più è alta è la volatilità e più alto sarà il rischio.
Sebbene le parole della presidente Lagarde arrivino in momento di “bull market“ per la criptovaluta, l’instabilità del settore non fornisce alcuna garanzia in tal senso, come testimoniano ampiamente i bruschi crolli del recente passato, attestatisi anche ben oltre l’ultimo calo del 28%.
Il monito da parte della BCE si aggiunge a quello di diverse autorità internazionali anti-riciclaggio. L’obiettivo dichiarato è quello di implementare norme globali sulle criptovalute che siano applicate e concordate. La Lagarde ha spiegato che “se ci sono scappatoie, quelle scappatoie saranno sfruttate” .