Timex chiude il sito di staking Pokershares: ‘colpa’ delle criptovalute
Timex McDonald ha deciso di chiudere il sito di staking Pokershares che nacque dalle polemiche del player sui mark-up esagerati dei pro: ‘colpa’ delle criptovalute.
Mike ‘Timex’ Mcdonald ha deciso: entro marzo 2022 si concluderanno tutte le operazioni relative al sito di staking PokerShares
Pokershares, il sito di poker di Mike McDonald, sta per chiudere i battenti. L'azienda era al suo quinto anno di vita, ma non rientra più nei piani del suo fondatore dare continuità a quel ramo di attività. A partire da gennaio, Pokershares non pubblicherà più alcun mercato e i suoi utenti avranno tempo fino al 31 marzo 2202 per prelevare i propri fondi dal web.
L'origine di Pokershares risale a un'epoca ancora precedente, al 2013 ed è frutto delle estreme conseguenze dell’ostinazione di Mike McDonald nei “forum di poker. Timex", che è il soprannome di McDonald's, era allora impegnato in una crociata contro i mark-up eccessivi di molti dei giocatori che vendevano action per le Wsop.
Quando un giocatore vuole ridurre la varianza di un particolare torneo, la soluzione più semplice è vendere parte dell'azione. L'idea è quella di trovare un partner per l'investimento, che contribuisca con una percentuale del reddito e condivida profitti e perdite.
Molti giocatori, che considerano il loro livello superiore a quello della maggior parte dei loro rivali in un determinato torneo, considerano che le loro possibilità di entrare in premi sono superiori alla media e che, di conseguenza, i loro investitori devono pagare un extra, che è il mark up, appunto. In questo fattore ci sono, però, anche altri fattori quali le spese di trasferta, di soggiorno e altro che il player investe per giocare un torneo dal vivo.
Pokershares era quindi la risposta corretta al concetto di ricarica su una quota di torneo e chi voleva poteva acquistare su una piattaforma sicura e certificata un pezzo del buy in dei players che mettevano in vendita parte dell’action. La garanzia era proprio McDonald che avrebbe coperto eventuali problemi coi suoi fondi e, in caso di eliminazione, le quote sarebbero comunque andate al player.
I forum hanno coniato il termine "Bank of Timex" per riferirsi ai fondi che dovevano supportare le operazioni di McDonald's, che ha persino aperto un sito Web con quel nome nel 2013 per gestire tutte le interazioni con il denaro coinvolto.
La "Bank of Timex" ebbe vita breve perché il sito poteva violare le leggi statunitensi sul gioco d'azzardo online, ma il seme per Pokershares ormai era stato piantato.
Anni dopo, grazie ai progressi legali nel gioco d'azzardo online e ora a un sito di scommesse sul poker, ha aperto Pokershares. Tuttavia adesso Timex dedica più tempo alla manutenzione del suo portafoglio di criptovalute che alla sua attività di poker. Sarebbe questa la motivazione principale della chiusura. Ma, qui di seguito, la spiegazione ufficiale ai clienti: “La prossima settimana saranno 5 anni da quando siamo partiti e, purtroppo, abbiamo deciso che è arrivato il momento di concludere questo viaggio.