Trento: vincono 350mila euro online mentre percepiscono il RdC
Trento: sei players vincono 350mila euro a poker e gaming online mentre percepiscono il Reddito di Cittadinanza.
Scritto da Ca
Tra le 45 persone scoperte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Trento che hanno percepito indebitamente il Reddito di Cittadinanza, a seguito di un’attività d’intelligence ad ampio raggio nel settore della spesa pubblica, c’erano anche sei giocatori online che avevano omesso di dichiarare le bellezza di 350mila euro vinti online. Il danno erariale totale è di 112mila euro e il problema è sempre nella veridicità dei dati contenuti nelle autodichiarazioni presentate nel territorio provinciale.
Nei 6 casi in questione gli approfondimenti svolti hanno consentito di rilevare che i beneficiari, omettendo di indicare nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) i redditi correlati alle vincite conseguite al gioco online, per un totale di quasi 350 mila euro di premi in denaro, hanno fornito informazioni non veritiere con riferimento alla propria posizione reddituale. In altri casi, invece, le stesse vincite sono state conseguite nel periodo in cui il RdC veniva già percepito, ma non sono state comunicate all’INPS, perché questo avrebbe fatto perdere il diritto al beneficio.
Come al solito va verificata l’effettiva history delle giocate dei players in questione. Difficile che tutti i giocatori abbiano effettivamente vinto quelle somme e che ne abbiano la totale disponibilità. Spesso i flussi di gioco non dicono la verità e in alcuni casi è possibile che le denunce per il ritiro del Reddito siano sbagliate. Tuttavia rimane bizzarro il fatto che chi è sulla soglia della povertà movimenti 350mila dollari online.
Tutte le irregolarità accertate sono state segnalate all’Inps, per l’avvio delle procedure di revoca del beneficio e restituzione delle somme indebitamente percepite, ammontanti ad oltre 110 mila euro. 41 responsabili sono stati denunciati alle Procure competenti. Questa forma di assistenza economica, introdotta nel 2019, è uno strumento di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale, riservato a coloro che versano in condizioni reddituali disagiate o che si trovano disoccupati, a causa di una recente perdita del lavoro.