Poker live a Parigi: riapertura ok ma i club chiedono una legge duratura
Il poker live a Parigi è ripartito con successo dopo la chiusura di due mesi a causa della caduta del Governo e i club vogliono avera una base normativa lunga e stabile.
Scritto da Ca
“Due mesi di chiusura non sono stati facili; è stato un periodo molto triste e duro che abbiamo sfruttato per fare formazione e mantenere una certa dinamicità interna. Ora siamo felici perché siamo riusciti a riaprire, ma abbiamo bisogno di una legge definitiva e non sperimentale per soli due anni.” Viene da dire, tutto il mondo è paese, ma quello che è successo in Francia, al netto che a Parigi una legge per giocare dal vivo a poker ce l’hanno eccome, è davvero grave. A commentare è stata Christine Bonneau, direttrice della poker room Club Barrière della capitale francese, che ha rilasciato un’intervista a Lesclubsdesjeuxparisiens.
“Come detto, è stato sicuramente un periodo triste. Fortunatamente, disponiamo di una scuola di formazione per concessionari che ci ha consentito di mantenere una certa dinamicità interna. Ma oggi siamo particolarmente felici e lieti di dare vita a questo club, insieme ai nostri dipendenti e ai clienti presenti alla riapertura. Due mesi sono un lasso di tempo lungo e allo stesso tempo breve per attuare dei cambiamenti concreti. Abbiamo progetti in preparazione, ma arriveranno gradualmente,” ha proseguito.
Negli ultimi mesi si è parlato molto della sostenibilità dei circoli di gioco e dell’arrivo della roulette, proposta poi bocciata. Questo cambia qualcosa: “Quando a dicembre è stata annunciata la chiusura, speravamo che la riapertura sarebbe avvenuta nell'ambito di un quadro legislativo sostenibile. Sfortunatamente, non è stato così. Oggi abbiamo un'autorizzazione in modalità sperimentale fino al 31 dicembre 2027. Ciò che ci auguriamo è che le autorità pubbliche accelerino l'attuazione di una legge definitiva. Una legge duratura è essenziale per garantire la stabilità dei circoli di gioco, ma anche per garantire il futuro dei nostri dipendenti. L'annuncio di una conclusione è sempre difficile da accettare, soprattutto a livello psicologico. Durante questo periodo, i nostri dipendenti sono stati assunti a tempo parziale. Ad alcuni di loro siamo riusciti a offrire l'opportunità di essere trasferiti in altre strutture del gruppo, ma non è mai una cosa semplice,” ha commentato Bonneau.
Lo stato d’animo ora è buono ed è tornato l’entusiasmo. Ma il Barrière ha perso l’opportunità di accogliere l’European Poker Tour: “Per questo evento si prevedeva che a Parigi sarebbero giunti circa 2.000 clienti internazionali. Si tratta di visitatori che consumano, sia negli alberghi che nei ristoranti, e questa assenza rappresenta una perdita per tutti,” tanto per rimarcare i danni che fa la politica.