Roma -
Dare dignità al poker.
È l'imperativo al centro della tavola rotonda “Il poker del futuro: tra una nuova era live e le possibilità di sviluppo online”, andata in scena nel corso della seconda giornata dell'Italian Gaming Expo & Conference, tenutasi il 10 aprile a Roma, con la moderazione di Cesare Antonini, product manager GiocoNewsPoker.it.
Il primo a parlare è Riccardo Busato, Ceo di Game Revolution - Evbets Poker Academy affiliazioni nel poker: “Nasciamo nel 2009, abbiamo da subito sposato il poker come entry point anche per altri verticali, con l'obiettivo di creare giocatori responsabili. Siamo stati i primi a partire nelle affiliazioni nel poker, siamo nati organizzando tornei nei casinò italiani ed esteri”.
Carlo Cavaliere, products and promotions director / .EU iPoker director di Playtech, sottolinea che “il mercato italiano vanta 175 milioni di Ggr annui, con un ritorno a livelli superiori a quelli raggiunti nel 2018-2019. Quest'anno per ora si rileva un 3,8 percento in più, quindi si arriverà a oltre 180 milioni, il risultato più alto di sempre per l'Italia. E nel 2024 il 49,7 percento del mercato è stato coperto da Playtech. Guardando ai nostri vicini, la Francia è un mercato particolare: il poker online non è stato ancora lanciato, c'è un alto numero di location fisiche, si parla di mezzo miliardo di Ggr per anno; si è registrato un aumento di i-Poker negli anni, ora siamo secondi nel mercato transalpino. Puntiamo a intrattenere i giocatori e non solo gli amanti del poker, ma del gioco in generale”.
Poi c'è la parte del poker fisico, di cui parla Luca Pagano, head of live room Casinò Campione / PokerStars, che innanzitutto celebra i risultati raggiunti nel torneo che ha segnato il ritorno del poker live nella casa da gioco a marzo: “È stato un grande successo, il coronamento di un progetto partito 2 anni fa, con il superamento di tutte le aspettative, visto che invece dei 1000 player ipotizzati in un primo momento ne sono arrivati 2400, con 105 tavoli su due piani. Sono stato sorpreso dall'entusiasmo dei giocatori, dalla voglia di poker live, si sono visti tutti insieme, allo stesso evento, la vecchia e la nuova generazione del poker. È un mercato che è cambiato molto, e sono cambiate le dinamiche, i formati dei tornei: in 6-7 anni di mancanza di Pokerstars live in Italia sono emerse delle formule nuove, anche dei format creativi. Vogliamo provare a riportare nei tornei live il Texas hold'em o l'omaha tradizionale, è da verificare se c'è il giusto formato nel mezzo”.
Secondo Pagano poi il “poker è uno strumento di acquisizione importantissimo, magari per avvicinare nuovi giocatori ai casino game, e gli operatori devono tornare a crederci, dato che poi non toglierà mai spazio agli altri giochi. E soprattutto il poker può generare ricchezza e valore per gli operatori, per i casinò, garantendo un indotto importante per i comuni che hanno la fortuna di poter avere una casa da gioco e per le attività commerciali circostanti”.
Un esempio che ha fatto scuola in questo senso è il casinò di Rozvadov, in Repubblica Ceca, che “ha fatto del poker l'entry point per tutta la casa da gioco, attirando persone fa tutta l'Europa”, come ricorda Riccardo Busato. “Come operatore online ci siamo accorti che sempre di più i giocatori hanno voglia di confrontarsi nel live, il sogno Las Vegas è sempre lì. Da un paio d'anni portiamo i nostri giocatori agli eventi, per fargli vivere un esperienza; lo abbiamo fatto al Casinò Perla, in Slovenia, e lo faremo ancora, a dimostrare che il live è ancora molto importante per il poker e il poker è molto importante per i concessionari”.
Carlo Cavaliere rileva che “molti operatori di sport betting hanno il cross selling nel poker, visto che con le scommesse il legame è più facile. Ci sono promozioni diverse anche a seconda dei Paesi dove operiamo, per ogni operatore c'è qualcosa ad hoc. Il poker non cannibalizza altri giochi, può portare all'espansione su altri giochi, è un valore aggiunto, consente un'offerta più ampia e divertente possibile”.
La tavola rotonda si conclude con un giro di interventi in tema di liquidità internazionale nel poker.
Cavaliere commenta: “Playtech è neutra a questo proposito, qualunque scelta verrà fatta noi saremo contenti. In Spagna siamo i primi nel mercato, in Italia secondi ma con il 37 percento, in Francia siamo secondi; se ci dovesse essere l'inclusione avremmo un boost incredibile di liquidità, un alto livello di tornei, quindi non vedo punti negativi. Se resterà così com'è va bene comunque perché siamo messi già benissimo, le scelte le faranno i governi, noi ci faremo trovare pronti e ci divertiremo”.
Per Pagano, che risponde sul versante live, “A Campione la liquidità internazionale è più che benvenuta, perché geograficamente è propensa alla condivisione della location fra tre diversi Paesi, e perché il 50 percento dei clienti sono svizzeri. Rozvadov dimostra che le opportunità live non risiedono solo nelle grandi location, quindi è fondamentale intercettare tutti giocatori che cercano un'offerta adeguata per loro, valutando il buy-in del torneo, l'accomodation, le travel expenses. Il buy in basso è più performante per portare i giocatori nell'esperienza live, per fidelizzare il giocatore. Il live, insomma, è un prodotto che anche gli operatori online dovrebbero tenere bene in mente, per far incontrare i player”.
A tal proposito Pagano anticipa che a Campione c'è l'intenzione di sviluppare tornei di spin and go live, dopo aver redatto con il Comune il nuovo regolamento del poker del casinò, “mettendo dentro una ventina di varianti, per replicare la dinamicità dell'online”.
Anche Riccardo Busato si esprime sulla liquidità internazionale: “Noi saremmo tanto contenti anche se questo potrebbe aprire la porta all'arrivo di altri operatori delle affiliazioni poker, delle quali siamo leader di mercato. Vediamo la parte positiva, sarebbe un boost notevole anche per noi. Noi stiamo cercando di concentrarci sul live, per vedere di replicare l'esperienza fatta al Perla e fare qualcosa di nostro da offrire ai nostri giocatori, una customer base di 4mila player. Nel 2026 saremo a Las Vegas con cinque nostri giocatori”