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Poker live comune, mezzo gaudio: il punto di Texapoker con Apo Chantzis

03 aprile 2021 - 07:57

Anche nella vicina Francia il Covid-19 ha praticamente raso al suolo il gioco dal vivo: ecco il punto di Apo Chantzis.

Scritto da Cesare Antonini

Un anno dall'inizio della pandemia e il poker dal vivo in dodici mesi ha potuto fare davvero poco nonostante tutte le organizzazioni avessero in serbo programmi interessanti e assai allettanti per il 2020. In effetti il 2019 era andato molto bene per il gioco dal vivo in Italia e in Europa. Ma il Covid-19 ha fermato il settore costringendo gli organizzatori a tirare giù la saracinesca. Dell'Italia sappiamo più o meno tutto e sarà molto dura ripartire per l'approccio fin troppo rigoroso sui luoghi di gioco pubblico sul territorio nazionale. Gettiamo lo sguardo spesso in tutto il mondo con riferimento l'oltre Oceano, in particolar modo con la Mecca del gioco live, Las Vegas.

Andiamo a vedere al di là dello steccato nazionale, però. Al di là delle Alpi, insomma, nella vicina e amata Francia. Anche perché una delle organizzazioni principali di poker live del Paese membro della comunità europea, lavora ormai da anni anche al Casino di Sanremo. Stiamo parlando di TexaPoker e del suo founder e punto di riferimento, Apostolos Chantzis. È stata anche quest'anno una delle 25 personalità più influenti del mondo del poker francese secondo la testata specializzata L'Amateur de poker. Non a caso Apo, come tutti in realtà lo chiamano, dal 2008 è coinvolto nell'organizzazione di tornei in tutta la Francia e ha più di 6.000 eventi schedulati al suo attivo. L'anno 2020, come detto, è stato molto importante per lui che ci racconterà a breve com'è andato il post pandemia e quali sono le prospettive future della sua organizzazione. L'uomo ha attualmente in forze partnership come fornitore di servizi con venti casinò e due club di gioco a Parigi (Club Circus Paris e Club Montmartre). E, come dicevamo, anche col casinò di Sanremo.

È stato anche l'organizzatore per sei anni del circuito Deepstack Open, con Alexandre Henry, su cui Unibet qualifica i giocatori, e della finale del Cnic. Naturalmente anche un uomo dalle spalle larghe come lui ha dovuto affrontare una grave crisi legata al Covid-19 visto che o tornei di poker dal vivo sono stati interrotti in molti paesi del mondo per diversi mesi.

Il concetto principale che gli ha consentito di " bucare " il mercato è quello del "torneo vicino a te", in collaborazione con PMU Poker, un operatore francese. E tutto l'anno totalizza più di 5.000 iscrizioni al mese con tornei di low-medium buy in. Durante il lockdown i format sono andati online ma anche questo ce lo racconterà lui.

Le collaborazioni di TexaPoker sono con tutti i principali brand del mercato online nazionale e internazionale come quella con Pmu Poker al France Poker Open di cui si spera di rivedere un prosieguo per il 2021. Per tre anni ha anche stretto una partnership con PokerStars e ora non resta che attendere per la ripartenza.

Ora che conosciamo meglio Apo possiamo iniziare la nostra chiacchierata con lui.

Ovviamente la domanda che ci poniamo tutti è: quando potremo riprendere a giocare a poker dal vivo dopo il secondo lunghissimo lockdown di tutti i circuiti europei, compreso il vostro? "Le previsioni più ottimistiche ci fanno pensare a una ripresa a fine aprile per Sanremo e a fine maggio per la Francia. Con questo in mente, stiamo lavorando su un programma preciso fino alla fine del 2021, che annunceremo alla fine di questo mese di marzo. Questo programma sarà implementato secondo l'evoluzione delle condizioni sanitarie ovviamente".

Malta sembrava ormai poter ripartire ma il Covid ha fermato anche questa location: quali sono i vostri programmi nel breve e medio periodo per gli eventi dal vivo? "Certo, è difficile dirlo con certezza. Ma anche se i nostri tornei live si sono fermati, Texapoker non ha smesso di lavorare. Siamo pieni di progetti. Per Sanremo in particolare. Stiamo cercando di portare nella località della riviera i festival più prestigiosi come le World Series of Poker e il ritorno del World Poker Tour oltre che dell'Ipo. L'Italian Poker Open. Siamo anche in trattativa con un altro possibile grande partner, per diverse tappe di un famoso torneo e non mancheremo di comunicare su tutto questo appena le partnership saranno concluse!".

Il bilancio immaginiamo sia impietoso dopo questo lungo stop del mercato e degli eventi del poker live: avete organizzato qualche ristoro o rimborso per il vostro staff o non avete avuto problemi? "Ovviamente siamo rimasti molto vicini ai nostri collaboratori. Texapoker ha sostenuto il suo staff nel miglior modo possibile e ha fatto tutto il necessario per non lasciarli in difficoltà. La nostra responsabile delle risorse umane, per esempio, si è assicurata di informare il personale dell'evoluzione della situazione ma anche dell'assistenza puramente economica attraverso aiuti statali messi a loro disposizione. Molti di loro sono ancora motivati come sempre a tornare a lavorare al nostro fianco e non vediamo l'ora di rivederli". Significherebbe normalità.

Operate sia in Francia che in Italia, qual è per voi la situazione dei due paesi e quali sono le differenze tra i due Stati in questa fase nell'approccio al gioco dal vivo? "Per ora, l'unica differenza visibile è la quota relativa al numero di giocatori. In Francia, sono ammesse 120 persone al massimo per ogni giorno di torneo, mentre a Sanremo si possono giocare dieci tavoli da sei persone. Quindi le condizioni sono più o meno le stesse per il momento, ma questo potrebbe cambiare alla ripresa dei tornei sempre in base all'evoluzione della pandemia e delle condizioni sanitarie".

Parliamo di protocolli sanitari: mascherine obbligatorie, plexiglas (a Sanremo è stato installato), distanziamento sociale e sanificazione di mani e chips, quali potrebbero essere per voi le regole per ripartire? Addirittura una sanificazione dell'aria come in qualche location avviene? "Infatti, durante la ripresa dopo il primo lockdown, molte misure sanitarie sono state già messe in atto in Francia come a Sanremo: distanziamento sociale, plexiglas, gel idroalcolico a disposizione, mascherine offerte da Texapoker ma anche il controllo della temperatura, sanificazione delle chips e cambio dei mazzi di carte ogni 3 o 4 livelli. Tutte queste misure saranno rinnovate alla ripresa e sicuramente rimarranno in vigore per diverse settimane o forse, chissà, per mesi. Per quanto riguarda la sanificazione dell'aria, solo i casinò possono decidere una tale misura. Spetterà quindi a ciascuno dei nostri partner decidere su questa misura specifica".

Texapoker non si è fermata, però, e ha portato avanti quel processo fondamentale per tutte le organizzazioni di eventi, la migrazione sui circuiti di poker online. "Sì, durante questo periodo complicato, Texapoker ha sviluppato un'offerta online grazie al nostro partner Pmu.fr, con la creazione del Tps Online (che comprende sia i tornei sia le leaderboard). Questa partnership continuerà anche dopo la ripresa del poker live per i nostri clienti francesi e spagnoli. Stiamo anche lavorando a un vasto progetto per i club, le associazioni di tutta la Francia. Infine, non abbiamo dimenticato i nostri giocatori italiani e stiamo sviluppando i nostri mezzi di comunicazione anche per loro!", conclude Apo.

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