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Mtt Walker, il nuovo modo di approcciare il coaching per tutti i poker player

21 dicembre 2024 - 12:28

Dall’approccio S.f.e.r.a. al Pdca, un processo di continuo apprendimento e miglioramento tra coach e poker player, ecco come funziona Mtt Walker.

Scritto da Ca
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Vincere i tornei con la mente e gestire il tilt con una concentrazione prolungata, oltre a controllare stress ed emozioni durante i tornei. Ma soprattutto un nuovissimo modello a servizio dei poker player che si chiama S.F.E.R.A.: acronimo che sta per Sincronia, Forza, Energia, Ritmo, Attivazione.

Il progetto si chiama, invece, MTT Walker e si basa proprio sul modello in questione, un approccio strutturato, studiato per ottimizzare ogni aspetto della performance mentale. Si compone di cinque elementi fondamentali, ciascuno pensato per rispondere a problemi specifici che i giocatori di poker affrontano costantemente.

Ma facciamo qualche passo indietro partendo da dove nasce il progetto. Sì perché la visione è aiutare i giocatori di poker a raggiungere il loro massimo potenziale mentale e competitivo attraverso un approccio scientifico e personalizzato.
E la missione è quella di fornire supporto concreto e miglioramento continuo per gestire lo stress, mantenere la concentrazione e sviluppare una resilienza mentale duratura.

Il progetto è destinato ai professionisti di poker che cercano un vantaggio competitivo per migliorare resilienza mentale e gestione dello stress durante tornei di alto livello.
Ma anche a semi-professionisti che alternano il poker con altre attività e desiderano stabilità emotiva e miglioramento continuo.
E infine ai recreational player che aspirano a diventare professionisti, cercando strumenti per disciplina, consapevolezza e decisioni strategiche.

Come si raggiunge questa forza mentale? Con alcuni approcci:

  • Done With You: un coaching personalizzato con sessioni settimanali per sviluppare tecniche di gestione del tilt e resistenza mentale.
  • Do It Yourself: Corsi pre-registrati per apprendere in autonomia il modello S.F.E.R.A.

E una proposta di valore unica: utilizzo del modello S.F.E.R.A. e ciclo PDCA per garantire un miglioramento continuo e personalizzato.

Qual è la differenza con gli altri coach? “Molti si fermano al suggerimento di tecniche o consigli generici - ha spiegato Andrea Giacchino di Ag Consulting - il mio approccio, invece, è basato sul Ciclo PDCA, è un processo continuo di miglioramento, con feedback costante e aggiustamenti personalizzati. Questo assicura che il giocatore non smetta mai di migliorare e che ogni sessione porti risultati tangibili. La maggior parte dei coach offre consigli isolati o sessioni una tantum, mentre il mio approccio si basa su due modelli collaudati e scientifici. S.F.E.R.A. copre l'aspetto mentale in modo completo, mentre PDCA assicura un miglioramento continuo basato su dati concreti”.

I modelli che vi lasciamo scoprire anche tramite l’ebook in offerta sul sito MTT Walker, risolvono tanti problemi comuni: “Molti giocatori di poker lottano per mantenere la calma dopo una perdita significativa, il tilt - prosegue Giacchino - altri hanno difficoltà di mantenere l'attenzione e la concentrazione durante sessioni di gioco molto lunghe. I tornei intensi possono generare molta pressione, che porta a scelte emotive sbagliate e per questo va gestito lo stress. Fondamentale anche il controllo delle emozioni: evitare che frustrazione o euforia influenzino negativamente le decisioni strategiche.”

Quello che distingue MTT Walker dal resto sembra essere proprio il modello S.F.E.R.A. Sincronia, Forza, Energia, Ritmo, Attivazione. Ad esempio, la sincronia aiuta i giocatori a trovare un equilibrio perfetto tra mente e corpo durante le partite. Questa parte è cruciale per il poker, dove le decisioni rapide richiedono una sincronizzazione perfetta tra strategia mentale e reazione fisica.

La forza mentale è spesso trascurata, ma è ciò che permette ai giocatori di resistere alla pressione psicologica durante lunghi tornei o dopo serie di sconfitte. Insegno tecniche specifiche per costruire una forza mentale che aiuta i giocatori a non cedere alle emozioni.

Modello tutto da scoprire, quindi, e decisamente innovativo. Un altro elemento assolutamente distintivo è nel ciclo PDCA: pianificazione, esecuzione, controllo e azione. Specie nella fase del controllo “è ciò che mi distingue veramente. Monitoro costantemente i progressi del giocatore, raccogliendo dati su come ogni strategia influisce sulle sue prestazioni. In questo modo, possiamo vedere chiaramente cosa funziona e cosa va ottimizzato. Molti coach si fermano al suggerimento di tecniche o consigli generici. Il mio approccio, basato sul Ciclo PDCA, è un processo continuo di miglioramento, con feedback costante e aggiustamenti personalizzati. Questo assicura che il giocatore non smetta mai di migliorare e che ogni sessione porti risultati tangibili”, ha concluso.

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