Buenos Aires: convalida biometrica contro il gioco minorile online

È di Diego Garciarena, presidente del Bloque UCR+ Cambio Federal e deputato della provincia argentina di Buenos Aires il nuovo disegno di legge sul gioco d'azzardo che mira a prevenire la partecipazione dei minori alle piattaforme di gioco d'azzardo e scommesse introducendo il riconoscimento biometrico.

Il tema, in Argentina, ha sollevato un dibattito sia a livello provinciale che nazionale a causa del numero allarmante di minori che riescono a piazzare scommesse e partecipare a tutti i tipi di offerte di gioco d'azzardo online.

È questo che ha spinto Garciarena a presentare un progetto di modifica della Legge n. 15.079 "Titolo VIII Regolamentazione del Gioco d'azzardo online", con l'obiettivo di aggiungere controlli biometrici (legati dunque a precise e univoche caratteristiche fisiche, come possono essere l'impronta digitale o l'iride) per la convalida dell'identità degli utenti delle piattaforme online.

In parallelo il progetto di legge contiene anche ulteriori restrizioni alla pubblicità del gioco.

"Le misure introdotte sinora stanno fallendo", spiega il deputato, "generando una roulette russa burocratica e legislativa e, con essa, violando le garanzie di protezione dei nostri bambini e adolescenti. Attualmente non ci sono requisiti efficaci per il controllo biometrico dell'accesso in base all'età, le licenze continuano ad essere concesse e la proliferazione di siti di scommesse illegali non viene attaccata in modo sostenuto".

All'interno delle restrizioni pubblicitarie, invece, verrebbero seguite linee guida come quelle applicate dalla Spagna, come il divieto di partecipazione di "personalità di spicco nel campo della scienza, dello spettacolo, delle arti o dello sport negli spot del gioco d'azzardo online, in qualsiasi sua manifestazione".

Intanto, come riporta SbcNoticias.com, proprio nei giorni scorsi l'ente regolatore locale ha bloccato oltre 100 siti illegali di gioco d'azzardo online e scommesse sportive nella provincia di Buenos Aires. L'ordine è nato dopo che il lavoro dell'Unità specializzata per le indagini sulla criminalità informatica (Ufeic) ha identificato le piattaforme non autorizzate.