“Con riferimento all’interrogazione 4-04734 presentata dall’On. Del Barba, GGPoker rappresenta che sono del tutto prive di fondamento le informazioni riportate dall’interrogante. Come spiegheremo più avanti in questa informativa, GGPoker è completamente assente dal mercato italiano e adotta misure severe per impedire ai residenti in Italia di giocare”. Non si è fatta attendere troppo la risposta della room internazionale di Nsus Malta Ltd all’interrogazione del deputato di Italia Viva che denunciava al Ministero delle Economia e delle Finanze alcune distorsioni del mercato del poker online in relazione ala raccolta di gioco e della violazione del decreto Dignità, specie sui social.
Criticato anche l’intervento alla Commissione Finanze del Senato: “L’intervento di GGPoker faceva seguito a diversi incontri col Ministero dell’economia e delle finanze e con l’Agenzia Dogane e Monopoli, tutti con evidenza pubblica e riportati dalla stampa, e mirava proprio a denunciare una restrizione della concorrenza che scoraggia dall’entrare nel mercato italiano sia GGPoker sia altri operatori globali, con evidenti danni per le finanze pubbliche e per la sicurezza dei giocatori italiani. Fino a quando gli italiani potranno giocare solo con gli italiani, l’offerta internazionale rimarrà molto attrattiva, perché il poker è un gioco globale e non ha senso vietare agli italiani di condividere un tavolo con inglesi, tedeschi, olandesi, belgi, svedesi, etc”, hanno spiegato.
Nsus chiarisce i problemi di sicurezza e riciclaggio: “Le tecnicalità per garantire la piena sicurezza dei giocatori esistono, e sono dimostrate da queste regolamentazioni europee. Purtroppo è da molti anni che questo sviluppo si scontra con azioni anti-competitive basate su argomentazioni pretestuose suggerite da alcuni operatori che vogliono mantenere il mercato chiuso per mantenere la propria posizione in Italia. GGPoker non si è mai presentato come un operatore dotato di concessione italiana, ma bensì come un'azienda interessata ad acquisire la nuova concessione nell'ambito del bando in corso qualora questa limitazione tecnica venisse superata. Le Commissioni parlamentari, inclusa quella della quale l’On. Del Barba è membro, hanno avuto l’intelligenza di accettare la nostra richiesta di essere auditi o di depositare memorie formali a tale scopo. Infatti, la necessità che l’Italia superi l'anacronistico recinto in cui tiene segregati i propri giocatori è talmente evidente che l’invito a valutare tale misura è stato inserito nel parere che la Commissione Finanze del Senato ha inviato al Governo sulla riforma del gioco online.”
Respingendo con forza le accuse rivolte all’azienda, “GGPoker specifica di non essere in alcun modo attiva in Italia, di non accettare registrazioni da parte di giocatori residenti in Italia, di non avere siti internet in italiano, e di non avere applicazioni mobili con vincita in denaro scaricabili dagli App store localizzati in Italia così come non è consentito registrarsi a siti e applicazioni GGPoker se ci si trova all’interno del territorio italiano. Chiunque acceda a GGPoker dall'Italia viene immediatamente e chiaramente informato che il sito non è disponibile, e non è possibile registrarsi con indirizzi di residenza italiani. Inoltre il Dipartimento sicurezza di GGPoker controlla ogni singola registrazione con diversi strumenti, e verifica i documenti di residenza presentati. Qualora riscontri un Paese non coerente con quello dichiarato, l'account viene immediatamente bloccato. Inoltre anche l'accesso di cittadini italiani non residenti viene impedito tecnicamente quando risultano collegarsi dall'Italia”.
In relazione alle violazioni del decreto Dignità ecco le argomentazioni di Nsus: “GGPoker non ha alcun account sui social media che si rivolga ai giocatori italiani, né alcuna pubblicità. Inoltre, non ha mai autorizzato alcun affiliato o sito a promuovere GGPoker in Italia, né è a conoscenza che ci siano siti di tale tipo. GGPoker specifica, inoltre, di non avere alcun “agente”, o intermediario come i PVR che sono stati riconosciuti come la vera vulnerabilità della regolamentazione in Italia, e solo recentemente sottoposti a regole stringenti”.
Perché GGPoker è conosciuta molto in Italia? “GGPoker è oggi di gran lunga il sito di poker più frequentato al mondo. Opera con regolari licenze e concessioni in numerosi Paesi in Europa e fuori Europa, è proprietaria delle World Series of Poker (WSOP), il più celebre circuito di poker dal vivo, con tappe a Las Vegas e in molti altri casinò al mondo, a cui partecipano anche molti giocatori italiani, ed è quindi naturale che gli appassionati di poker siano a conoscenza dell'esistenza di GG e provino ad accedere, venendo però bloccati come indicato sopra”.
Poi una frecciatina ad un competitor da quanto sembra di leggere: “La stessa cosa avviene per altre società di poker regolate in Italia che però hanno anche una piattaforma di gioco internazionale concorrente di GG, molto più ricca e interessante di quella segregata italiana, E' da quindici anni che queste società promuovono e qualificano giocatori italiani a partecipare a tornei dal vivo dove viene pubblicizzata la piattaforma internazionale. Il problema di bloccare l'accesso degli italiani è quindi comune a GGPoker e ai concessionari nazionali che hanno un prodotto di poker globale più competitivo, e GGPoker dichiara di adottare procedure simili a quelle dei concessionari italiani a tale scopo. Detto questo, per nessuno è possibile escludere che un piccolo numero di giocatori italiani, adottando vari metodi di offuscamento e falsificazioni, riescano ad accedere”.
Sulla liquidità internazionale non è finita qui: “GGPoker continuerà a presentare nelle sedi e nei modi opportuni la necessità di adottare la liquidità internazionale nel poker online per offrire un prodotto regolato finalmente competitivo e sicuro al pari delle più stringenti giurisdizioni europee”, hanno concluso.