Lollobrigida (Adm): ‘Veneto e Trentino dati letti male, poker online dietro a volumi enormi ma legali’
Attacchi al gioco pubblico per dati forniti da Adm letti male e raccontati peggio da uno studio ripreso dalla stampa generalista: dietro ci sono grinder di poker online.
Sono ripartite con forza le campagne di denigrazione ideologiche e totalmente disancorate dalla realtà dei dati concreti e dall’effettiva ricaduta sociale da parte della stampa generalista e di alcuni esponenti della politica locale e nazionale. Tuttavia, dal seminario pubblico “Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali", powered by IGT, organizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) tenutoso oggi a Roma, è arrivata una presa di posizione chiara e serena, ma anche dura, del direttore dei giochi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Mario Lollobrigida.
Due i casi di cronaca che sono stati amplificati da agenzie e giornali: quelli di Calliano, un piccolo comune del Trentino, e Anguillara Veneta, in Veneto. In questo caso, i dati erano sbalorditivi se suddivisi per ogni singolo abitante. Ad Anguillara, comune di 4.000 residenti, ogni singolo abitante avrebbe scommesso 13.000 euro all’anno online. Cifre sbalorditive anche a Calliano. Tutto secondo lo studio, condotto da CGIL, Federconsumatori e Fondazione Isscon, che ha analizzato i dati di 3.232 comuni italiani con una popolazione compresa tra i 2.000 e i 9.999 abitanti, rappresentando un quarto della popolazione italiana e il 41% dei comuni del Paese. Ma quanti errori nella lettura dei dati!
A spiegare come si montano queste polemiche è stato proprio Lollobrigida, commentando la discussione sviluppatasi nel seminario I-Com e IGT: “ADM fornisce i dati a chi li richiede, ma bisogna capire anche come questi numeri vengono poi letti e, soprattutto, raccontati. Nei casi eclatanti di Calliano e Anguillara, sono stati presi solo alcuni dati ed omessi altri numeri. Noi forniamo la raccolta e la spesa spiegando le dinamiche del settore. Tuttavia, se al giornale o alla televisione di turno serve fare un servizio sensazionalistico e dire che ad Anguillara Veneta sono stati persi e giocati 40 milioni di euro, è sbagliato, perché la spesa non è neanche di un decimo.”
Il focus su Anguillara è emblematico mentre la stampa ipotizza giri di scommesse illecite (se sono raccolti sul punto it, è impossibile) o errori di IP e localizzazione o, peggio, eccessi e scandali sociali: “Sempre ad Anguillara abbiamo potuto spiegare che in questo piccolo comune la spesa reale è di 100.000 euro appena, neanche un decimo, perché in quell’area c’è una concentrazione di giocatori di poker professionisti che giocano cash game e tornei online.” Giochi ad altissimo turnover e anche ad elevato payout, come noto.
Significativo anche il commento di Ettore Rosato, esponente di Azione, che, pur non essendo contrario al settore del gioco pubblico, ha dichiarato: “**Sì, ma allora significa che i giocatori in questione hanno perso 4 milioni di euro!” E Lollobrigida ha ribadito: “Assolutamente no. Uno di questi conti gioco ha vinto molto bene e gli altri hanno perso poco o cifre contenute. Sono bravi player, sono professionisti.” Musica per le nostre orecchie, una verità che risuona forte per chi ascolta fandonie da anni da stampa e certa politica. A memoria di settore, non ricordiamo un intervento così efficace, intelligente, limpido e lapidario.
Dopo questo studio, che ha rappresentato un humus perfetto per fake news e per i soliti attacchi al settore, la Guardia di Finanza ha chiesto spiegazioni all’Agenzia: “Ovviamente forniremo tutti i dati alla GDF ma non c’è nulla di anomalo, è tutto spiegato dai numeri. Da questi episodi emerge la realtà che, se un giornale vuole criminalizzare il settore, ha modo di farlo. Ma, ripeto, i dati ci sono e dicono altro.”
Gli errori della stampa generalista
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Incredibile l’approssimazione nelle reazioni, come quelle della sindaca Alessandra Buoso, che si è dichiarata sorpresa: “È un dato assurdo, non è possibile ci sia una disponibilità economica così alta in paese, me ne sarei accorta se ci fossero famiglie che si giocano lo stipendio tutti i mesi. La spiegazione è sicuramente un’altra. Potremmo, ad esempio, essere in presenza di un indirizzo IP che non ha sede ad Anguillara. Solitamente, infatti, l’indirizzo IP è associato a una sola posizione, a meno che non si stia utilizzando una rete internet privata, una VPN. A quel punto, se il server VPN di connessione si trova ad Anguillara, l’IP esterno apparirà connesso da qui, anche se la persona è collocata altrove.” Le risposte di Lollobrigida spazzano via tutte le analisi sballate o gli allarmi per la presenza del demone del gioco d’azzardo.
Fondamentale anche la risposta del presidente As.Tro Massimiliano Pucci a Andrea Orlando del Partito Democratico, anche lui scagliatosi improvvisamente contro il gioco.
Lo sforzo della comunicazione di settore deve essere ancora più forte, specie nella lettura dei dati. Tuttavia, l’approssimazione della stampa generalista — non ce ne vogliano i colleghi che si trovano a trattare argomenti differenti tutti i giorni — è sempre evidente. Un altro conto è la voglia di sparare sempre a zero sul gioco pubblico. E basta vedere la testata per capire che c’è proprio questa volontà dietro ad alcune uscite.