Tanta fatica e oltre 10 anni per arrivare a una liquidità di 38 milioni di cittadini. E tutto questo contando la Pennsylvania, l’ultimo stato che potrebbe entrare nel Multi-State Internet Gaming Agreement (MSIGA), il sistema che combina i siti che possono condividere liquidità per il gioco di poker online transfrontaliero sul suolo americano. Considerando i volumi del poker in Italia, che da sola ha quasi il doppio della popolazione, il percorso verso un mercato nazionale legale negli Stati Uniti è davvero lungo e complesso.
Ma questo l’abbiamo spesso analizzato e sapevamo che l’unica strada per avere un mercato unico e legale era quella di regolamentare Stato per Stato e poi farli entrare ad uno ad uno nell’MSIGA. A livello federale, nessun governo in questi ultimi 15 anni, da quando esplose il caso dell’UIGEA che portò al Black Friday, ha preso mai posizione sul settore lasciando alla piena autonomia dei singoli Stati di regolarlo.
Il problema di queste soluzioni è uno: c’è da considerare la necessità di avere gli stessi operatori da un mercato all’altro. Questo mette un ulteriore ostacolo al progresso di questa pool unica che possa offrire ai player opportunità di gioco migliori di room dot com che continuano a lavorare con numeri importanti.
Dicevamo della Pennsylvania. Pokerfuse ha appreso che nel primo quarter del 2025 lo Stato USA da 13 milioni di abitanti, potrà entrare nella rete unica di poker online. A rivelarlo è stato il direttore delle comunicazioni del Pennsylvania Gaming Control Board, Doug Harbach, che ha confermato come la Pennsylvania sia stata ufficialmente invitata a unirsi al patto e che è attualmente in attesa della documentazione necessaria per la revisione.
US State |
Online Poker Launched |
Joined MSIGA |
Population |
Delaware |
Nov 2013 |
Feb 2014 |
1.0 million |
Nevada |
Apr 2013 |
Feb 2014 |
3.1 million |
New Jersey |
Nov 2013 |
Oct 2017 |
9.2 million |
Michigan |
Jan 2021 |
May 2022 |
10.0 million |
West Virginia |
- |
Nov 2023 |
1.8 million |
Pennsylvania |
Nov 2019 |
- |
13 million |
Total |
- |
- |
38.1 million |
"Siamo stati invitati e stiamo aspettando la documentazione da loro per la revisione. Se siamo d'accordo e possiamo firmare per aderire formalmente, il processo richiederà ancora un po' più di tempo mentre lavoriamo con gli operatori e ci assicuriamo che tutti i principi della legge e le normative PGCB vengano rispettati”, ha spiegato Harbach.
Appresa la notizia, va poi capito quali sono le room che potranno condividere il gioco con altri Stati USA. E le buone notizie proseguono visto che in Pennsylvania sono attive PokerStars PA, BetMGM Poker PA, Borgata Poker PA e WSOP PA. L’obiettivo dovrebbe essere quello di connettersi con gli altri stati prima dell'inizio delle World Series of Poker 2025, il prossimo 27 maggio 2025.
Per tornare ai numeri, la prima liquidità condivisa era di appena 4 milioni di americani con Nevada e Delaware. Quindi il vero impulso è arrivato col New Jersey solo tre anni dopo, dal 2014 al 2017. Poi il Michigan con altri 10 milioni di abitanti e l’arrivo del West Virginia con appena 1,8 milioni di abitanti. E quando parliamo di abitanti la percentuale di chi gioca d’azzardo e poi a poker è molto più bassa.
A godere dell’ingresso del nuovo Stato saranno le WSOP che possono contare già su tre mercati, New Jersey, Michigan e Nevada, e l’arrivo della Pennsylvania darebbe maggiori opportunità per tornei e sat per i campionati del mondo e gli eventi ad essi collegati.
Un percorso lungo e tortuoso, ma la notizia è comunque buona e di ottimo auspicio per il poker online USA e internazionale nel 2025. Notizie che sembrano lontane dal nostro interesse, ma che, a livello globale, sia online che live, contribuiscono sempre e comunque allo sviluppo del poker.