La zona bianca non fa ripartire il poker live: stop all'ennesimo tentativo in Sardegna
Chiusa anche l'ultima speranza di riapertura del poker live in zona bianca in Sardegna mentre il gioco legale è ancora fermo.
C’hanno provato in tutti modi e “c’erano anche notizie contrastanti” che davano spazio ad un pizzico di fiducia. Poi la comunicazione definitiva che non è ancora possibile organizzare eventi nei circoli privati e nelle associazioni sportive. Eventi ovviamente di poker live. E’ la Sardegna a dover fare i conti con le restrizioni che continuano per il gioco pubblico: chiuso il settore in questione, riaprire club in cui giocare a hold’em sembra piuttosto improbabile. Anche se, come sappiamo, non esiste una regolamentazione ad hoc per il poker dal vivo, va da sé che se dovessero ripartire le sale da gioco, anche i club potrebbero pensare ad una riapertura.
“Tutto questo a tutela della nostra permanenza in zona bianca - ha postato un player sardo, Alessio Liscia - non possiamo fare altro che prenderne atto e adeguarci nell’interesse di tutti”. E c’è l’ennesimo rinvio di una data per giocare.
Ma la doccia fredda per gli operatori di gioco della Sardegna era arrivata già una settimana fa quando la regione era entrata ufficialmente in "zona bianca”. Con l'allentamento delle misure restrittive per il contenimento del Covid in tutto il territorio regionale per quasi tutte le attività economiche e commerciali, avevano avuto speranza di riaprire bar, ristoranti, palestre, scuole di danza (senza contatto), centri commerciali nei weekend, musei e luoghi della cultura.
Purtroppo, non per il momento, almeno, i locali con offerta di gioco con vincita in denaro, sono rimasti fuori dall'elenco di quelli oggetto di via libera, pur se nell'ovvio rispetto delle "necessarie prescrizioni".
La zona bianca finisce il 15 marzo ma potrebbe essere rinnovata. Se dovesse essere prorogata e rimanere stabile nel tempo perché non pensare ad ulteriori riaperture? Questa è la speranza che hanno gli operatori e che possono coltivare anche i poker player che, come detto, qualche “apertura di una possibile riapertura”, l’avevano avuta.
Qualche complessità, comunque, si avrebbe col coprifuoco che se consente di andare a cena fuori, dall’altra parte complica la vita per chi organizza tornei di poker. “Salvo provvedimenti maggiormente restrittivi adottati dalle Autorità sanitarie locali sul territorio di competenza, è fatto divieto di circolare e/o sostare al di fuori della propria residenza e/o domicilio dalle ore 23.30 di ciascun giorno fino alle ore 5 del successivo (coprifuoco). Restano ferme le cause esimenti già previste dalla vigente normativa nazionale per le zone cosiddette 'gialle'.