Bendern, Liechtenstein - Si chiude con un grande vincitore, Emmella, noto player italiano ma in incognito, che trionfa nell’IPO Liechtenstein con 500mila franchi svizzeri in palio grazie ai 987 entries che hanno ravvivato la settimana di poker live nel Grand Casino di Bendern. E la fine è decretata da un deal a 3 dopo 8 ore e mezza di gioco con lunghe fasi per passare da 9 a 8 giocatori e quindi da 8 a 6 visto che la situazione si è sbloccata intorno alle ore 18 (si era ripartiti alle 13) con cinque giocatori che sono andati in dinner break ancora in una situazione di stallo per alcune dinamiche che poi spiegheremo. Poi, uscito Matteo Spozio, i primi tre hanno chiuso con un deal ed Emmella si è preso ticket per il Wpt World Championship, il trofeo e la prima moneta da 78.800 Chf che è un po’ meno dei 100.000 previsti dal payout originale ma il pro azzurro ormai trapiantato in Germania, ha spiegato così: “Ho giocato per vincere e alla fine ci sono riuscito. Ma ho accettato il deal se avessi avuto il ticket altrimenti avremmo continuato e avrei potuto vincere senza accordi. Tuttavia pur essendo chip leader ho perso uno showdown AJ vs QJ con space G che mi ha chiuso scala e, anche se non avevo paura di giocarmi i colpi, il rischio di rovinare il torneo perdendo altre di queste ‘gire’ c’era eccome.” Tutto vero.
Ma prima di parlare del torneo, come mai Emmella? “Per le mie due figlie di 7 e 10 anni, Emma ed Ella”, tutto chiaro ora.
Il winner era emerso a metà Day2 con quel flush draw chiuso per un pot di 2,8 milioni. Poi è salito a 3,2 milioni a due livelli dal termine domenica sera per poi tardare all’inizio del Day3 per motivi di lavoro (e di traffico). Ha recuperato per presentarsi da protagonista al tavolo finale: “Ho giocato sempre per vincere - ha spiegato Emmella - mi sono reso conto che arrivati al tavolo finale tutti guardavano il payout e questo mi ha dato la possibilità di raisare, 3bettare e 4bettare spesso. Mi è andata sempre bene, chiaro, potevo perdere qualche colpo e trovare una mano più forte della mia ma non è successo.”
Poi Emmella ha parlato degli avversari: “Mi dispiace per il connazionale Matteo Spozio che voleva arrivare terzo e ha avuto due momenti in cui poteva saltare la posizione ma ha foldato JJ in quello spot in cui ho raisato post flop il rumeno Bucatariu. Poi, sempre Matteo, c’ha confidato in pausa cena di essersi pentito di non aver callato al turn con 9-4s fiori per un buio e mezzo, avrebbe chiuso flush e invece si è accorciato ancora di più. Per quello che riguarda lo svizzero Niederer ad un certo momento ha iniziato a limpare sempre e non giocava male anche se quando la struttura e i bui crescevano ho visto che aveva un po’ difficoltà e l’ho 3bettato ottenendo anche in quel caso il piatto. Non ho inquadrato bene il rumeno che sembrava giocare bene e 3bettava spesso nelle fasi precedenti ma passava sempre contro di me. Per quel che riguarda l’altro italiano, Ferrari, è stato un bene per me che sia uscito perché giocava bene e se fosse andato avanti avrebbe potuto crearmi qualche problema in più.”
Emmella ha dato la sensazione che avrebbe potuto vincere quasi sempre gli spot che giocava e che era diversi passi davanti a tutti. “Se non ci fosse stato il deal sarei andato avanti, come dicevo, volevo vincere e avevo capito che si poteva fare. Poi quando abbiamo iniziato a parlare di dividere ho posto come condizione il ticket Wpt perché sono già andato lo scorso anno (oltre che qualche settimana anche alle Wsop estive) e volevo ritornare. È stato un torneo bellissimo con una struttura altrettanto meravigliosa e lo rigiocherò. Avendo già il buy in per il Main Event giocherò altro e cercheremo di inseguire anche quest’altro sogno.”
Un grande piacere rivedere Emmella che, anzi, incontriamo spesso proprio qui in Liechtenstein: “Non gioco più come una volta, ho i miei business in Germania e le mie due figlie, Emma ed Ella, appunto, meritano e chiedono tempo che amo spendere con loro. Hanno una 7 e l’altra 10 anni. Sono stato spesso a Rozvadov e anche a Barcellona e l’anno scorso due volte a Las Vegas. Il Grand Casino di Liechtenstein è ad un’ora e mezza da casa mia e quando ci sono tornei importanti come IPO non cambio, è comodo e conveniente per me.” Good luck per Vegas, quindi.
Con lui a fare deal Ciprian Bucatariu che aveva centrato un cash sempre al Warriors of Liechtenstein un mese fa e in poche settimane ha vinto qui 90.000 franchi. Ha stoffa ma diversi lead da risolvere. Ma avere margini è sempre meglio che non essere mediocri e ha comunque piazzato colpi importanti dal Day3 al final table.
Space G ha chiuso terzo per 56.180 Chf e ha una bella storia da raccontare: “Centrai un secondo posto per 21.100 franchi a IPO di febbraio 2011 che metteva in palio 145.000 franchi”. Alla fine ha piazzato un altro podio, terza piazza per oltre 56mila franchi e ha un ottimo feeling con questo brand anche se a distanza di ben 12 anni!
Degli altri abbiamo già parlato con Ferrari che si è infranto sulla mancanza di azione degli altri troppo passivi all’inizio mentre lui è stato sempre all’attacco ed è stato anche assai sfortunato. E come dice Emmella, poteva essere lui il giocatore che lo avrebbe potuto impensierire.
Adesso IPO passa alla modalità Master con ben 30 ticket già assegnati dai primi due flight del Main Event oltre ai satelliti giocati in questi giorni e nell’ultima serata dell’evento.
Il payout del tavolo finale:
1. Emmella 78.800 Chf + Wpt World Championship Las Vegas Ticket 10.300$*
2. Ciprian Bucatariu 73.400 Chf*
3. Space G 56.180 Chf*
4. Matteo Spozio 28.980 Chf
5. Christian Niederer 21.820 Chf
6. Namir Dfaili 17.220 Chf
7. Ferrari 12.920 Chf
8. Gala09 9.200 Chf
9. Noizz 6.370 Chf