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Atti su revoca e nomina nuovo Ad Casinò Campione, Tar esamina ricorso

23 maggio 2023 - 16:26

Ecco il ricorso al Tar dell'ex amministratore delegato del Casinò Campione d'Italia Marco Ambrosini dopo che il Comune ha inviato solo parte degli atti che aveva richiesto.

Scritto da Amr

Foto di Tingey Injury Law Firm su Unsplash

La parola, come anticipato, al Tar Lombardia. L'ex amministratore delegato del Casinò Campione d'Italia Marco Ambrosini ha infatti ritenuto insufficiente la risposta che il Comune ha dato in merito alla sua richiesta di accesso a tutti gli atti relativi al consiglio comunale in seduta segreta di inizio marzo che infine aveva deliberato su quanto il sindaco Roberto Canesi avrebbe dovuto fare il giorno successivo in assemblea dei soci del Casinò, ossia di revocargli l'incarico per asserita giusta causa (ossia la sua incompatibilità, in qualità di pensionato, a ricevere compensi per la sua attività in un Cda di una partecipata pubblica) e di invitare il consiglio di amministrazione ad attivare contro di lui un'azione giudiziaria per ricevere gli emolumenti percepiti, anche in questo caso asseritamente in violazione delle norme di legge.

Il ricorso chiede di accertare il diritto di Ambrosini ad accedere integralmente ai documenti indicati nell'istanza di accesso agli atti, o comunque a quelli del procedimento di suo interesse. 
In particolare, si chiede di accedere anche agli "appunti" e al "brogliaccio" propedeutici alla deliberazione consigliare, nonchè alla "documentazione sulle modalità procedimentali di scelta del nuovo amministratore delegato".

Nell'istanza di accesso agli atti del 6 marzo, infatti, Ambrosini, come si legge nel ricorso al Tar, chiedeva di prendere visione non solo della delibera di consiglio e dei verbali della seduta segreta del 1° marzo, ma anche di "tutti gli eventuali documenti a esso presupposti e connessi ivi compresi i pareri di legittimità", come pure "della documentazione del procedimento concorrenziale a evidenza pubblica finalizzato alla scelta del nuovo amministratore delegato, poi nominato nella persona del dr. Stefano Silvestri, ovvero degli atti e documenti da cui risultassero le ragioni in ordine giuridico ed economico dell'omissione di tale procedimento e di una scelta diretta intuitu personae".

Secondo il ricorso, "nella vicenda emerge incontrovertibilmente la posizione giuridica differenziata dell'ingegner Ambrosini, indubitabilmente connessa alla tutela giudiziaria dei propri diritti, ad accedere alla documentazione costituente gli atti assunti dal Comune".
Si sottolinea inoltre che "quanto meno sin dal 1° marzo 2023 era già diventato ben intuibile al ricorrente che alla sua imminente revoca sarebbe in ogni caso seguita la nomina ad amministratore delegato del dr. Stefano Silvestri, il cui curriculum vitae, infatti, era già stato fatto circolare dalla presidente della società (Erminia Rosa Cesari, purtroppo deceduta sabato 20 maggio Ndr) ancor prima della seduta consiliare". Di conseguenza, "è comprovata una stretta connessione fattuale tra revoca e nomina del nuovo amministratore, la cui legittimità deve quindi essere resa delibabile dal ricorrente in un'ottica di futura difeza giudiziale dei suoi interessi".

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