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Multa Agcom a Meta: CdS: 'Giudizio sospeso fino a pronuncia Corte giustizia Ue'

04 ottobre 2024 - 18:15

Il Consiglio di Stato sospende il giudizio sulla sanzione a Meta per violazione del decreto Dignità: la parola passa alla Corte di giustizia europea.

Scritto da Amr
foto tratta dal sito del Consiglio di Stato

foto tratta dal sito del Consiglio di Stato

"Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) sospende il giudizio sino alla pronunzia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sulla questione pregiudiziale in motivazione indicata." Con queste parole il Consiglio di Stato chiama la Corte di Giustizia dell’Unione Europea a pronunciarsi sulla responsabilità degli hosting provider riguardo la pubblicità legata al gioco e alle scommesse, sospendendo la sanzione da 750mila euro che l'Agcom aveva irrogato a Meta per presunta violazione del decreto Dignità.

Del resto, si ricorda nell'ordinanza, "questa Sezione ha, invero, già sollevato innanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con ordinanza n. 5235/2024 dell’11 giugno 2024, una questione interpretativa relativa alla suddetta disposizione che appare senz’altro decisiva anche nel presente giudizio."

Nel caso specifico, nel dicembre 2022, Agcom aveva multato Meta per contenuti “sponsorizzati a pagamento” su Facebook, che promuovevano attività di gioco d’azzardo online con vincite in denaro. In prima istanza, il Tar aveva accolto il ricorso di Meta, ritenendo che “- il meccanismo di controllo automatizzato sopra descritto non sia sufficiente per qualificare la ricorrente come hosting provider attivo" e che "non sia stata dimostrata la conoscenza effettiva da parte della ricorrente dell’attività illecita posta in essere dagli utenti (mancando la prova che le misure 'proattive' adottate dal gestore del servizio abbiamo implicato la conoscenza delle attività illecite)".
Agcom aveva però "proposto appello" e a seguito di esso la questione è stata sottoposta al Consiglio di Stato, che ha deciso di deferirla alla Corte di giustizia Ue.

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