Casinò St. Vincent verso il futuro, logistica e online variabili in campo

Le tabelle che seguono non comportano la suddivisione per gruppi di giochi, se francesi o americani o misti. Ciò perché, non avendo i dati relativi al personale occupato in questi giochi, molto probabilmente rilevabile dagli allegati ai bilanci, ogni confronto tra ricavi e costo del lavoro non sarebbe esattamente probante. D’altra parte non è intenzione provvedere, ancorché parzialmente, al compito di altri certamente in possesso di maggiori elementi.

Sicuramente un insieme di numeri può significare qualcosa di interessante ma, pur disponendo dell’incidenza di ogni singolo gioco da tavolo e, in seguito, del totale degli stessi sulla sommatoria dei ricavi che è già stata evidenziata in altra parte, pare necessario tenere presenti alcuni altri fattori quali il bacino di utenza, la facilità con la quale si può raggiungere il casinò che, nel caso in parola, non si presenta né facile né comoda. Chiaramente un aeroporto ad Aosta abilitato semplificherebbe una attività, stante il supporto di un complesso alberghiero di lusso e di una politica produttiva maggiormente indirizzata alla qualità. È altrettanto visibile e condivisibile che un comportamento come quello indicato non può trovarsi senza opportuni investimenti dal sicuro ritorno mirati, prima di tutto, al servizio alla clientela.

Una scelta riferita al futuro, a prescindere dalla rilevazione completa dei risultati sia del mercato domestico che nazionale si rende indispensabile, o quasi; ripensare alle strategie da adottare  in tema di politica produttiva mirata alla diversificazione dell’offerta e non solo di giochi, al rafforzamento delle operazioni di marketing anche e, forse, soprattutto per un migliore e solido, se possibile, vantaggio competitivo sul mercato tramite l’incremento delle quote di mercato diviene d’obbligo.  Il tutto senza dimenticare la sempre più necessaria qualità, come già accennato, del servizio ai clienti andando con la mente alla qualità del gioco e della frequentazione.    

Una raccomandazione  me la permetto, pensando a una  generica difficoltà a raggiungere la Valle d’Aosta e Saint Vincent in particolare  per le note problematiche di autostrada e trafori, l’impegno a cercare nuovi giochi che possano essere impiegati per l’online dal vivo oltre che come gioco fisico stante il successo del gioco accennato e le difficoltà che ritengo non siano contestabili.

Una attenzione specifica alle spese per il personale, alla luce della sola fair roulette, mi pare possa essere rilevata e, come già accennato in altra sede da qualche addetto ai lavori e condiviso da molti, il ricorso alla multifunzionalità  mirata alla ricerca della professionalità quale servizio gradito dalla clientela  e come tramite per adeguare in tempi rapidi l’offerta alla domanda che, negli ultimi tempi, ha dato segno di alquanto repentini cambiamenti di gusto oltre che di possibilità economica.  

Ora non rimane che attendere la decisione politica per quanto inerisce il futuro gestionale della casa da gioco. Quello che mi era permesso conoscere l’ho reso pubblico a chiunque abbia desiderio di comprendere qualcosa in più di quanto si può apprendere dalle notizie di stampa. 

Qualsiasi sarà la tipologia gestionale scelta per il futuro della casa da gioco mi permetto segnalare un deciso impegno nel gioco online anche perché l’incremento dei giochi da casinò ha registrato un forte balzo in avanti. Credo che sia possibile, tramite questo strumento, sopperire alla difficoltà oggettiva, e c’è da sperare temporanea a mio parere, di raggiungere la Valle d’Aosta. 

Desidero concludere la presente esposizione di numeri e convinzioni suggerendo, sempre sommessamente, di promuovere avvenimenti ed iniziative mirate a valorizzare ulteriormente il contesto turistico, di rendere l’organizzazione della produzione decisionista in considerazione del settore nel quale opera e, attraverso ciò, operare sulla efficienza nell’agire verso la cura e l’attenzione per la clientela tanto da farne l’elemento distintivo dalla concorrenza. Non credo vada dimenticato o sottaciuto l’operatività in un mondo che ha visto, vede e vive in un momento nel quale la competizione è forte e la situazione economica pare faccia fatica a rinvigorirsi.