Diversificazione offerta casinò: un beneficio per tutti, occupazione compresa
La diversificazione dell'offerta nei casinò è un obiettivo il cui raggiungimento porta a benefici generalizzati, anche al tasso di occupazione.
Alla domanda “quali sono i nodi da sciogliere per quanto riguarda l’attività del Casinò” ecco la risposta del sindaco di Campione Roberto Canesi: “A mio parere, la Casa da gioco dovrà cercare gradualmente di sfruttare e mettere in luce le proprie grandi potenzialità mediante l’introduzione di nuovi giochi e opportunità per una sempre più vasta e diversificata clientela, con una attenta politica di customer care, quale sede ideale non solo per il gioco, ma anche per eventi, spettacoli e iniziative di rilevante livello e occasioni di alta cucina. Questo indirizzo determinerà a breve un consistente beneficio anche in termini di occupazione locale, soprattutto giovanile”.
Nel 2017 i più rilevanti risultati del Casinò di Campione erano: roulette francese 6.186.329, fair roulette 3.171.452, chemin de fer 1.095.190 punto banco 4.985.614, black jack 3.753.767, poker 3.850.922, tornei poker 2.235.567, slot 64,145,136, totale introiti 91.150.277, presenze 672.351 e una quota di mercato del 32,11 percento.
Nel 2018, prima della chiusura 28 luglio: roulette francese 3.173.936, fair roulette 1.213.718, chemin de fer 755.545, punto banco 2.687.783, black jack 1.944.551, poker 1.827.482, tornei poker 212.135, slot 32.048.059, totale introiti 45.460.977, presenze 321.587 e una quota di mercato del 18,65 percento.
Non si può nutrire alcun dubbio sul fatto che esistano potenzialità sia nello spazio da destinare al gioco e, giustamente, c’è l’accenno ragionato all’offerta i nuovi giochi, sia a quello da destinare ad eventi, manifestazioni ed iniziative mirate alla produzione e ad una clientela di qualità che, come si rileva dal periodo precedente alla temporanea e, purtroppo, lunga chiusura, frequentava il Casinò.
Al momento, mi posso permettere di notare (2022) che manca lo chemin de fer e, invece, è ben presente con il risultato di 4.620.649. L’esperienza mi lascia riflettere sulla somiglianza tra due giochi, appunto chemin e quest’ultimo, abbastanza simili ma, a mio parere, frequentati, almeno in buona parte, da chi conosce lo chemin. Comprendo agevolmente che il primo comporta una maggiore difficoltà nel comporre un tavolo equilibrato con giocatori omogenei ma, come era uso dire se non provi...
Chiaramente non mi spingo oltre pechè non conosco la realtà odierna mentre rammento con nostalgia quella ai tempi di Lanza e Ferracin. L’esperienza maturata dal 1959 al 2000 come dipendente all’epoca dei galà e delle gare di chemin de fer non mi permette di andare oltre a un sincero augurio di uscire brillantemente dal periodo concordatario.
Mi ha fatto piacere constatare che il sindaco del Comune di Campione ha, in tema di politica produttiva in una casa da gioco, idee che condivido sino a comprendervi che “questo indirizzo determinerà a breve un consistente beneficio anche in termini di occupazione locale, soprattutto giovanile” con riguardo all’occupazione che non si può disgiungere dalla motivazione di cui al decreto luogotenenziale, mi pare, del 1933 istitutivo della locale casa da gioco.